L'azzurro perde con onore il suo primo match al meglio dei cinque set. Contro Tomic non ha sfigurato, ma a tratti è parso spaesato in una situazione del tutto nuova. I genitori porta(s)fortuna e l'attesa per l'erba. KO Agnieszka Radwanska. 

Luca Vanni avrebbe preferito vincere questo match a Parigi piuttosto che a Madrid. E' ovvio: al Roland Garros avrebbe intascato più punti e più soldi, ma Bernard Tomic ha giocato con la giusta attenzione, ha evitato di sottovalutarlo e si è preso la rivincita. Nonostante tutto, è uscito dal Campo 7 di Parigi con un pizzico di amaro in bocca. Nel 6-3 3-6 6-3 6-4 che lo rispedisce a casa, infatti, “Lucone” ha parecchi rimpianti. Davanti a un buon pubblico, in una situazione completamente nuova per lui, ha giocato alla pari contro un tennista più giovane ma comunque più esperto di lui. Dopo essersi spartiti i primi due set, i giocatori hanno mostrato l'enorme differenza di abitudine a certe situazioni. Per Vanni era il primo match in carriera sulla distanza dei 3 set su 5, mentre Tomic vanta già ottimi risultati negli Slam e in Coppa Davis. La differenza era espressa dal linguaggio del corpo. L'australiano ha continuato a giocare con costanza, pur con le difficoltà che incontra sulla terra battuta. E' rimasto tranquillo, senza andare in escandescenza, mentre Vanni si è disunito. Sembrava stanco, non c'era ordine nel suo gioco. Eppure è rimasto a galla in entrambi i set e nel quarto, sul finire del match, ha avuto la chance per riaprire la partita. Sul 4-3 per Tomic ha avuto una palla break, sciupata con un banale rovescio in rete, e c'è stata un'estrema chance sul 5-4, ma lì è stato molto bravo l'australiano con alcune soluzioni lungolinea nei momenti importanti. “Lucone” lascia comunque Parigi con un sorriso e un sontuoso assegno, nulla a che vedere con le fatiche di 12 mesi fa, quando alternava la Serie A2 con i tornei futures. "I miei genitori sono arrivati a sorpresa, mi sa che la prossima volta non li farò venire" ha scherzato Vanni, che adesso punta a ottenere buoni risultati sull'erba, dove non ha mai giocato.


RADWANSKA, CRISI SENZA FINE

Il resto della giornata non ha presentato particolari sorprese: eliminate soltanto due teste di serie. Se la vittoria di Gabashvili contro Feliciano Lopez ci poteva stare, ha sorpreso la sconfitta di Agnieszka Radwanska per mano della tedesca Annika Beck. Un risultato che fa diventare nera una crisi già preoccupante. Fallita clamorosamente la partnership con Martina Navratilova, la polacca non riesce a risollevarsi e le polemiche a distanza tra il padre e coach Tomasz Wiktorowski non le fanno bene. Maggio è stato un mese disastroso per lei: prima ha saltato gli Internazionali BNL d'Italia, poi è uscita dalle top-10 dopo una lunga permanenza e adesso è arrivato un 6-2 3-6 6-1 che dice tutto e preoccupa, perchè la tedesca non è una giocatrice troppo potente e l'ha battuta sul suo territorio, quello della tigna e della precisione. “La stagione sul terra battuta non è certo la migliore per me” ha detto la Radwanska, che qualche anno fa ha raggiunto la finale a Wimbledon. Adesso deve per forza cambiare qualcosa, altrimenti la caduta libera rischia di diventare inarrestabile.