A volte una vittoria vale più dell'onestà. Accade spesso nei tornei challenger, dove i giocatori devono lottare per sopravvivere e spesso i montepremi non bastano nenche a pagarsi le spese. E' successo durante le qualificazioni del challenger di Tiburon, negli Stati Uniti, dove si sono affrontati Marcos Giron (americano, n. 516 ATP) e Liam Broady (britannico, n. 271). A un certo punto, un rovescio di Giron è passato chiaramente sotto la rete. I giocatori se ne sono accorti e hanno smesso di giocare, ma non il giudice di sedia, che ha dato il punto all'americano. Le proteste di Broady non sono servite a nulla. E' parso decisamente antisportivo il comportamento di Giron, che si è preso il punto senza colpo ferire. Giron si è poi aggiudicato la partita e nel main draw è addirittura arrivato nei quarti, perdendo dall'altro qualificato Nils Langer. Intanto si è preso 23 punti ATP e un assegno di quasi 3.000 dollari. Ma non ha fatto una gran figura…Accade spesso nei tornei challenger, dove i giocatori devono lottare per sopravvivere e spesso i montepremi non bastano nenche a pagarsi le spese. E' successo durante le qualificazioni del challenger di Tiburon, negli Stati Uniti, dove si sono affrontati Marcos Giron (americano, n. 516 ATP) e Liam Broady (britannico, n. 271). A un certo punto, un rovescio di Giron è passato chiaramente sotto la rete. I giocatori se ne sono accorti e hanno smesso di giocare, ma non il giudice di sedia, che ha dato il punto all'americano. Le proteste di Broady non sono servite a nulla. E' parso decisamente antisportivo il comportamento di Giron, che si è preso il punto senza colpo ferire. Giron si è poi aggiudicato la partita e nel main draw è addirittura arrivato nei quarti, perdendo dall'altro qualificato Nils Langer. Intanto si è preso 23 punti ATP e un assegno di quasi 3.000 dollari. Ma non ha fatto una gran figura…