C'è differenza di montepremi tra Toronto e Montreal, ma gli organizzatori non c’entrano. Djokovic non può attaccare il n. 1, tra le donne è una lotta a tre.
Maria Sharapova potrebbe tornare al numero 1 WTA dopo il Canadian Open
TennisBest – 8 agosto 2012
Il dibattito sulla parità dei montepremi è sempre molto acceso. L’ennesimo capitolo di una diatriba nata 40 anni fa si sta vivendo in questi giorni, con il Canadian Open di Toronto e Montreal. Nonostante la WTA abbia fatto un buon lavoro e il campo di partecipazione del torneo femminile sia migliore (ci sono 11 delle prime 12, mentre nel maschile mancano tre top 10), c’è una differenza di circa 500.000 dollari tra i prize money dei due tornei. La cosa non piace alle femministe perché la Rogers Cup ha gli stessi sponsor, la stessa copertura e la stessa “dignità”. Mentre negli Slam è stata raggiunta la parità, in Canada gli uomini lottano per un montepremi di 2.648.700 dollari contro i 2.168.400 delle donne. I giocatori che hanno perso al primo turno di Toronto intascheranno 9.695 dollari (lordi, va sempre precisato), mentre le donne “appena” 5.950. La vittoria nel Masters 1000 frutterà 522.550 dollari contro i 385.000 che intascherà la vincitrice del torneo WTA. Non è una scelta degli organizzatori, anche perché ci sono alcune tappe dove il prize money femminile è superiore (basti pensare a Sydney, dove il torneo femminile vale molto di più). Il montepremi è basato sulle indicazioni di ATP e WTA. In questo caso, dunque, non c’è alcuna distinzione sessista. Ma sono legittime alcune riflessioni. Nel torneo WTA ci sono tutte le migliori: manca soltanto Serena Williams, reduce dai trionfi olimpici. L’americana non si era iscritta e ha rifiutato la wild card.
Ben diversa la situazione tra gli uomini. In tabellone ci sono sette top 10. Mancano Federer, Nadal e Ferrer. Nonostante l'assenza, Federer non rischia di perdere la leadership mondiale conquistata a Wimbledon. I diabolici meccanismi della classifica lo mettono al sicuro perché l’anno scorso, a Montreal, perse al terzo turno e ha appena 90 punti in scadenza. Djokovic, suo diretto inseguitore, è campione in carica del Canadian Open e deve vincere il torneo per confermare i 1000 punti in scadenza. Attualmente ha 165 punti di distacco da Federer, che diventerebbero 75 in caso di vittoria ma aumenterebbero sensibilmente con qualsiasi altro risultato. Ben diversa e più interessante la situazione in campo femminile. Victoria Azarenka ha conservato il primato per un pelo, ma dovrà guardarsi dagli attacchi della Sharapova e della Radwanska. La giocatrice messa meglio è la Sharapova, perché dipende tutto da lei. In caso di vittoria, la russa tornerà al numero 1. Inoltre le basterà raggiungere i quarti di finale a patto che che la Azarenka non faccia meglio. In altre parole, per restare al comando, “Vika” deve fare meglio della Sharapova. Più difficile l’eventuale sorpasso della Radwanska. Per salire al comando, la polacca deve vincere il torneo e sperare che le due rivali perdano prima dei quarti di finale. In caso di ribaltamento, gli addetti ai lavori dovranno nuovamente spiegare ai profani come sia possibile che Serena Williams sia al numero 4 e abbia davanti a sè giocatrici sonoramente battute negli ultimi due tornei.
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