A far compagnia a Maria Sharapova,
Jelena Jankovic e una tra Daniela Hantuchova e Marion Bartoli,
in
semifinale a Birmingham c’è la nostra Mara Santangelo
A far compagnia a Maria Sharapova,
Jelena Jankovic e una tra Daniela Hantuchova e Marion Bartoli,
in
semifinale a Birmingham c’è la nostra Mara Santangelo.
Che il suo
tennis si addica alla perfezione all’erba inglese non è una
novità ma questa
è una semifinale che prima dell’appuntamento di Wimbledon vale doppio.
Vale doppio perché è arrivata con una vittoria di prestigio e di
autorevolezza
contro la cinese Na Li: due set, 6-2 7-5. Per Mara ora c’è la vincitrice
del Tier I di Roma, quella Jelena Jankovic che mira dritta dritta ai piani
altissimi del ranking Wta. JJ ha battuto, anche lei senza perdere un set,
la testa di serie numero 6, l’ucraina Alona Bondarenko. Dall’altra parte
di un tabellone clamorosamente ritardato dalla pioggia (è domenica e
ancora
si deve concludere un quarto di finale) ci sono Maria Sharapova, che ha
ripassato Elena Likhovtseva e un punto di domanda. Manca infatti all’appello
il match di Daniela Hantuchova e Marion Bartoli, interrotto quando il risultato
era fissato su un set pari. Già con i quarti di finale comunque la
slovacca
ritrova quel posto nelle Top Ten che le mancava da quattro anni.
Siccome il circuito Wta non vive di sola
erba, ma anche di terra rossa, a Barcellona, la statunitense
Meghann
Shaughnessy ha conquistato il sesto torneo in carriera, il
primo
dell’anno, superando in finale Edina Gallovits.
Per
quanto riguarda il circuito maschile, che questa settimana in previsione
dei Championships, è solo verde, ci sono i nomi dei quattro finalisti di
settimana. A Londra, al Queen’s Club, c’è quello prevedibile
di
Andy Roddick, che partiva con la testa di serie numero due e con
i favori del pronostico sull’erba amica, e quello, invece più
sorprendente,
del francese Nicolas Mahut (nella foto). Il transalpino, dopo aver
regolato in due set "al sette" Rafael Nadal nei quarti di finale,
l’ha spuntata nel derby con il connazionale Arnaud Clement, sempre in due
set. Tornando ad A-Rod, lo statunitense è giunto in finale battendo il
russo Dmitry Tursunov per 6-4 7-5. Il ragazzone del Nebraska, che nel circolo
della Regina ha un record di 22 vinte e due sole perse, cercherà contro
il numero 106 del mondo la sua quarta affermazione londinese.
Stesso punteggio per le due semifinali
al Gerry Weber Open di Halle. 7-6 6-4 è lo score con cui, nella
parte alta del tabellone, il ceco Tomas Berdych si è sbarazzato
del finlandese Jarkko Nieminen; e con cui, nella parte bassa del draw,
il cipriota Marcos Baghdatis ha regolato il padrone di casa Philipp
Kohelschreiber. Per il giorno del suo ventiduesimo compleanno, Marcos si
è fatto proprio un bel regalo: la prima finale in carriera
sull’erba.
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