Prosegue l'incredibile serie di forfait in vista di Flushing Meadows: a tabellone già compilato si cancella Andy Murray. Vincitore nel 2012, lo scozzese non ha recuperato dal problema all'anca che lo attanaglia dal Roland Garros. “Ho sentito diversi pareri, sarebbe troppo doloroso lottare per il titolo. Voglio tornare in campo il prima possibile”.

Una breve conferenza stampa, di appena tre domande, ha sancito l'ennesimo forfait eccellente dello Us Open 2017. A tabellone già compilato, Andy Murray rinuncia al torneo che nel 2012 sancì il suo primo titolo Slam. Che lo non fosse al 100% era risaputo, ma gli ultimi giorni (viaggio a New York, allenamenti regolari) avevano indotto all'ottimismo. Con il suo forfait, la parte bassa del tabellone diventa una giungla, con Alexander Zverev primo favorito. “Ho un problema all'anca sin dal match a Parigi contro Wawrinka – ha detto Murray – ho fatto tutto il possibile, mi sono preso tutte le settimane possibili dopo Wimbledon. Ho parlato con diversi specialisti dell'anca, ho provato a riposarmi ed essere pronto. Negli ultimi giorni mi sono allenato bene, ma è troppo doloroso per pensare di vincere il torneo, unica ragione che mi aveva spinto a venire qui. Purtroppo, non giocherò”. Murray ha spiegato che scendere in campo non avrebbe peggiorato la situazione: semmai, è stata una lotta contro il tempo, il cercare di capire se il problema si fosse sistemato entro l'inizio dello Us Open. “In passato non mi ero mai fermato a causa dell'anca, quindi ho sperato che riposando e riducendo il carico di lavoro sarebbe stato tutto ok. Purtroppo, non è andata così. Ho parlato con diversi medici per cercare di avere i migliori consigli possibili. Quando senti tante persone, ci sono pareri differenti”.

CILIC PRENDE IL SUO POSTO IN TABELLONE
Murray ha poi aggiunto che nei prossimi giorni, in tempi molto rapidi, deciderà se tornare a giocare nel 2017, oppure se lo rivedremo l'anno prossimo. A chiudere, gli hanno domandato se pensa di tornare ugualmente competitivo dopo lo stop, magari prendendo spunto da Roger Federer. “Sicuro. Se torno in perfetta forma, non ci sono ragioni affinché io non ci riesca. Mi sto allenando. Guardate, voglio tornare in campo il prima possibile. Se questo dovesse significare che c'è la possibilità di giocare nel 2017, mi piacerebbe molto. Mi manca la competizione, proverò a fare il prima possibile. Però, allo stesso tempo, devo prendere una decisione corretta. Lo farò nei prossimi giorni con il mio team”. Insomma, lo Us Open 2017 è diventato il torneo degli incerottati, delle vittime di un tennis sempre più fisico, sempre più impegnativo. L'uscita di scena di Murray, tra l'altro, cambia lo scenario in tabellone: il suo posto in fondo al draw viene preso da Marin Cilic. A sua volta, nello spot del croato finisce Sam Querrey, che dunque entra in rotta di collisione con John Isner. Entra tra le teste di serie Philipp Kohlschreiber, mentre ne trae beneficio Lukas Lacko: eliminato all'ultimo turno delle qualificazioni, entra in tabellone come lucky loser. Mancano 48 ore al kick off: ci sarà tempo per qualche altra sorpresa?