Mentre la federtennis spagnola si ribella al bando (irregolare?) che ha assegnato la Caja Magica al gruppo Tiriac, impazza la promozione al torneo. Per la prima volta, c’è uno spot televisivo. 
Lo spot promozionale del Madrid Open 2013

Di Riccardo Bisti – 16 marzo 2013

 
E' in corso il primo Masters 1000 stagionale, ma si inizia già a parlare del quarto. Il maxi-evento di Madrid dovrebbe sancire il ritorno di Roger Federer dopo una pausa di oltre 50 giorni, ma a quanto pare c’è un problema. E che problema: La federtennis spagnola intraprenderà un’azione legale contro la municipalità di Madrid, perché l’assegnazione della Caja Magica al demiurgo Ion Tiriac sarebbe stata irregolare. Il problema valica i confini del tennis, perché Madrid è candidata a ospitare le Olimpiadi del 2020. Una vicenda del genere creerebbe più di un imbarazzo agli spagnoli, peraltro alla vigilia della visita di una delegazione del CIO. La RFET sostiene che che il concorso con cui Madridec (Madrid Espacios y Congresos) ha assegnato l’impianto a Madrid Trophy Promotion (l’azienda di Tiriac) sarebbe stata irregolare. I fatti: la città di Madrid aveva messo nelle mani della federtennis madrilena (una specie di comitato regionale, anche se con maggiore potere) il maxi-impianto della Caja Magica, in cui la precedente amministrazione comunale aveva investito oltre 300 milioni di euro. Ma i debiti contratti (circa 200.000 euro) avrebbero costretto la federtennis regionale ad alzare bandiera bianca. Lo scorso mese di marzo, dunque, è stato indetto un bando, vinto dalla Madrid Trophy Promotion di Ion Tiriac, che si è aggiudicata la gestione dell’impianto fino al 2017. Tuttavia, secondo quanto pubblicato da “El Mundo” e ripreso dal sito “Voz Populi”, la direttrice delle operazioni per conto di Madridec avrebbe stabilito dei criteri totalmente favorevoli alla società di Tiriac. La signora, di nome Maria Cabeza Quiros, avrebbe addirittura lavorato a stretto contatto con gli uomini di Tiriac per ridurre il possibile margine d’errore.
 
Lo scorso 18 dicembre, la Quiros è stata sospesa dalle sue funzioni proprio per la possibile assegnazione fraudolenta della Caja Magica. A questo punto, la RFET di Josè Luis Escanuela, altro attore del bando, presenterà una querela contro la città di Madrid. Ana Botella, sindaco della capitale spagnola, ha così un altro bubbone per la candidatura olimpica. Nei giorni scorsi, la Botella aveva espresso preoccupazione per l’annuncio dei dipendenti comunali, che sciopereranno nei giorni della visita CIO (dal 18 al 21 marzo) per protestare contro la politica di licenziamenti e aumenti di prezzi e tasse imposti dal sindaco del Partito Popolare. Nel frattempo, Tiriac va avanti e continua nella campagna promozionale. Nel 2013, l'evento tornerà  giocarsi sulla terra rossa dopo l’esperimento dei campi blu dello scorso anno. In questi giorni sono stati collocati tendoni, colonne e cartelloni pubblicitari sia a Madrid che nelle zone limitrofe, nonchè nelle più importanti città spagnole. Il torneo ha scelto l’agenzia Shackleton per sviluppare la strategia di comunicazione. Lo slogan scelto è “Soy abierto; Soy Madrid”: si intende veicolare il torneo come un evento internazionale di cui possono godere soprattutto i madrileni. La seconda fase della campagna comunicativa comprenderà pubblicità radiofoniche, una campagna aggressiva su internet e social network e, per la prima volta, uno spot televisivo. Madrid vuole trasmettere l’idea di torneo giovane e innovatore, cosa che peraltro fa benissimo da tempo, almeno da quando Tiriac si è inventato le raccattapalle modelle. Con tutti i suoi difetti, il Mutua Madrid Open continua ad essere un torneo all'avanguardia.