Presentato il nuovo piano marketing dell'ATP, al via il prossimo 1 gennaio. L'associazione giocatori cambia logo e creerà un brand unico per ogni tipologia di tornei, oltre che per 100 giocatori. L'obiettivo è coinvolgere gli appassionati occasionali e attirare sempre più giovani.

L'ATP cambia volto. Nel tentativo di coinvolgere sempre più appassionati, ha ideato una nuova campagna di marketing che scatterà il 1 gennaio e parte della creazione di un nuovo logo, il quinto nella storia del sindacato. Più in generale, si tratta di un piano marketing che punta a modificare la percezione del tennis maschile in giro per il mondo. L'ATP spinge su tre novità: la prima riguarda le Next Gen Finals, forse il simbolo più vivo dell'innovazione, poi la nascita della nuova ATP World Team Cup (che andrà a fare concorrenza alla Coppa Davis) e la partnership con Amazon Prime Video, annunciata nel 2017. “Tali iniziative ci permetteranno di coinvolgere e ispirare in modo migliore gli appassionati di tutto il mondo, da quelli più accaniti fino agli occasionali, che seguono il tennis soltanto durante gli Slam o i tornei importanti – ha detto il presidente Chris Kermode – Vogliamo dimostrare che l'intrattenimento può durare tutto l'anno, aumentare la consapevolezza, stimolare il coinvolgimento in TV o con il digitale e riempire gli stadi da ogni parte del mondo. Con le leggende ancora ai vertici e una nuova generazione di stelle emergenti, è il momento giusto per coinvolgere più appassionati”. Il nuovo brand ATP sarà condiviso con tutti i tornei, i giocatori e gli sponsor, in modo che le campagne marketing possano garantire un'immediata riconoscibilità. Ogni categoria di tornei avrà il suo tratto distintivo (Masters, ATP 1000, ATP 500 e ATP 250), oltre alla creazione di ben cento profili dei singoli giocatori. L'attività di marketing si svolgerà soprattutto sui media digitali, ma anche in televisione attraverso campagne mirate in tornei selezionati.

"CATTURARE I GIOVANI"
Lo slogan scelto è “Love It All”, amalo tutto, con l'obiettivo di far passare il messaggio che tutti i 63 tornei ATP sono meritevoli di interesse. Ad occuparsi di marketing e business per conto dell'ATP è George Ciz, il quale ha spiegato le nuove strategie. “Volevamo creare un nuovo look e un marchio che potesse essere facilmente personalizzato per le campagne di marketing realizzate da ciascun torneo ATP. Doveva essere qualcosa di semplice, di impatto e flessibile per le esigenze di un singolo giocatore e di ogni torneo. Inoltre la nostra creatività doveva essere attraente con il nostro target di riferimento: i giovani”. L'ATP ha realizzato il progetto insieme all'agenzia londinese MATTA, vincitrice di un regolare bando e adesso preposta al compio di promuovere il circuito a un pubblico sempre più ampio. “Gli appassionati occasionali hanno molto da esplorare oltre gli Slam – fanno sapere da MATTA – intanto ci sono le narrative dei giocatori emergenti, seguiti sia per le loro qualità che la loro nazionalità, il tutto combinato con le grandi qualità atletiche che mettono in scena ogni settimana. Avevamo bisogno di creare un veicolo creativo fresco e flessibile per trasmettere tutto questo”. La campagna inizierà il 1 gennaio. A parte l'ovvia enfasi che l'ATP ha destinato a un suo prodotto, tale campagna non offre nessuna particolare novità, se non il fatto che c'è l'intenzione di andare a fondo con la World Team Cup, senza che ci siano – almeno per ora – particolari accordi con l'ITF e la nuova Coppa Davis.

IL TENNIS SAPRÀ SOPRAVVIVERE
L'ossessione di Chris Kermode e di tutta l'ATP è di abbracciare un pubblico sempre più giovane: legittimo, visto che l'età media di chi guarda il tennis in TV è di 61 anni. Tuttavia, anche dopo il ritiro dei vari Federer, Nadal e Djokovic, il tennis saprà sopravvivere a se stesso. Lo insegna la storia. Si pensava che dopo Borg e McEnroe sarebbe stata la fine, si credeva che non ci sarebbero state rivalità intense come quella tra Sampras e Agassi, invece le nuove si sono rivelate ancora più avvincenti. Per questo ben venga il marketing, ma non sarà questo a salvare il tennis. Il tennis si salverà da solo, senza la necessità di trovare chissà quali regole e/o diversivi. Più che altro, una curiosità: dando un'occhiata al nuovo logo, c'è un giocatore stilizzato tra la “T” e la “P”: osservando con attenzione l'immagine, sembra proprio il nostro Marco Cecchinato nella sua tipica gestualità dopo aver tirato un dritto. Sarà davvero lui?