In occasione delle ATP Finals, si è svolta a Londra la seconda sessione stagionale dell'ATP University, il corso di formazione riservato ai giocatori della cosiddetta ATP World Tour Division I, aperta ai top-200 in singolare e ai top-100 in doppio. Ben 27 i partecipanti, che sulla scia dei colleghi più illustri hanno chiuso trasformandosi in manichini.

C’erano anche Matteo Donati e Federico Gaio fra ventisette i tennisti che da domenica a martedì hanno partecipato a Londra alla seconda tornata stagionale della cosiddetta “ATP University”, il corso di formazione istituito da qualche anno dall’associazione giocatori, con la funzione di istruire i tennisti che si avvicinano al circuito maggiore su una quindicina di tematiche che entreranno in gioco nella loro carriera. Nell’ultima tornata, della classica durata di tre giorni, si è parlato di anti corruzione, anti doping, nuovi regolamenti, pensione dell’ATP, utilizzo corretto dei social network e tanti altri aspetti, comprese alcune istruzioni su come comportarsi con gli incassi del Tour, fra risparmi e investimenti. Il corso è obbligatorio per tutti i giocatori della ATP World Tour Division I, aperta a tutti coloro capaci di raggiungere i primi 200 del mondo nella classifica di singolare e i primi 100 in quella di doppio.

Quasi tutti i partecipanti si sono guadagnati il diritto grazie ai risultati in singolare, proprio come Gaio e Donati, che vanno a unirsi a Luca Vanni, Andrea Arnaboldi, Stefano Travaglia e Roberto Marcora, “laureati” a marzo a Miami in occasione del secondo Masters 1000 della stagione. Ovviamente, visti i tempi, non si poteva chiudere l’evento senza regalare al mondo dei social un Mannequin Challenge, i video che stanno spopolando sul mondo dei social, e ritraggono una serie di persone impegnate in varie azioni diverse, ma tutte rigorosamente immobili. Mentre i colleghi più illustri, in gara alle ATP World Tour Finals, si sono prestati alla vigilia del torneo nei corridoi dell’O2 Arena, agli “universitari” è stato suggerito un palcoscenico decisamente migliore, cioè la scalinata che conduce a una delle sale conferenze del Royal House Guards Hotel, sede della tre giorni di corso. Curiosamente, i due azzurri sono i primi a comparire, insieme, immobili su una brochure dell’evento.

I 27 PARTECIPANTI ALL’ATP UNIVERSITY DI LONDRA
Taro Daniel (JPN), Radu Albot (MDA), Quentin Halys (FEA), Nikoloz Basilashvili (GEO), Hiroki Moriya (JPN), Frances Tiafoe (FRA), Daniil Medvedev (RUS), Andrey Rublev (RUS), Mathias Bourgue (FRA), Laslo Djere (SRB), Matteo Donati (ITA), Federico Gaio (ITA), Ilya Ivashka (BLR), Aslan Karatsev (RUS), Darian King (BAR), Brydan Klein (GBR), Gero Kretschmer (GER), Tristan Lamasine (FRA), Saketh Myneni (IND), Dennis Novak (AUT), Dennis Novikov (USA), Adam Pavlasek (CZE), Hans Podlipnik (CHI), Marko Tepavac (SRB), Tristan Weissborn (AUT), Gregoire Barrere (FRA), Pedja Krstin (SRB).