dalla nostra inviata a Roma, Roberta Lamagni
Maria Sharapova crea interesse. Maria Sharapova a Roma fa notizia. Maria Sharapova che torna a vincere elettrizza.
Il trono Wta – occupato da settimane per “demerito politico” da Caroline Wozniacki – potrebbe presto tornare ad accogliere una regina legittima. Eccessivo?
Quanto a popolarità, la sfida fra l’attuale numero uno del mondo, Caro, e l’ottava giocatrice mondiale, Masha, di scena questo pomeriggio nella seconda semifinale degli Internazionali Bnl d’Italia, nemmeno sarebbe da disputare. I 10.000 spettatori del Centrale erano tutti per lei: per la tennista modella, per la diva del circuito, per la donna immagine che fa muovere ogni cosa.
Il tennis femminile, agonizzante dopo l’autoesilio di Serena e Justine, ha bisogno di lei. E la vittoria in semifinale in un torneo Premier (la fascia appena sotto i Grand Slam per la Wta) contro Caroline Wozniacki è un segnale di presenza importante.
36 vincenti a 15; 27 errori non forzati a 17: a giudicare dai numeri un’unica protagonista in campo che abbozza e corregge il suo lasciapassare per la finale.
Maria spinge e crea occasioni, sbaglia, mette a segno vincenti. Un’attaccante irriducibile. Caroline recupera, “pedala”, si difende ottimamente e talvolta contrattacca. Una caparbia incassatrice che tuttavia, dopo aver sprecato un vantaggio di 3 giochi a 1 nel secondo, cede di schianto: è messa al tappeto.
La terra battuta non sarà forse la superficie preferita di Masha – e il tuffo a metà nel secondo set ne è una testimonianza – ma nonostante appoggi, scivolate e ripartenze, è legittimo credere che il rosso romano e, perché no, parigino, potrebbe trasformarsi per lei in un soffice “red carpet”.
“Mi dimentico sempre che non c’è l’acqua in campo – sorride divertita – di solito mi capita sempre di cadere nelle prime settimane in cui mi alleno sulla terra. Questa volta non mi era ancora successo, quindi…”
In finale (domani diretta su Supertennis e Italia 1 a partire dalle 14.15) se la vedrà con Samantha Stosur, che in mattinata ha sconfitto 7-6 6-0 una generosa ma incostante Na Li.
“Sam è una grande giocatrice – aggiunge la Sharapova – questa è la superficie su cui ha ottenuto i suoi migliori risultati, domani credo sarà un match durissimo”. Ma al di là di stucchevoli convenevoli, la luce nei suoi occhi dice altro.
“Non voglio guardarmi indietro e pensare a quello che è stato. Voglio solo giocare bene e cercare di migliorarmi”. E a chi la proietta al Roland Garros, a chi le domanda di darsi delle chance per lo Slam sul rosso, ormai alle porte, la fredda diplomazia siberiana concede un generico “Lascio a voi giudicare, questo è il vostro mestiere, non il mio”.
Hai ragione Maria, il tuo compito è un altro. Vincere, domani, sarebbe già una bella prova.
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