Quella di Alessandro Giannessi è stata una resurrezione, in tutti i sensi. Sia per il successo finale, giunto al secondo torneo dopo otto mesi di stop per un infortunio al polso, sia per il modo in cui se l’è preso, riaprendo un match che pareva compromesso, sino a chiuderlo con un sorriso da cartolina. La finale del Futures della Canottieri Adda Lodi, contro lo svizzero Yann Marti, è stata un’autentica battaglia: 6-7 7-5 6-4 per tre ore di tennis di alto livello sotto un sole cocente, a suggellare nel migliore dei modi una ‘prima’ internazionale che a Lodi ricorderanno a lungo. Il pubblico ha accettato la scommessa, presentandosi numerosissimo sin dalle prime giornate, e l’ha vinta insieme agli organizzatori, premiati dalla bella storia di Giannessi, che dai campi in terra battuta in riva all’Adda ripartirà per costruirsi quel futuro che vari problemi fisici hanno provato a sottrargli. Ai tanto agognati Top 100 ci era arrivato veramente vicino nel 2012, e in finale ha chiaramente mostrato il perché. Non ha badato troppo a un primo set perso malgrado tre palle consecutive per chiuderlo, ha tenuto duro quando anche il secondo gli stava sfuggendo, e soprattutto non ha mollato di una virgola nel parziale decisivo. L’incontro si è trasformato in una guerra di fisico e nervi, con i due giocatori che si sono anche ‘beccati’ in un paio di occasioni, specialmente quando la stanchezza stava prendendo il sopravvento. Pareva fatale a Giannessi, finito sotto 4-1 nel terzo e obbligato a un trattamento medico per la stessa contrattura che l’aveva frenato già in semifinale, invece il venticinquenne spezzino non ha mollato di un centimetro. Ha salvato di carattere tre palle dell’1-5 e si è regalato un finale diverso, fino all’esplosione di gioia, sua e dei circa 500 presenti, quando l’ultimo rovescio di Marti è terminato lungo.
“Non credevo di tornare al successo così presto – ha detto l’azzurro, alla quinta vittoria Futures in carriera – e mi fa solo piacere aver vinto qui a Lodi. È stata una finale molto difficile, ma non ho mai smesso di crederci. In questo sport la differenza la fa anche questo: se ci credi hai sempre una chance. È la mentalità che voglio provare a impormi quest’anno”. Immancabile un elogio alla manifestazione, possibile punto di partenza della sua seconda carriera. “Questo torneo è di un livello pazzesco, ci tengo a fare i complimenti a tutti quanti. Il pubblico è stato favoloso, mi ha aiutato per tutta la settimana, così come tutto lo staff. Una dedica? Dopo il periodo che ho passato, questo titolo lo dedico a me stesso: me lo meritavo”. Grande soddisfazione, ovviamente anche per gli organizzatori, capeggiati da Massimo Garati, consigliere delegato al tennis della Canottieri Adda. “Siamo arrivati a questa manifestazione grazie all’esperienza maturata gli anni scorsi nell’Open nazionale, ed era ora di compiere il grande passo. Siamo molto felici di come è andata, si è visto un tennis di livello superiore agli anni scorsi, e siamo pronti a ripeterci l’anno prossimo”. A Marco Danelli, direttore del torneo, la chiosa finale. “Abbiamo visto una grande finale, fra due giocatori che hanno dato l’anima per raccogliere punti utili a scalare la classifica Atp. Giannessi era già arrivato molto in alto, speriamo che il nostro torneo diventi un trampolino per aiutarlo a salire di nuovo”.
RISULTATI – Singolare. Finale: Giannessi (Ita) b. Marti (Sui) 6-7 7-5 6-4.
Ufficio Stampa Futures Canottieri Adda Lodi