Grazie all’applicazione ATP Carbon Tracker, realizzata dall’ATP per monitorare l’emissione di CO2 da parte dei tennisti nel corso dei loro viaggi, l’americano McDonald è risultato il tennista più virtuoso da questo punto di vista

Come viaggiano i tennisti nel circuito maggiore tra un torneo all’altro? Sono attenti al tema della sostenibilità ambientale o sfruttano il loro essere privilegiati? A questa ed altre domande fornisce una risposta ATP Carbon Tracker, l’applicazione realizzata dall’ATP per tracciare il quantitativo di anidride carbonica emessa durante i loro viaggi, con la possibilità di “compensare” l’emissione della COS attraverso il Gold Standard, un’organizzazione no-profit conosciuta a livello internazionale. Il campione osservato nel 2023 è di 201 giocatori che hanno utilizzato l’applicazione, con oltre sei milioni e mezzo di chilometri percorsi nell’anno e un’emissione complessiva di 1.722 tonnellate di anidride carbonica.

Contrariamente a quanto spesso si è soliti pensare, la maggior parte dei tennisti a livello ATP viaggia in Economy Class (49%), il 29% in Business Class e appena l’1,1% con il Jet Privato, di questi solo lo 0,3% in Prima Classe. Nonostante il dato sia ovviamente riferito ai soli 201 giocatori che hanno utilizzato l’app ATP Carbon Tracker, è sicuramente una tendenza contraria a quanto ci si potesse aspettare. Il più virtuoso nel corso del 2023 tra i “tennisti verdi” è stato Mackenzie McDonald, seguito da Cameron Norrie e Stefanos Tsitsipas. La classifica tiene naturalmente conto anche del numero totali dei tornei disputati, ben 32 nel caso del tennista americano. In palio c’erano un totale di 100.000 dollari da dividere tra i primi tre giocatori, con la somma che è stata poi devoluta in beneficenza a un progetto scelto direttamente dagli stessi tennisti.

Un’ultima considerazione riguarda la Top 10 dei giocatori più virtuosi da questo punto di vista. Considerando il ranking ATP alla fine del 2023, solamente due giocatori – Rublev e Tsitsipas – compaiono tra i più virtuosi. Gli italiani? Non solamente non se ne trovano tra i più virtuosi, ma nessuno di loro ha conquistato il pallino verde: riconoscimento per un impegno non obbligatorio ma decisamente prezioso, calcolato sul rapporto tra CO2 emessa e compensazione attraverso il sistema di crediti.