In attesa del definitivo salto di qualità di Stefanos Tsitsipas, la Grecia del tennis punta su Maria Sakkari: la ragazza di Atene si è allenata a Monte Carlo con i fratelli Safin nel periodo di offseason, insieme a coach Thomas Johansson. “Punto a migliorare il servizio: nel 2018 voglio le top-30, mentre in futuro… “

La Grecia non ha mai prodotto tennisti di livello assoluto. Ma qualcosa è cambiato: tra gli uomini sta emergendo il 19enne Stefanos Tsitsipas, da molti considerato uno dei giovani più spettacolari e talentuosi del tour. I numeri, tuttavia, dicono che la migliore greca del momento è una donna. Nel 2017, Maria Sakkari ha già fatto irruzione tra le top-50 WTA ma punta ancora più alto. In questo momento è allenata da Thomas Johansson, ex top-10 ATP e vincitore dell'Australian Open 2002. Insieme, hanno raggiunto il terzo turno allo Us Open e una splendida semifinale a Wuhan, peraltro dopo essere partita dalle qualificazioni. Durante il periodo di offseason, al team si è aggiunto un aiuto inatteso: mentre si allenavano a Monte Carlo, sono stati raggiunti dai fratelli Marat Safin e Dinara Safina. “Mentre mi allenavo con Thomas, all'improvviso sono comparsi Marat e Dinaraha detto ai britannici di MetroThomas e Marat si conoscono molto bene, si sono affrontati proprio all'Australian Open 2002 e hanno un buon rapporto. Safin si stava allenando prima dell'esibizione della Royal Albert Hall di Londra: Johansson gli ha chiesto se gli avrebbe fatto piacere palleggiare con noi: è finita che abbiamo condiviso il campo per dieci giorni di fila”. Secondo la Sakkari, l'aiuto di Safin e Safina è stato fondamentale sotto tanti aspetti. In primis il servizio, di cui ha cambiato il movimento proprio nel 2017, più riflessioni varie sul suo tennis. “Ci siamo allenati parecchio insieme, circa due ore e mezzo al giorno. Non capita tutti i giorni di avere a che fare con tre top-10”.

CEMENTO E TERRA BATTUTA
Il primo obiettivo della Sakkari è superare sua madre, Angeliki Kanellopoulou, che è stata al massimo numero 43 del mondo. A suo dire, l'aiuto di Johansson è stato decisivo per effettuare un salto di qualità. ”La sua mentalità di ex top-10 mi ha aiutato a battere ottime giocatrici, tra cui Wozniacki, Vesnina e Cornet. Per il 2018, il mio obiettivo è chiudere l'anno tra le prime 30. In futuro, il sogno è arrivare tra le top-10. Credo che sia la ragione per cui stiamo lavorando insieme: lui crede in me e io sono convinta di potercela fare”. Quando le hanno chiesto le sue preferenze tra i giocatori di oggi, la Sakkari non ha avuto dubbi: “Mi piace il personaggio di Nadal, sul campo è un grande combattente. Ma Roger è Roger, credo che non ci sarà mai un tennista come lui. Tra le donne, l'abilità e l'equilibrio di Serena Williams è straordinario. Però non abbiamo niente in comune, lei è unica. La ammiro come giocatrice e come atleta”. Da parte sua, la Sakkari punta a fare ottime cose già a partire dalla stagione australiana, anche se si aspetta i migliori risultati per i tornei sulla terra battuta. “Penso che il mio punto di forza sia la velocità e la solidità da fondocampo. Per questo, sto lavorando al servizio in modo da poter ottenere più punti gratis. Sul piano tecnico, sarà l'obiettivo del 2018. Io preferisco il cemento, ma Thomas mi ha detto che giocherò bene sulla terra battuta, come non mi è ancora capitato. Vedremo se avrà avuto ragione”.