Terzo titolo in carriera per il palermitano: a parte un primo turno difficile, non ha avuto grossi problemi nell’imporsi all’Harbour Club. In finale ha lasciato quattro game a Laslo Djere. “Amo giocare in Italia, preferisco così anche se il livello è più alto”. (Foto di Francesco Peluso)Niente Wimbledon, meglio cercare punti sicuri sulla terra battuta. Facile a dirsi, ma una volta in campo bisogna avere la capacità di vincere. Marco Cecchinato lo ha fatto alla perfezione vincendo il challenger di Milano, unico torneo professionistico all’ombra della Madonnina grazie allo sforzo dell’Aspria Harbour Club. L’azzurro era tra i favoriti, ma al primo turno aveva rischiato grosso contro l’argentino Juan Ignacio Londero. Da lì in poi non ha avuto grossi problemi e in finale ha dominato contro Laslo Djere, battuto con un doppio 6-2. Va detto che il serbo era stanco dopo la maratona in semifinale contro Daniel Gimeno Traver, in cui aveva avuto bisogno di una decina di matchpoint prima di chiudere. Avanti 4-2 nel primo set, “Ceck” ha cancellato cinque palle break che avrebbero rimesso in partita il serbo.

Perse quelle, Djere ha un po’ mollato e ha lasciato al palermitano il terzo challenger in carriera dopo San Marino 2013 e Torino 2015. Persi un po’ di punti dopo l’ottimo 2015, Cecchinato risalirà intorno al numero 130 ATP e ha davanti a sè un’estate piena di tornei italiani per riportare la classifica a due cifre. “Mi piace giocare in Italia, sono un ragazzo del sud e amo il calore del pubblico – ha detto Cecchinato – per questo preferisco giocare in Italia anche se so che il livello degli avversari è sempre molto alto. Dedico questo successo alla mia ragazza, che mi sopporta da tre anni, e a mio cugino Francesco”. In carriera, Cecchinato ha raggiunto 19 semifinali a livello challenger: di queste, 17 sono arrivate in Italia. Soddisfazione anche per il direttore del torneo Massimo Lacarbonara, ben lieto di portare avanti il progetto challenger che sta molto a cuore al presidente del club Brian Morris.

ATP CHALLENGER MILANO – Finale
Marco Cecchinato (ITA) b. Laslo Djere (SRB) 6-2 6-2