Il tennista di Carrara è il secondo azzurro a giocare per il titolo a Montecarlo dopo Fabio Fognini, che nel 2019 riuscì a conquistare il primo titolo ‘1000’ del tennis italiano

Foto di Brigitte Grassotti

Sarà il Montecarlo Country-Club il palcoscenico che vedrà Lorenzo Musetti disputare la sua prima finale in un Masters 1000. Chiamato all’ennesima rimonta della settimana, il tennista di Carrara supera Alex De Minaur con il punteggio di 1-6, 6-4, 7-6(4) in due ore e mezza di gioco e sfiderà Carlos Alcaraz per il titolo nella giornata di domani. L’andamento del match odierno ricorda quello dei giorni passati – eccezion fatta per la sfida con Berrettini – con la variante della pioggia che ha portato tanta umidità sul campo e del primo tie-break giocato nel torneo, vinto recuperando un mini-break di svantaggio. Con questo risultato Musetti si garantisce di salire al numero 11 del ranking ATP, mentre in caso di vittoria nella giornata di domani farà il suo esordio assoluto in top 10 alla posizione numero 7

Per la terza volta nella settimana la partenza di Musetti è a rilento e subisce ancora un 6-1 pesante dal punto di vista psicologico. Aveva provato a rientrare nel set recuperando uno dei due iniziali break di svantaggio nel quarto gioco, ma De Minaur ha subito rimesso le cose a posto nel game successivo alla quarta palla break utile. I numeri al servizio non possono che rispecchiare l’andamento del punteggio, con l’azzurro che raccoglie pochissimo con la seconda (1/8, 13%) e il 42% con la prima, nonostante un 70% di prime in campo che non fanno breccia nella difesa da fondo di De Minaur.

Tra i due set c’è anche una piccola interruzione per pioggia, che dura però soltanto quanto minuto e con i giocatori che non hanno mai lasciato il campo. Come un copione già scritto, l’inizio di secondo set sorride al carrarino e nel game d’apertura – proprio come aveva fatto l’australiano nel primo – strappa il servizio al suo avversario per salire poi 2-0. De Minaur soffre quando Musetti gioca i suoi colpi migliori e non riesce a creare ritmo, ma al contrario riesce a tenere in mano il pallino del gioco quando c’è da remare da fondo e costringere l’avversario a strappare troppo i colpi. Il vantaggio acquisito dura però troppo poco, con l’australiano che alla prima occasione utile ricuce lo strappo e tiene poi il suo turno di battuta risalendo dallo 0-2 al 3-2. Dopo una fase piuttosto discontinua, entrambi i giocatori tengono senza soffrire troppo i rispettivi turni di battuta, anche in virtù di una palla che viaggia di meno rispetto all’inizio del match a causa della tanta umidità portata dalla pioggia. A testimoniare un cambio di passo per l’azzurro i numeri al servizio, ora decisamente più incoraggianti: 74% di punti con la prima contro il 59% del tennista aussie. L’equilibrio si spezza definitivamente nel nono gioco con un secondo break realizzato da Musetti, che poi tiene il suo turno di battuta per il 6-4 finale dopo un’ora e mezza di gioco.

L’inizio del terzo e decisivo set porta con sé un po’ di rammarico per il giocatore azzurro, che aveva definitivamente fatto girare la partita dalla sua parte: un errore in lunghezza di De Minaur aveva portato a un ulteriore break per salire 2-0, ma nel cercare di consolidare il vantaggio acquisito gioca un turno di battuta terribile e cede il servizio addirittura a zero. L’australiano però decide di fare un ‘regalo’ a Musetti, e sul punteggio di 2-2, 30-30 gioca una palla corta che finisce sulla rete che porta il tennista di Carrara nuovamente a palla break, convertita ancora su un errore con il dritto che finisce in corridoio, 3-2. Ancora come nel secondo parziale, anche in questo caso la fase centrale del set non vive di particolari emozioni e i due giocatori si alternano nel tenere la battuta senza particolare apprensione, con l’azzurro che forte del vantaggio ottenuto può amministrare il punteggio e giocare a braccio sciolta in risposta. La pressione piomba addosso a Musetti tutta insieme nel momento di andare a servire per il match sul 5-4, che lo vede sotto 0-40 e alla seconda palla break da difendere arriva il primo doppio fallo che rimette in partita De Minaur che era a un passo dalla sconfitta. Dopo un paio di game interlocutori e dove nessuno dei due giocatori offre occasioni di break, è il tie-break a decidere chi andrà a sfidare Alcaraz per il titolo.

Il primo punto è di De Minaur che prende l’ultimo centimetro di riga con il dritto a uscire, lo stesso che viene mancato nel punto successivo che vale il mini-break che fa salire 2-1 l’australiano. “The Demon” gioca una seconda attaccabile e Musetti ricuce subito lo strappo, e dopo alcuni punti interlocutori si gira sul 3-3. Un errore in lunghezza di De Minaur vale il secondo mini-break del tie-break per Lorenzo, che torna a ‘servire’ per il match sul 5-4 e tenendo i due successivi punti si regala la prima finale ‘1000’ della carriera.