WTA FINALS – A due settimane dalla maratona di New York, la Wozniacki demolisce alla distanza la Sharapova e la batte per la seconda volta di fila. Sorpresa: Radwanska batte Kvitova.

Di Riccardo Bisti – 21 ottobre 2014

 

A un certo punto si è pensato che potesse diventare il match più lungo del 2014. In gennaio, Maria Sharapova aveva battagliato per 3 ore e 28 minuti contro Karin Knapp. Stavolta sono bastati quindici minuti in meno, ma l'esito non le è stato favorevole. Perdendo 7-6 6-7 6-2 contro Caroline Wozniacki, la Sharapova vede sempre più complicata la corsa al numero 1 WTA, possibilità teorica a inizio torneo. E' stata una bella partita, fallosa ma intensa. E comunque interessante. La differenza, probabilmente, l'ha fatta il servizio. Maria ha commesso 15 doppi falli, due quando ha servito per il primo set. Ha commesso anche tanti errori gratuiti (76), ma questa statistica non deve ingannare. Contro una vera maratoneta (l'aggettivo non è metaforico, visto che a breve la Wozniacki correrà la maratona di New York) doveva mitragliare a tutti i costi, prendendo un mucchio di rischi. Avrebbe potuto vincere in due set, perdere in due…alla fine ha ceduto in tre. Si è arresa per KO tecnico, quando il serbatoio è andato in riserva e la Wozniacki ha continuato a giocare con la stessa intensità. E l'ha battuta per la seconda volta di fila dopo il bel successo agli ottavi dello Us Open. Nel primo set, dopo aver recuperato un break di svantaggio, la Wozniacki ha infilato cinque punti consecutivi nel tie-break e ha preso il largo. Avanti 2-0 e palla del 3-0 nel terzo, sembrava ingiocabile al servizio. Ma con la Sharapova non ci si può distrarre.


IL SERBATOIO INFINITO DI CAROLINE

Quando la Maria l'ha agganciata nel cuore del secondo set il match è diventato bagarre, peraltro con un paio di vicenducole regolamentari. Ad esempio, sul 3-2 è stato rigiocato un punto perchè l'impianto d'illuminazione ha dato i numeri e ha disturbato la Wozniacki durante un punto. Sul 6-5 Sharapova e 40-40, un dritto incrociato della russa è stato valutato buono (ma era fuori!), concendendole un setpoint. La Wozniacki si è disperata perchè non aveva più challenge, ma ha tenuto bene. Però il tie-break le è stato fatale. Chi pensava che avesse mollato sul piano psicologico è rimasto deluso. Anzi, nel terzo non ha concesso un centimetro e la prima a crollare è stata la Sharapova. “Mi sento un po' stanca! – ha detto a caldo la Wozniacki, che comunque avrà 48 ore per recuperare in vista del match contro la Radwanska – è stato un gran match, è sempre dura trovare ritmo e confidenza con le nuove condizioni di gioco”. La danese non giocava il Masters dal 2011, e quest'anno era franata addirittura al numero 18. Ma in estate, dopo aver metabolizzato la separazione con Rory Mcllroy, ha infilato una serie di grandi risultati. “Tutte vorrebbero essere qui. A inizio anno è il nostro obiettivo. A metà stagione sembrava che non avessi chance, ma poi ho vissuto una grande estate…ed eccomi qui!”. Il successo della Wozniacki apre scenari curiosi, forse imprevisti a inizio torneo. Se nel Gruppo Rosso hanno vinto le due giocatrici meglio piazzate, nel bianco è successo il contrario. Nel secondo match, iniziato alle 23 passate, Agnieszka Radwanska ha cancellato Petra Kvitova con un netto 6-2 6-3. Di sicuro, la più grande sorpresa di inizio Masters. La Kvitova ha commesso un mucchio di errori e non è mai stata in partita.


 

La Radwanska spaurita e insicura del 2014 è scomparsa grazie a due settimane di relax a Cracovia, dove ha ricaricato le batterie. Sin dalle prime battute ha mostrato una certa adattabilità al tennis della Kvitova, poi ha infilato l'allungo al sesto game. Mentre la ceca faticava a trovare il rimo, ad aggiustare il mirino, il primo set era già volato via. Ma c'era ancora tempo per rimettersi in sesto. Ed in effetti, in avvio, la campionessa di Wimbledon è salita 3-2. Ma non era giornata, e una Radwanska in ottima condizione psicofisica le ha scippato quattro giochi di fila. “Petra è una grande campionessa e gioca un gran tennis, per questo sono doppiamente contenta di aver vinto – ha detto Aga – qui siamo solo in otto e bisogna giocare al massimo, altrimenti non c'è chance di vincere”. E' la seconda vittoria della Radwanska su sette scontri diretti: curiosamente, l'altro successo era arrivato proprio alle WTA Finals, due anni fa a Istanbul. Adesso la vicenda si fa molto interessante, con la Kvitova costretta a battere la Sharapova per nutrire ancora una speranza. “Si, probabilmente eravamo favorite nei nostri match, ma nel tennis queste cose succedono – ha detto la ceca – e poi la Sharapova aveva appena perso dalla Wozniacki. Io pensavo di vincere, ma siamo tutte in forma e ogni partita può avere qualsiasi esito”. Per la Radwanska è la quarta partecipazione consecutiva al Masters. A suo dire, l'esperienza è stata fondamentale. “Mi sono preparata bene perchè avevo l'esperienza degli anni passati – ha detto – quindi ho fatto le cose giuste, sto bene e sono pronta a fare ottime cose”.

 

WTA FINALS 2014

GRUPPO BIANCO

Caroline Wozniacki (DAN) b. Maria Sharapova (RUS) 7-6 6-7 6-2

Agnieszka Radwanska (POL) b. Petra Kvitova (CZE) 6-2 6-3

 

GRUPPO ROSSO (mercoledì)

Ana Ivanovic (SRB) vs. Eugenie Bouchard (CAN)

Serena Williams (USA) vs. Simona Halep (ROM)