L’Università di Bari ha proposto al Miur il conferimento di una laurea honoris causa in Scienze delle Attività Motorie e Sportive all’ex tennista brindisina. “Ha dato lustro alla Regione Puglia nel mondo – si legge nella richiesta -, testimoniando il significato formativo dello sport”.
Nel 2015 l’incredibile titolo Slam allo Us Open e il conseguente ritiro, nel 2016 il matrimonio con Fabio Fognini, nel 2017 l’arrivo di un figlio (previsto per il mese di maggio) e anche una laurea? Ovviamente ad honorem, ma pare proprio di sì. La notizia, diramata mercoledì con un comunicato stampa dall'Università di Bari, e poi ripresa dall’agenzia Ansa, riporta che il Senato accademico dell’ateneo pugliese ha proposto al Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) il conferimento all’ex tennista brindisina di una laurea honoris causa in “Scienze delle Attività Motorie e Sportive”. La motivazione allegata alla richiesta è che “l’atleta ha dato lustro alla Regione Puglia in tutto il mondo, e nel suo percorso professionale è riuscita con tenacia, per lunghi anni, superando infortuni gravissimi, a inseguire un sogno, incarnando quanto di meglio attiene al mondo delle scienze motorie e sportive. E ha saputo testimoniare il significato formativo dello sport, della preparazione e della rappresentazione dell'atleta a livello internazionale come modello educativo per i giovani”. Se la richiesta riceverà l’ok del Ministero, come pare scontato, la Pennetta diventerebbe la prima tennista italiana a ricevere una laurea honoris causa, riconoscimento già ricevuto dai vari sportivi come Valentino Rossi (scienze della comunicazione), Andrea Pirlo (matematica), Daniele De Rossi (architettura), Claudio Ranieri (scienze delle attività motorie e sportive) e altri.