Degli otto italiani in gara oggi solo Andreas supera il primo turno. Deludono Fognini ed Errani… dalla nostra inviata a Roma, ROBERTA LAMAGNI

dalla nostra inviata a Roma, Roberta Lamagni – foto Getty Images

 

Il primo giorno di gare degli Internazionali Bnl d’Italia – ufficialmente il secondo, dopo l’antipasto della domenica – si rivela una scalata insormontabile per il tennis azzurro.

Degli 8 italiani in campo oggi, Andreas Seppi è l’unico superstite.

 

La gioia di Andy dopo la sofferta vittoria con il canadese Pospisil è palese: quel sorriso stretto tra i denti e il pugno chiuso portato al petto dicono tanto di un tennista al rientro alle competizioni dopo quasi due mesi di stop forzato. “Ma non sono stato operato alle anche, come è stato scritto. Sono costretto a fare delle infiltrazioni ogni sei mesi circa, per mancanza di cartilagine, e dopo le infiltrazioni devo stare fermo 4 settimane almeno. Per il resto l’anca sta bene, anche se stavo meglio 10 anni fa”.

 

Seppi resta, gli altri se ne vanno. La pattuglia era folta all’alba, abbattuta ora dopo ora tra delusioni, false speranze e match senza storia. Come quelli di Salvatore Caruso contro Nick Kyrgios o di Karin Knapp con Barbora Strycova. Per entrambi due wild card e la soddisfazione di calcare per la prima volta i campi del Foro Italico in un’occasione tanto prestigiosa (Caruso, accesso conquistato grazie alle pre-quali) o di saggiare nuovamente le emozioni del pubblico di casa.

 

Il Centrale del Foro si è acceso e ha sperato per Marco Cecchinato, opposto nel primo match di giornata contro Milos Raonic. I due si erano già affrontati poche settimane fa, a Monte-Carlo. L’esito era stato il medesimo (vittoria per Raonic), anche se questa volta si è trattata di vera battaglia. 2 ore e 08 minuti, 6-4 al terzo lo score finale dopo aver caparbiamente conquistato il secondo. I miglioramenti di Marco si sono visti, anche se per prendere all’amo pesci così grossi la rete intessuta dal nostro è ancora troppo rada.

 

Chissà se Francesca Schiavone ricapiterà da queste parti. L’incontro di oggi contro Lucie Safarova ha avuto poca storia. “Sono positiva anche se non è andata bene. Per adesso non sento sia il momento di smettere, ho ancora due settimane prima di Parigi e voglio prepararmi al meglio. Poi risponderò alla vita”, secondo voi che significa?

 

Una bella sconfitta, se così si può definire, è maturata sui campi secondari. All’ombra dei pini marittimi, Lorenzo Sonego (vincitore delle pre-quali) ha costretto a sudore e fatica per 2 ore e 56 minuti una volpe esperta e scaltra come Joao Sousa. 30 del mondo il portoghese, 333 il torinese, allievo di Gipo Arbino al Green Park di Rivoli. Lorenzo, che compirà 21 anni tra 2 giorni, ha tenuto testa punto su punto all’avversario, con carattere e senza mai retrocedere nella lotta. Un tennis solido che per sua ammissione “deve diventare ancora più aggressivo. Con il mio maestro ci stiamo lavorando, ora provo a costruirmi di più il punto. Però questo risultato mi dà fiducia, ho sempre pensato di poterla vincere ma alla fine mi sono mancate le energie. Non è il primo match che perdo quest’anno al terzo, devo migliorare anche sull’aspetto fisico”.

 

Le delusioni più grandi arrivano dai big. Prima Sara Errani (che qui a Roma vanta una finale e una semi) si è sciolta al terzo set contro l’inglesina tutto pepe Heather Watson. Un’ottima prestazione avversaria, vero, ma Sara ancora una volta è sembrata schiacciata dal peso della responsabilità, tanto che sullo svantaggio di 5-3 nel primo set ha chiesto l’intervento del “fisio” per agevolare la respirazione. “E’ stata la tensione, sentivo delle fitte molto forti, non è la prima volta che mi capita qui a Roma, ma non ha inciso sul match. La mia avversaria mi ha costretto a rischiare di più e sbagliavo”. Triste e amareggiata la romagnola, che in questo 2016 “rosso” ha finora raccolto solo primi turni.

 

Infine Fabio Fognini, reduce da un ottimo torneo a Madrid che faceva ben sperare. Impegnato nel tardo pomeriggio contro Garcia Lopez, ha gettato un primo set alle ortiche concedendo troppi gratuiti. Poi l’intervento del “fisio”, chiamato per medicare un pollice, ha messo ordine nel gioco di Fabio che ha iniziato a macinare, tentando di inceppare la macchina Garcia Lopez. Parecchie buone giocate, qualche nervosismo di troppo ma senza eccessi (Fabio si è ferito la mano colpendo con stizza il piattocorde) e un finale amaro, con un tiebreak ceduto troppo in fretta dopo aver avuto due set point. In conferenza anche il tempo per tirare una frecciatina all'organizzazione: "Nel primo set ho giocato molto male e devo accettarlo. Poi ho avuto le mie opportunità e non le ho sfruttate. Il campo era veloce, avevo detto che a una certa ora il centrale disturbava per la luce, il direttore del torneo mi aveva promesso certe cose e non le ha rispettate, ma mi sembra inutile ora attaccarsi a questo. E' giusto andare oltre una semplice partita di tennis". E così ha fatto, vincendo in tarda serata in coppia con Alessandro Florenzi il torneo benefico organizzato dall'associazione "Roma cares" e che ha visto protagonisti molti giocatori della Magica, compreso il capitano Totti. 

 

Domani in gara Filippo Volandri (qualificato) contro David Ferrer, Paolo Lorenzi opposto a Roberto Bautista Agut e, sul versante femminile, Claudia Giovine (entrata in tabellone grazie alle pre-quali) contro Christina McHale.

 

Risultati azzurri:

Raonic b Cecchinato 64 46 64

Safarova b Schiavone 63 62

Kyrgios b Caruso 61 62

Strycova b Knapp 62 62

Sousa b Sonego 67 63 75

Garcia-Lopez b Fognini 61 76

Watson b Errani 64 36 60

Seppi b Pospisil 76 76