di Daniele Rossi – foto Getty Images
In quattro anni possono cambiare tante cose, figuriamoci nel tennis, dove tutto si muove alla velocità della luce. E può capitare nel giro di quattro anni, che le medaglie d'oro e d'argento della passata Olimpiade, a Londra non ci saranno neanche. Rafael Nadal, Fernando Gonzalez, Elena Dementieva e Dinara Safina, tutti per un motivo o per l'altro, non calcheranno i sacri campi di Church Road e non avranno la possibilità di difendere le medaglie conquistate in Cina.
Vediamo innanzitutto come andarono quei due tornei a Pechino 2008. Si giocò all'Olympic Green Tennis Centre dal 10 al 17 agosto, sul cemento outdoor, sotto il cielo plumbeo dello smog di Pechino.
Nel torneo maschile, le prime tre teste di serie erano Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic. Roger, grande favorito, si arenò al quarto turno, battuto in due set da James Blake, dopo aver eliminato facilmente Tursunov, Arevalo e Berdych.
Nadal perse un set al primo turno con Starace, ma poi distrusse Hewitt, Andreev e Melzer. In semifinale dovette faticare per battere in tre set un giovane ma già fortissimo Djokovic, che quell'anno aveva vinto il suo primo Australian Open.
L'avversario dello spagnolo in finale fu a sorpresa Fernando Gonzalez. “Mano de Piedra” passeggiò con Peng, Cilic, Rochus e Mathieu. In semifinale trovò il giustiziere di Federer, James Blake. Il cileno ebbe la meglio in tre tiratissimi set: 4-6 7-5 11-9.
La finale, giocata sulla lunga distanza, non ebbe storia: Rafa vinse per 6-3 7-6(2) 6-3, mentre Djokovic si prese la medaglia di bronzo battendo Blake nella finale di consolazione.
Il torneo femminile soffrì di due importanti defezioni, quelle di Ana Ivanovic (numero 1 di allora) e Maria Sharapova. Le grandi favorite erano le Williams, ma il torneo parlò solo russo.
La finale se la giocarono Elena Dementieva e Dinara Safina. La bella Elena (testa di serie numero 5) aveva eliminato Kateryna Bondarenko, la svedese Arvidsson, una 18enne Wozniacki e in tre lottati set Serena Williams. In semifinale battè in due set un'altra russa, Vera Zvonareva.
Dall'altra parte, una Safina in rampa di lancio (testa di serie numero 6) eliminò la nostra Mara Santangelo, la Martinez Sanchez, la cinese Zheng e Jelena Jankovic nei quarti. In semifinale battè Na Li, la sorpresa dell'Olimpiade, sospinta fin lì dal pubblico di casa.
La finale tutta russa arrise alla Dementieva in tre set: 3-6 7-5 6-3. Il bronzo andò alla Zvonareva che sconfisse facilmente Na Li.
Nadal infortunato, Gonzalez ritirato nel marzo di quest'anno per troppi problemi fisici, Dementieva ritirata a fine 2010 per costruirsi una famiglia, Safina scomparsa, anche se forse dovremmo parlare di ritiro anche per lei. La sorella di Marat non ha mai annunciato ufficialmente il suo abbandono, ma non gioca ormai da più di un anno a causa di gravi problemi alla schiena. A giugno aveva chiesto delle wild-card per giocare a Stanford, Montreal, Cincinnati e Us Open, ma ha già dichiarato di non essere ancora pronta per tornare.
Un peccato, perchè Dinara ha appena 26 anni, è stata numero 1 del mondo e per tre volte finalista Slam: 2008 e 2009 al Roland Garros e agli Australian Open 2009.
Gli unici che potranno difendere le loro medaglie nel singolare saranno Novak Djokovic e Vera Zvonareva. Ma se il serbo ha ottime possibilità di puntare all'oro, la russa è appena rientrata dopo un lungo periodo di inattività e sembra difficile che possa ripetersi.
Nel doppio maschile, la coppia svizzera “Fedrinka” potrà difendere l'oro, i gemelli Bryan il bronzo, ma non gli svedesi Johansson e Aspelin, argento a Pechino.
Nel doppio femminile, le sorelle Williams si presenteranno da campionesse in carica, mentre c'è stato un cambio di coppia nelle altre medagliate. L'argento andò alle spagnole Anabel Medina Garrigues e Virginia Ruano Pascual, mentre quest'anno la Medina farà coppia con Arantxa Parra Santonja. Il bronzo andò alle cinesi Yan Zi e Jie Zheng, che a Londra giocherà con Peng Shuai.