Alessandro Giannessi non sbaglia più un colpo. Con un’altra vittoria in due set il 25enne azzurro si è preso la semifinale al Futures della Canottieri Adda di Lodi, confermando le ottime condizioni di salute. Non vinceva tre partite consecutive dallo scorso agosto, quando arrivò in semifinale al Challenger Atp di San Marino, battendo anche il davisman azzurro Simone Bolelli. Quello è stato il suo miglior risultato del 2014, quello di Lodi è il primo della nuova stagione, iniziata solo una decina di giorni fa a Lecco, dopo aver smaltito definitivamente i problemi al polso destro che lo hanno tenuto ai box per circa otto mesi. La scorsa settimana aveva perso al primo turno nonostante un vantaggio di 5-1 al terzo set, pagando la scarsa abitudine alla vittoria, mentre a Lodi non ha fatto sconti a nessuno. Dopo aver battuto in due set prima Rigamonti e poi l’argentino Martinez, ha lasciato appena tre giochi al laziale Riccardo Ghedin, archiviando la pratica dei quarti di finale in poco più di un’ora. “Sta andando tutto bene – ha detto al termine del match – e spero di continuare così. La prossima settimana andrò a Bergamo, in questo periodo voglio giocare più tornei possibile, per raccogliere punti e salire in classifica”. In effetti, quel numero 457 accanto al suo nome sta assai stretto a uno che circa tre anni fa sfiorava i top 100, proprio come gli appena quattro titoli Futures conquistati in carriera. L’ultimo l’ha vinto nell’estate del 2013 a La Spezia, nel circolo dove è cresciuto, mentre il prossimo spera di prenderselo a Lodi, per fissare un importante punto di ripartenza. Ma prima di pensare alla possibile finale, c’è ancora un match da vincere, contro il francese Johan Sebastien Tatlot, che a sorpresa ha fatto fuori la prima testa di serie Julien Cagnina, offrendogli un boccone amaro nel giorno del suo ventunesimo compleanno.
Il teenager parigino aveva già mostrato grandi qualità nei giorni scorsi, e si è ripetuto anche nei quarti di finale, infiammando il confronto con un diritto al fulmicotone, difficile da controllare per il regolarista di Liegi. Per un tennista di colore che raggiunge la semifinale, ce n’è un altro che lascia il torneo, per il dispiacere del pubblico. A salutare è stato Takanyi Garanganga, che non è riuscito a mescolare le carte alla terza testa di serie Yann Marti, salito agli onori della cronaca nello scorso mese di marzo, quando ha abbandonato il team di Coppa Davis della sua Svizzera alla vigilia della sfida col Belgio, in quanto non schierato nella prima giornata. Ma al di là del carattere fumantino, lo svizzero di lingua francese e chiare origini sudamericane ha un talento non indifferente, e quando tutto va per il verso giusto può diventare un vero osso duro. Se n’è accorto Garanganga, che ha provato a fargli male di fisico, spingendo al massimo ogni palla: beh, se le è viste tornare indietro una dopo l'altra, fino a capitolare per 6-4 6-2. In semifinale lo svizzero sfiderà il vincitore del match serale fra Daniele Giorgini e il francese Gregoire Barrere, numero due del seeding. Venerdì si parte alle 14, con le due semifinali del singolare e la finale del doppio, prevista per le 18.30. Ingresso libero e gratuito. Ulteriori informazioni e risultati in diretta sul sito del torneo, www.futurecanottieriadda.it.
RISULTATI – Singolare. Quarti di finale: Giannessi b. Ghedin 6-2 6-1, Tatlot (Fra) b. Cagnina (Bel) 7-6 6-4, Marti (Sui) b. Garanganga (Zim) 6-4 6-2. Da concludere: Giorgini-Barrere (Fra).
Ufficio Stampa ITF Canottieri Adda Lodi