Il torinese, con qualche difficoltà, supera il terraiolo argentino e torna a vincere a Wimbledon dopo due anni
Il match non comincia sotto i migliori auspici: diversi scambi lunghi e non tanto aiuto dal servizio da parte dell’azzurro. Si entra quindi nel palleggio e nel territorio di Navone, in una partita più con schemi da terra battuta che da erba, con il dritto di Lorenzo che non fa la differenza. Il primo ad ottenere il break è Navone, ma l’argentino dal 4-3 commette un disastro: prima due errori di rovescio che restituiscono il break all’azzurro, poi un doppio fallo e diversi errori nel decimo gioco che consegna il primo set per 6-4 al torinese.
Il secondo set è decisamente equilibrato, non ci sono break, con il torinese che non sfrutta un paio di palle break sul 2-1 per scappare nel punteggio: l’argentino in qualche maniera si salva con il servizio. Si arriva quindi al tiebreak per risolvere i conti e l’allievo di Fabio Colangelo lo interpreta bene, con la giusta aggressività e prendendosi i giusti rischi, lo vince per 7-2 e va avanti due set a zero.
Nel terzo set l’equilibrio è spezzato da un break a zero che arriva nel quinto gioco: Sonego poi difende bene la battuta, annullando tre palle break sul 3-2 e poi non concede più niente, chiudendo per 6-4 anche il terzo parziale.