E' sempre più l'Australian Open delle sorprese. O, semplicemente, l'Australian Open di Victoria Azarenka. Mentre la bielorussa schiaccia le avversarie come un carrarmato, nella sua zona di tabellone le favorite cadono come birilli. “Vika” è testa di serie numero 14, ma nella parte bassa è rimasta una sola giocatrice meglio piazzata di lei: Angelique Kerber (n.7). Le due potrebbero sfidarsi nei quarti, ma i precedenti parlano chiaro: la Azarenka è avanti 6-0 e c'è il ricordo della recente finale di Brisbane, un terribile 6-3 6-1. Vika si è presentata a Melbourne al 110%, ma le avversarie stanno facendo il possibile per favorirla. Le ultime a darle una mano, mentre lei rifilava un doppio 6-1 a Naomi Osaka, sono state Garbine Muguruza e Karolina Pliskova. La spagnola ha giocato un match deludente contro Barbora Strycova, vincitrice con un netto 6-3 6-2. Non c'è mai stata partita, con troppi errori da parte della spagnola (alla fine saranno 32) e una condotta molto intelligente della ceca, al secondo "ottavo" Slam in 38 partecipazioni. Il precedente risaliva a Wimbledon 2014, quando si spinse fino ai quarti. Sarà lei la prossima avversaria (o vittima?) della Azarenka. “E' stata una pessima giornata, non trovavo né il mio gioco, né i miei colpi – ha detto la Muguruza – ma lei è stata intelligente, mi ha fatto muovere e ha messo a nudo la mia mancanza di energia. Non mi muovevo bene”. In una brevissima conferenza stampa, Garbine non ha cercato scuse pensando all'orario del match, collocato alle 11 del mattino. “No, per me non fa differenza giocare per prima o per ultima”. Da parte sua, la Strycova ha ammesso di aver giocato bene, soprattutto con il servizio, e di aver approfittato della cattiva giornata dell'avversaria. “Per battere la Azarenka dovrò muovermi bene e variare il gioco, anche se l'ho vista in allenamento e sta colpendo la palla in modo incredibile. Qui ci ho già perso, ma avevo perso anche l'ultimo precedente contro la Muguruza…”.
IL DOPPIO CUORE DI JOHANNA KONTA
Cade anche Karolina Pliskova (n.9 del draw). La giovane ceca si conferma molto positiva nel tour, mentre negli Slam non ha ancora raggiunto nemmeno gli ottavi. Si è arresa con identico punteggio (6-3 6-2) alla rediviva Ekaterina Makarova, che in Australia dimentica problemi ed acciacchi e va sempre avanti. Semifinalista nel 2015 e due volte quartofinalista, non si aspettava di acciuffare gli ottavi perché praticamente non giocava dallo Us Open. “Ma quando sono arrivata in Australia ho subito avvertito buoni ricordi, memorie e sensazioni. Adoro stare qui e voglio starci il più possibile”. Negli ottavi sfiderà Johanna Konta, sempre più consapevole delle sue potenzialità (la britannica ha battuto agevolmente Denisa Allertova). Tra 'altro, la conferenza stampa della Makarova ha riguardato quasi esclusivamente la britannica. I giornalisti britannici hanno bisogno di un nuovo personaggio da affiancare a Andy Murray, visti gli acciacchi della Robson e le difficoltà della Watson. L'unico precedente, tra l'altro, sorride alla Konta. A Eastbourne si impose in due set, anche se la Makarova è convinta che non faccia testo. “Inoltre era il mio primo match stagionale sull'erba, quindi non mi ero ancora adattata”. Per la russa non sarà semplice, poiché la Konta è in gran forma e ha l'appoggio degli australiani, essendo nata a Sydney. Facendo una ricerca su Google, si trova ancora la bandiera australiana accanto al suo nome. “Davvero? Non lo sapevo. Comunque non è la prima volta che si sbagliano…Io sono fiera di giocare per la Gran Bretagna, il mio cuore è lì anche se mia sorella vive a Sydney ed è venuta a trovarmi proprio oggi”.
ALLENAMENTO POST-MATCH PER VIKA
Storie che si intrecciano, financo interessanti, ma tutto sembra volgere a favore di Victoria Azarenka. Dopo il 6-1 6-1 rifilato alla Osaka (ha perso cinque game in tre partite!) è tornata in campo per “lavorare su alcune cose”, poi in conferenza stampa ha spiegato che il gioco della giapponese l'ha un po' sorpresa. “Mi aspettavo grandi botte, invece tira piuttosto piano. Ho avuto bisogno di un po' di tempo per adattarsi”. Vika ha poi spiegato che dopo lo Us Open 2014 ha capito che era finito un capitolo della sua vita, ma negava di essere depressa. Poi si è resa conto di esserla sul serio e si è ricostruita partendo da zero, ma c'è voluto del tempo. Adesso è finalmente al 100% e vuole coglierne i frutti. Le stanno dando tutte una mano.