La prima edizione del Futures di Lodi avrà un po’ d’Italia anche in finale. È un verdetto che piace quello giunto dai campi della Canottieri Adda, dove Alessandro Giannessi si è preso una nuova vittoria, guadagnando quella finale che gli mancava da poco meno di due anni. Allora la giocò e vinse a casa sua a La Spezia, davanti al pubblico che l’ha visto crescere, stavolta l’ha conquistata in quella che si candida a diventare la casa della sua rinascita. Si è presentato in riva all’Adda a caccia di conferme, dopo otto mesi di stop per un infortunio al polso destro con conseguente operazione, e le ha trovate una via l’altra, stendendo in due set tutti gli avversari incontrati. L’ultimo risponde al nome di Johan Sebastien Tatlot, teenager francese dal gran diritto e dal futuro interessante, capitolato 6-3 7-5 al termine di un match quasi sempre comandato dall’azzurro. Dopo un avvio a razzo che l’ha visto volare sul 4-1, il venticinquenne ligure ha ceduto un paio di game e chiesto l’intervento del fisioterapista per un problema all’adduttore della gamba sinistra, ma non ne ha fatto un dramma. Giusto il tempo per un trattamento e l’assunzione di un antinfiammatorio ed è ripartito in quarta, si è preso il 6-3 ed è scappato sul 3-1 nel secondo. A quel punto è arrivata la reazione di Tatlot, che ha ribaltato il set sino ad arrivare a due punti dal vincerlo, sul 5-4 e 15-30 in risposta, quando ha pagato tutta l’inesperienza dei suoi 19 anni. Invece di tenere in campo la palla il più possibile, ha provato a spaccare lo scambio, incappando in una manciata di errori che gli sono costati la partita. “Sono molto felice di come è andata sin qui – ha detto Giannessi – soprattutto per il modo in cui sto in campo. Ho subito ritrovato un atteggiamento positivo e la voglia di lottare punto su punto, che è l’aspetto più importante. Spero che il problema all’adduttore non sia nulla di grave, voglio essere pronto per la finale”.
A separare lo spezzino dal quinto titolo in carriera a livello Futures ci sarà lo svizzero Yann Marti, terzo favorito della vigilia, passato 5-7 6-3 6-4 sul francese Gregoire Barrere, numero due del seeding. Dopo un inizio complicatissimo, l’elvetico allenato dalla madre è entrato nel match, risalendo da 1-5 a 5-5 nel primo set, ma non è comunque riuscito a completare la rimonta, perdendo gli ultimi due giochi. La marcia ingranata, però, era ormai quella giusta e gli ha permesso prima di bruciare il rivale nel secondo set grazie a un break raccolto nelle battute iniziali, e poi di prendersi di carattere un parziale decisivo che, fra un errore di Barrere e qualche monologo da censura dello svizzero, ha cambiato padrone a più riprese. C’è stata una lunga girandola di break sino al 4-4, quando l’equilibrio è virato definitivamente nella metà, campo rossocrociata, complice anche un vistoso calo del ventunenne di Charenton-Le-Pont, provato dal caldo e da oltre due ore di battaglia. Fra i due finalisti non c’è alcun precedente. “Come si batte Marti? Lottando. Se riesco a giocare il mio tennis – ha spiegato Giannessi – penso di avere tutte le carte in regola per vincere il torneo”. L’ultimo atto del Futures di Lodi scatterà sabato alle 15, con ingresso libero e gratuito. Ulteriori informazioni e risultati in diretta sul sito del torneo, www.futurecanottieriadda.it.
RISULTATI – Singolare. Semifinali: Marti (Sui) b. Barrere (Fra) 5-7 6-3 6-4, Giannessi (Ita) b. Tatlot (Fra) 6-3 7-5. Doppio. Finale: Borgo/Ghedin (Ita) c. Giorgini/Volante (Ita) da concludere.
Ufficio Stampa ITF Lodi