La russa coglie il suo 1° titolo Wta al termine di un torneo da sogno. Battute Pennetta, Petrova, Kuznetsova, Stosur e Azarenka 7-6 (5) 6-4…

di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

100. Cento. Questa era la posizione in classifica di Ekaterina Makarova, prima della straordinaria settimana che l’ha vista trionfare sul tappeto verde di Eastbourne. Un torneo davvero speciale per lei, visto che nelle ultime due edizioni aveva raggiunto i quarti di finale, partendo dalle qualificazioni come quest’anno. Solo che in questa edizione la russa dalla lacrima facile, non si è fermata al terzultimo atto, archiviando una settimana in cui ha battuto nel tabellone principale ben 5 giocatrici classificate tra le prime 20: Pennetta, Petrova, Kuznetsova, Stosur e Azarenka.   Insomma tutte ex top-10, ad eccezione della Stosur che grazie alla semifinale colta nell’East Sussex, scalzerà dalla sesta posizione la nostra Francesca Schiavone, sconfitta all’esordio da Sorana Cirstea.

Oltre al valore assoluto delle sue avversarie, a impressionare ancora di più del cammino di Ekaterina, è il fatto che non abbia perso alcun set in 8 incontri, comprensivi delle qualificazioni, lei che prima di questa settimana aveva vinto in tutto il 2010 solo 4 incontri a livello di main draw, e che non vinceva due incontri di fila proprio dal torneo di Eastbourne dello scorso anno.

 

Nell’ultimo atto la russa ha beneficiato anche delle non perfette condizioni fisiche della Azarenka, che parte subito male (sotto 0-3) palesando alcuni problemi al ginocchio sinistro. Quando il set sembra ormai decisamente ipotecato (5-2, 0-30 tutto in favore della Makarova) giunge la reazione d’orgoglio della bielorussa che tiene il servizio, recupera il break e si procura, sul 5-5, due chance per andare a servire per il set sul 6-5. La Makarova si salva rifugiandosi nel tie-break in cui va subito avanti 5-1, chiudendo col punteggio di 7-5, non prima di subire l’interruzione del gioco a causa del volo radente di un gabbiano.

 

Nel secondo parziale, le condizioni della ventenne di Minsk sembrano peggiorare ulteriormente. Il suo coach le consiglia di portare comunque a termine un match che viene deciso dal break nel quinto game della Makarova, il cui compito viene facilitato da un doppio fallo e un errore di diritto della bielorussa. La Azarenka cerca in tutti i modi di reagire procurandosi ben 4 break point (di cui 3 consecutivi). La Makarova li annulla confermando una maturità insospettabile fino a poco tempo fa, quando nel circuito, più che per i risultati, era nota per le sue crisi di pianto. Saranno ben 10 (su 11) le palle break annullate complessivamente dalla russa che può così festeggiare il primo titolo in carriera, lei che aveva perso entrambe le finali colte in precedenza a Fès ed Estoril.

Con questo clamoroso successo, Ekaterina guadagna 33 posizioni in classifica, balzando al 67° posto e si candida come vera e propria mina vagante per l’imminente torneo di Wimbledon. La sconfitta della Azarenka rappresenta una buona notizia per la Pennetta che la settimana prossima potrà tornare tra le prime 10 della classifica mondiale.

 


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