Tante sorprese negli spareggi per il Gruppo Mondiale. Marton Fucsovics, praticamente da solo, ricaccia in B la Russia di Rublev e Khachanov. Retrocede anche la Repubblica Ceca, mentre si salva per un pelo la Svizzera. Ok Germania e Croazia: il World Group 2018 sembra meno competitivo: chance per l'Italia?

La Russia di Andrey Rublev e Karen Khachanov non è certo paragonabile all'Italia degli anni 70, ma l'associazione di idee è inevitabile. Anche i russi hanno avuto la loro “Ungheria”, proprio come accadde a noi nel 1978, quando un tal Szoke (del quale si disse – a sproposito – che facesse il cameriere) batté Adriano Panatta, favorendo l'unica disfatta del miglior gruppo mai avuto dall'Italia. Nessuno pensava che la Russia potesse inciampare a Budapest, contro una squadra senza top-100 e un solo giocatore di livello: Marton Fucsovics. Ex vincitore di Wimbledon Junior, dotato di un fisico statuario, non è mai veramente emerso. Ma in questo weekend ha fatto un miracolo dopo l'altro, portando a casa i tre punti che hanno restituito il World Group all'Ungheria, 21 anni dopo. Venerdì ha battuto Rublev, sabato ha guidato Attila Balazs al successo contro Kravchuk-Medvedev, dopodiché non ha lasciato spazio a Karen Khachanov. “Con questo risultato, spero che il tennis trovi una nuova dimensione nel mio paese” ha detto il vincitore, ormai prossimo all'ingresso tra i top-100. “A inizio anno ero n.170, ma ho vinto alcuni Challenger e adesso il mio prossimo obiettivo è entrare tra i primi cento. Il 2017 è di gran lunga la migliore stagione della mia carriera”. Con il modesto Attila Balazs (29 anni, n.164 ATP) e Gabor Koves in panchina, l'Ungheria sarà la squadra più debole del prossimo World Group. Tutti la vorranno incontrare: ma in Davis, si sa, succedono le cose più strane. I Play-Off lo hanno dimostrato ancora una volta.

BYE BYE REPUBBLICA CECA
Della retrocessione dell'Argentina potete leggere altrove: saluta il Gruppo Mondiale anche la Repubblica Ceca, sconfitta dall'Olanda dopo aver chiuso la prima giornata sul 2-0. I trionfi d Berdych e Stepanek sono ormai passati, ma si pensava che Vesely e Rosol fossero sufficienti. In effetti, vinti i primi due singolari in cinque set, sembravano aver messo le cose a posto. Invece gli olandesi hanno azzeccato una spettacolare rimonta, sublimata dalla vittoria del redivivo Thiemo De Bakker contro Lukas Rosol. Davvero inaspettato. Le sconfitte di Russia e – soprattutto – Argentina e Repubblica Ceca danno una mano all'Italia. Oltre a indebolire il World Group, hanno favorito un piazzamento tra le teste di serie. Con un po' di fortuna, il 2018 potrebbe essere un anno molto favorevole per gli azzurri. Tra gli altri match, si segnala la vittoria in rimonta della Svizzera. Alla seconda stagione di fila senza Federer e Wawrinka, i rossocrociati si sono salvati per un pelo. Anche stavolta, sono stati baciati dalla fortuna: con Gerasimov e Ivashka, la Bielorussia sarebbe stata ben più competitiva. Nonostante tutto, si sono trovati avanti 2-1 dopo la seconda giornata. Ma Henri Laaksonen (tornato alla vecchia racchetta dopo aver provato un telaio nuovo contro Shyla, alla prima giornata) e Marco Chiudinelli hanno ribaltato tutto. “Ringrazio Henri per avermi dato la possibilità di giocare un match decisivo in 12 anni di Coppa Davis. Ci ero andato spesso vicino, ma non era mai capitato” ha detto Chiudinelli dopo la vittoria in tre set su Yaraslav Shyla. Lo svizzero ha spesso definito “imminente” il suo ritiro. Eppure va avanti e ha regalato alla Svizzera un'altra stagione tra le big. Certo, difficilmente rivedremo Federer e Wawrinka. E da dietro non emergono grandi nomi…

LA RIABILITAZIONE DI SHAPOVALOV
Mantiene il World Group anche il Canada di Denis Shapovalov, che ha definitivamente lavato via l'incidente del primo turno, vincendo entrambi i singolari contro l'India. È stato lui, superando Ramkumar Ramanathan, a fissare il punteggio sul 3-1. Bene anche la Germania: con un team rimaneggiato, i tedeschi hanno passato indenni la delicata trasferta in Portogallo: decisivi sia Stebe che Struff, bravi a superare il n.1 portoghese Joao Sousa, rendendo indolore la sconfitta dello stesso Struff contro Pedro Sousa. Si salva anche la Croazia. Senza Coric e Karlovic, hanno convocato addirittura Viktor Galovic, ma è bastato il ritorno di Marin Cilic per bloccare le ambizioni della Colombia. La pioggia ha ritardato al lunedì la conclusione di Giappone-Brasile.

COPPA DAVIS 2017 – Spareggi World Group
Kazakhstan – Argentina 3-2
Colombia – Croazia 1-4
Svizzera – Bielorussia 3-2
Olanda – Repubblica Ceca 3-2
Portogallo – Germania 2-3
Giappone – Brasile
Ungheria – Russia 3-1
Canada – India 3-2