da Marsiglia, Andrea Merlo
Martedì mattina Marsiglia si è svegliata con un pallido sole che faceva capolino tra la solita coltre di nubi violacee. Il programma dell'Open 13 era, come spesso capita in queste prime giornate, fitto di nomi di giocatori di casa, a volte contrapposti come nei due derby Guez-Chardy e Mathieu-Paire (wc) . Sulle tribune finalmente si è visto un discreto pubblico a spezzare la monocromia delle poltroncine tutte uguali che troppo spesso fa da cornice ai primi turni degli ATP di media categoria. Sarà stato per la qualità dei match – ovviamente superiore rispetto a quella delle qualificazioni – o per la risonanza dei protagonisti oppure semlicemente perchè in questo martedì di semifestività carnevalesca tutti i negozi – dal Vieux Port al Panier – erano chiusi ermeticamente, ma tanto è stato: il palasport era vivo e vibrante.
Nella sessione pomeridiana, aperta dalla sofferta vittoria di Thiem su Sousa, Mahut ha messo grande cuore contro il tedesco Struff. Dopo aver ricoperto il ruolo del comprimario nel primo set, più per meriti dell'avverarsio che per colpe proprie, Il trentatreenne trasalpino ha ritrovato il servizio e una buona volèè. Sebbene Struff da fondo si sia dimostrasse più solido e servisse ace a profusione (ne ha messi a segno 15 in totale) Nicolas ha sempre mantenuto il proprio turno di servizio, spesso dovendo ricorrere ai vantaggi, ma riuscendo a trascinare il match al tie-break e a farlo suo. Purtroppo un altro tie-break, questa volta ceduto 7-1, gli ha tolto la gioia degli ottavi, premiando in ogni caso il giocatore che ha maggiormente meritato.
E' stata una sfida a suon di bordate quella tra Golubev e Kuznetsov, in cui ha prevalso il secondo, nonostante il kazako si sia trovato avanti di un set e un break, con il comando assoluto delle operazioni di gioco. Per Golubev probabilmente si è trattato di un calo a livello fisico piuttosto che di una resa dovuta a meriti del'avversario, bravo comunque a crederci anche quando l'esito del match sembrava segnato.
Nella sessione serale Monfils ha infine sconfitto il qualificato tedesco Zverev, che ha comunque dimostrato di avere tutte le carte in regola per ambire alle prime posizioni mondiali, di qui a qualche anno. Il ragazzo, classe '97, ha patito la grande solidità iniziale del transalpino, cedendo il primo set per 6-1. La reazione è stata però veemente e nel secondo parziale Zverev ha conquistato un break, costringendo spesso e volentieri la settima testa di serie del seeding a colpire a ridosso dei giudici di linea. Solo grazie a un lungo tie-break concluso per 14-12 Monfils ha potuto piegare la resistenza del baby prodigio "aus Deutschland".
Oltre che in cielo, si è visto un po' di azzurro anche sul campo 1 del Palais des Sports, grazie all'esordio nel tabellone di doppo di Simone Bolelli. Il bolognese, in coppia con Struff, ha purtroppo ceduto il passo alla coppia francese Mahut-Herbert. A bordo campo per assistere al match è comparso anche Luca Vanni, giunto a Marsiglia in mattinata. Luca è sembrato provato dal lungo viaggio, ma lucido e determinato. Soprattutto, ci ha assicurato, ha assimilato le emozioni vissute nella settimana brasiliana e ora è pronto a giocarsi le sue chanches sul veloce inodoor. "Non ho ancora potuto testare la superficie – ci ha confidato nella serata di ieri – adesso è importante trovare il timing giusto e macinare qualche scambio. Poi si vedrà". Oggi Luca è impegnato nel secondo match in programma sul centrale, dall'altra parte della rete troverà proprio Simone Bolelli.
Risultati:
Thiem b. Sousa 7-6 6-4
Kuznetsov b. Golubev 3-6 6-4 6-2
Chardy b. Guez 4-6 6-3 6-2
Pospisil b. Haase 4-6 6-3 6-4
Struff b. Mahut 6-1 6-7 7-6
Paire b. Mathieu 6-4 rit
Monfils b. Zverev 6-1 7-6