Ufficiale: nel 2013 si terminerà di lunedì, come negli ultimi cinque anni. Andrà così per un anno, poi si vedrà. Cresce anche il montepremi: si arriva a 29,5 milioni.
“Play is Suspended”, frase-incubo per gli spettatori dello Us Open
Di Riccardo Bisti – 15 dicembre 2012
Ricordate la Legge Mammì del 1990? Era il testo che doveva regolamentare l’emittenza radio-televisiva in Italia. In realtà, non fu altro che una presa d’atto della situazione creatasi negli anni precedenti, consegnando all’allora Fininvest tre delle nove frequenze nazionali disponibili. 23 anni dopo, è arrivata una Legge Mammì anche nel tennis. Nel 2013 (ma solo per un anno!) la finale dello Us Open si giocherà di lunedì dopo che negli ultimi cinque anni i capricci di Giove Pluvio l’avevano spostata di un giorno. Quella che era diventata una consuetudine, adesso è regola. Non si capisce perchè la norma valga un solo anno, dal momento che non ci sono controindicazioni. Dopo lo Us Open ci sono le semifinali e gli spareggi di Davis, ma la finale ritardata non ha mai condizionato le presenze. Emblematico il caso del 2009, quando Roger Federer volò a Genova subito dopo la sconfitta contro Del Potro e giocò contro Bolelli con appena 2 giorni di allenamenti sulle gambe. La decisione è stata annunciata dalla USTA: per gli anni successivi – dice il portavoce Chris Widmaier – la decisione verrà presa dopo la prossima edizione. La logistica dello Us Open è spesso stata sotto l’occhio del ciclone, soprattutto dopo che alcuni giocatori si erano lamentati che fosse l’unico torneo a mettere semifinali e finale in due giorni consecutivi. La decisione accontenta i giocatori e mette fine al “Super Saturday”, innovazione fortemente voluta dalla CBS nel 1984, con semifinali maschili e della finale femminile nello stesso giorno.
Gli altri tornei del Grande Slam hanno uno schema diverso: semifinali femminili al giovedì, semifinali maschili al venerdì, finale donne al sabato e finale uomini alla domenica. L’unica eccezione riguarda l’Australian Open, dove la prima semifinale maschile si gioca di giovedì sera. Ma sono dettagli. Lo Us Open (l’evento sportivo annuale con il maggior impatto economico) farà come il Roland Garros (il cui inizio è di domenica), snodandosi su 15 giorni anziché 14. Vediamo le novità: sparirà la sessione serale dell’ultimo sabato, dedicata alla finale femminile dal 2001. La finale donne si giocherà alle 16 di domenica (le 22 italiane, il vecchio orario della finale maschile), mentre l’ultimo atto si giocherà lunedì 9 settembre alla 17 (le 23 italiane). Entrambi i match continueranno ad essere prodotti e trasmessi dalla CBS. Ma non si è parlato solo di logistica: la prossima edizione avrà un sostanziale incremento del montepremi, venendo incontro alle richieste dei giocatori e uniformandosi all’Australian Open. Saranno distribuiti 29,5 milioni di dollari, con un aumento secco di 4 milioni. E’ la crescita più grande nella storia del torneo: raddoppiati i 2 milioni di differenza tra l’edizione 2011 e quella 2012.
Non è ancora stata decisa la distribuzione del denaro tra un turno e l'altro. “L’aumento del montepremi e l’aggiunta di un giorno sono entrambe ottime notizie per i tennisti – ha detto Serena Williams in un comunicato diffuso dalla stessa USTA – queste modifiche renderanno il torneo più forte che mai per i giocatori”. Serena si è aggiudicata l’ultima edizione, terminata con un giorno di ritardo per la quarta volta negli ultimi cinque anni. Il problema è l’assenza di un tetto, fisicamente impossibile nell’immenso Arthur Ashe Stadium. Nemmeno i maestosi progetti di crescita, che costeranno 500 milioni di dollari, non prevedono la costruzione di un tetto nemmeno sul nuovo Louis Armstrong (che prenderà il posto di quello che è stato il campo centrale dal 1978 al 1996). “Abbiamo ascoltato i giocatori e ci siamo resi conto della necessità di avere un giorno di riposo tra le semifinali e la finale – ha detto Widmayer – la USTA ha parlato con buona parte dei migliori giocatori, degli agenti e i rappresentanti dei due circuiti. Fino ad oggi, si è svolto tutto positivamente. L’idea di una giornata di riposo è stata abbracciata su tutta la linea. Abbiamo riconosciuto che un giorno di riposo è necessario per assicurare una finale ad ottimi livelli”. E’ stata diffusa anche una dichiarazione di Andy Murray, vincitore dell’ultima edizione. “Sono lieto che la USTA abbia modificato i programmi oltre ad aumentare i premi in denaro. E’ un bene che abbiano preso in considerazione le preoccupazioni dei giocatori”. Non è ancora chiaro in quale giorno si disputeranno le finali dei tabelloni di doppio.
Post correlati
Ascolti tv: fra tennis e calcio c’è partita
Gli ultimi match di cartello di Serie A trasmessi in chiaro hanno registrato ascolti che tratteggiano una realtà, se...