Arriva l’addio ufficiale di Fernando Verdasco. In coppia con Novak Djokovic, gioca le sue ultime partite e saluta il tennis a Doha, la sua seconda casa
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Anche Fernando Verdasco si ritira. Se la settimana scorsa è stato il turno di Diego Schwartzman, questa volta tocca allo spagnolo. “Dopo tanti anni incredibili nel circuito ATP, è giunto il momento di giocare il mio ultimo torneo. E non c’è un modo migliore per terminare che giocare il doppio con il mio amico Novak Djokovic, una vera leggenda del nostro sport e uno dei più grandi atleti di sempre. Mi godrò ogni momento e darò tutto per l’ultima volta. Grazie a tutti quelli che ci sono stati nei momenti buoni e in quelli meno buoni” così Verdasco, 42 anni a novembre, ha annunciato sui social il suo ritiro ufficiale. In coppia con Novak Djokovic si prepara a salutare il tennis dai campi di Doha, la sua seconda casa.
Non se lo aspettava nessuno; di fatto la sua carriera era già finita circa un anno e mezzo fa, quando aveva disputato il suo ultimo incontro di singolare nel Challenger di Siviglia perdendo contro Hugo Gaston. Da allora la sua attività si era praticamente arrestata e un addio ufficiale non era mai stato formalizzato. L’occasione gliel’ha fornita Novak Djokovic: chiacchierando qualche mese fa, il serbo gli ha suggerito di giocare un’ultima volta e si è proposto come partner di doppio. Perché non approfittarne? Detto fatto, Verdasco ha accettato subito e si è dato l’opportunità di salutare pubblicamente il mondo del tennis. Come confessato l’altro giorno in conferenza stampa, subito dopo la vittoria al primo turno contro Bublik-Khachanov, aveva provato a ritirarsi in terra natia chiedendo una wildcard sia al torneo di Madrid sia a Barcellona. In entrambi i casi gli era stata negata e lo spagnolo aveva lasciato stare, fino a quando il colloquio con Novak non gli ha dato nuova speranza. È arrivato così l’annuncio del suo ultimo ballo in doppio all’ATP 500 di Doha, luogo in cui risiede ormai dal 2016 con la moglie Ana Boyer: “Ovviamente ora sono così felice di renderlo possibile qui a Doha. Come tutti sanno, vivo qui da 10 anni ormai, quindi questa sembra casa mia, la mia dimora. E non c’è modo migliore per andare in pensione a casa mia, con tutta la mia famiglia, con i miei amici e con qualcuno come Novak Djokovic”.
La carriera di Fernando Verdasco è stata lunghissima e piena di soddisfazioni. Diventato professionista nel 1999, in questi ventisei anni di attività è riuscito a diventare numero 7 del mondo – suo best ranking – e ha vinto 7 tornei ATP, di cui il più importante a Barcellona nel 2010. Tra i suoi maggiori successi ricordiamo anche quelli della Coppa Davis, dove ha giocato ben 31 partite ed è stato uno dei protagonisti nel 2008, 2009 e 2011. In carriera ha raggiunto anche i quarti di finale a Wimbledon, allo Us Open (per ben 3 volte), le semifinali all’Australian Open e le ATP Finals, giocate nel round robin in singolare e vincendole in doppio. Su quale sia il trionfo di cui va più fiero, Verdasco non ha dubbi: la vittoria in Coppa Davis nel 2008, quando nella partita finale ha regalato il punto della vittoria battendo Acasuso. In quell’occasione non c’era Rafael Nadal in squadra e gli spagnoli hanno vinto, contro ogni previsione, con i top ten argentini Del Potro e Nalbandian. Un’altra vittoria che rimane nel cuore di Verdasco è quella di Barcellona, dove ha sconfitto in finale Soderling. La città di Barca, infatti, è il club che l’ha formato tennisticamente da quando aveva 15 anni ed è qui che si era trasferito da ragazzino, partendo da Madrid, avendo vinto una borsa di studio assegnata dalla Federazione tennis spagnola.
Oggi Verdasco guarda a un futuro sempre nel mondo del tennis. Non sa ancora precisamente cosa farà ma è sicuro che a luglio giocherà la “Legends Team Cup”, un torneo di esibizione simile alla Laver Cup con giocatori che si sono ritirati dalle competizioni (tra questi: Thiem, Schwartzman, Ferrer, Haas, Baghdatis, Ferrero…). Non esclude una nuova carriera come coach: ultimamente ha dato una mano a Davidovich Fokina e a Ons Jabeur, ma deve trovare il modo di conciliare la sua vita da papà (è padre di tre figli, di cui l’ultimo ha solamente 9 mesi) con la vita del tennis che richiede continui spostamenti da casa per intere settimane: “Voglio solo godermi la mia famiglia e, ovviamente, se posso, amo davvero il fatto di essere un allenatore e di aiutare, perché è un mondo in cui sono stato per tutta la vita. Quindi, se trovo un modo per farlo in cui mi sento a mio agio e nel modo in cui si sente a suo agio un giocatore, mi piacerebbe farlo”. Oggi Fernando Verdasco scenderà di nuovo in campo per giocare i quarti di finale nel doppio del Qatar Open contro i campioni dell’AO 2025, Heliovaara e Patten. Che sia la sua ultima partita o si prepari a rimandare di un giorno il suo ritiro non importa, lo spagnolo è felice. Le emozioni sono tante, come è giusto che sia, e si preparano a onorare una carriera lunga quasi trent’anni.