I ricchi montepremi delle esibizioni attraggono sempre di più i top players, che rinunciano ai tornei ufficiali. Ma i direttori dei tornei si lamentano…

di Daniele Rossi, foto Getty Images

 

Gli organi ufficiali dell’Atp stanno iniziando a preoccuparsi della recente tendenza di molti giocatori a partecipare ad esibizioni a scopo di lucro prima degli Australian Open.

Il membro del consiglio dell’Atp Justin Gimelstob ha affermato infatti che la maggior parte dei giocatori tra i primi 20 al mondo preferisce giocare in esibizione o sta optando per il riposo, piuttosto che giocare tornei come Auckland e Sydney.

 

Richard Palmer, direttore del torneo di Auckland, questa settimana si è lamentato del fatto che è diventato molto difficile assoldare i grandi nomi di richiamo al suo torneo, a causa della concorrenza di queste esibizioni che offrono ricchissimi montepremi.

 

Gimelstob ha dichiarato al giornale “New Zealand Herald” che il consiglio è cosciente dell’impatto che questi “eventi speciali” sta avendo e che si stanno occupando del caso; lo statunitense, ex numero 63 al mondo, ha poi aggiunto che le recenti iniziative intraprese dagli organizzatori, danno la possibilità ai primi quattro giocatori del seeding di usufruire di un bye al primo turno e quindi di poter arrivare al torneo ufficiale in un secondo momento.

 

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