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DATI TECNICI
Prezzo: | 144€ |
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Lunghezza | 68,5 cm |
Ovale: | 100 pollici |
Profilo: | 22,5-25-23 mm |
Peso: | 315 gr |
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Bilanciamento | 33 cm |
Inerzia: | 320 |
Schema Incordatura: | 16×19 |
Rigidità: | n.d. |
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Tensione consigliata: | n.d. |
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A chi la consigliamo
A giocatori che cercano un telaio potente che, nel caso di giocatori agonisti, esalti le rotazioni, e nel caso di giocatori di club, consenta di trovare buona profondità senza grandi sforzi.Giudizio finale
Sorprendente. Non tanto per le caratteristiche statiche (peso, ovale, schema di incordatura, bilanciamento, sono tutti valori nella norma) ma per quelle strutturali: sin dai primi colpi, capisci che sono stati utilizzati materiali di ottima fattura. L’impatto è consistente: la palla esce rapida, con grande rotazione e conseguente bon controllo. Si tocca bene perché la sensibilità è soddisfacente. Necessita di un giocatore dallo stile moderno, che ama arrotare da fondo o che cerca soprattutto potenza e comfort.La corda ideale
Lo schema è l'ormai classico 16×19, ideale per guadagnare qualcosa in termini di velocità di uscita di palla, senza troppo perdere in controllo ed esaltare le rotazioni. L'agonista può tranquillamente affidarsi a un monofilo a tensioni adeguate al suo livello di gioco. Essendo un telaio versatile, si possono valutare le varie opzioni a seconda delle proprie esigenze. Il telaio è potente, quindi non state troppo bassi con la tensione (25 kg sono una media accettabile).Test in laboratorio
Osservando i dati di laboratorio, ne esce un quadro tipico degli ultimi anni: telaio da 315 grammi, bilanciamento a 33 centimetri, ovale da 100 pollici quadrati e schema di incordatura 16×19 per facilitare spinta e rotazioni. Il profilo è variabile: più stretto in testa e a livello dello shaft, più largo ailati. A sorprendere però, non sono tanto i dati di laboratorio ma qualcosa di più difficilmente misurabile ma che si avverte in campo: la qualità del materiale utilizzato che offre una consistenza all'impatto tipica dei telai top del mercato. Una qualità che definiremmo perfino sorprendente. L'impugnatura è confortevole e il look molto curato e moderno.Test in campo
Paolo, 30 anni, classifica 4.1Oh, non ci credevo. Quando sento marchi che ancora non conosco, storco sempre il naso. E invece… Sensazioni ottime fin dal principio. Il primo passo è capire se si tratta di una "cinesata"; beh, qui siamo al top in senso generale per consistenza dell'impatto. La palla esce facile con grande potenza e ottima rotazione.
Matteo, 60 anni, classifica n.c.
Vanto un passato di buon livello ma chiaramente l'età mi obbliga a giocare con racchette non troppo pesanti e pretenziose. Via, ho bisogno di aiuto! Non mi sono mai arreso ai padelloni, quindi mi piace questa Mantis perché è maneggevole (e mi piace sotto rete, visto che gioco soprattutto in doppio) e confortevole per il braccio (scendo in campo parecchie volte a settimana).
Corrado,42 anni, classifica 4.3
Sia chiaro, per me le racchette vere e proprie sono quelle stile Prestige, Pro Staff, 200G: telai che se la metti nell'angolo è merito tuo. Detto questo, dato che le novità mi incuriosiscono sempre, son sceso in campo pieno d'entusiasmo con la Mantis 300. E ne sono uscito ancor più soddisfatto perché la palla esce proprio bene. La conseguenza è una gran fiducia quando si colpisce. E poi si trova forza e profondità senza far troppa fatica.
Davide, 45 anni, classifica 2.8
Basta! Un'altra 300 grammi! Prestige, Prestige, Prestige… Però magari la regalo a mia sorella.
Paola, 28 anni, classifica 3.5
Bella perché non pesa troppo, prende bene le rotazioni e si spinge forte. A me piace picchiare e ho bisogno di una racchetta con la quale posso esprimere massima potenza. E poi spesso questo tipo di telaio non è molto sensibile; invece non è male nemmeno nei tocchi. Oh, e io non sono Martina Navratilova!
Giovanni, 16 anni, classifica 4.1
Bella è bella, non c'è che dire. Pure i colori sono azzeccati! Però mi ricorda abbastanza la mia Pure Drive. E onestamente mi tengo volentieri quella che ho.