Luciano Darderi chiude nel migliore dei modi una settimana di sogno a Cordoba iniziata dalle qualificazioni, primo titolo nel circuito maggiore superando in finale Facundo Bagnis e best ranking al numero 76
Luciano Darderi conquista il primo titolo ATP, superato in finale nell’ATP 250 di Cordoba Facundo Bagnis con il punteggio di 6-1, 6-4. Un primo set senza storia ha indirizzato la finale in favore del tennista azzurro, Bagnis ha impiegato troppo tempo nell’entrare in partita e una condizione fisica non eccellente ha fatto il resto. Da domani Darderi sarà inoltre numero 76 del ranking, un importante balzo in avanti rispetto al 136 con cui era partito la scorsa settimana nelle “quali”.
Pronti via ed è subito 5-0 in favore di Darderi: 20 punti contro quattro, quattro ace e doppio break di vantaggio. A fare la differenza il back giocato dal lato del rovescio che gli consente di difendere da fondo e accelerare poi sul colpo successivo, come accaduto con il lungo linea sempre di rovescio che ha portato al doppio break. Il punteggio si muove anche in favore di Bagnis nel terzo turno di battuta dell’argentino, prima che Darderi chiuda il primo set in suo favore in appena venticinque minuti di gioco. Netta differenza in termini di efficacia con la prima di servizio, 75% per l’azzurro contro il 25% di Bagnis.
La sintesi del match è tutta nell’errore di dritto commesso dall’argentino sullo 0-30 in avvio di secondo set: con la metà campo completamente libera, dal centro del campo, Bagnis spara fuori in corridoio e compie l’ennesimo errore non forzato. Darderi si porta avanti anche in questo secondo set per 2-0, altro parziale di dieci punti a uno. Quando tutto sembrava in discesa arriva a sorpresa il contro break dell’argentino, che lo riabilita nel parziale e porta gli scambi ad allungarsi e mettere il match anche sul piano fisico e dell’intensità. Darderi ha mostrato grande abilità nella gestione dell’incontro e nel corso del nono gioco del parziale – diciotto punti giocati – strappa ancora una volta il servizio e va a servire il titolo dopo cinque palle break mancate. Senza tremare e con il servizio che fa la differenza fino all’ultimo, l’azzurro chiude a quindici e si regala la gioia più grande fino a questo momento.