Non era mai successo che l'ITF annunciasse un caso di doping…a squalifica scontata. E' capitato nel caso del brasiliano Fernando Romboli, numero 452 ATP, la cui squalifica di otto mesi e mezzo è terminata qualche giorno fa. Romboli, onesto mestierante del circuito challenger, è nato a Rio de Janeiro ma risiede a Guaruja. Il test è stato effettuato lo scorso luglio al challenger di Bogotà e gli hanno trovato un paio di diuretici (furosemide e idroclorotiazide), proibiti perchè servirebbero a coprire l'utilizzo di altre sostanze. Romboli non aveva l'esenzione medica e ha dichiarato che le sostanze sono entrate nel suo corpo attraverso un integratore regolarmente prescritto dal medico. Ovviamente ha smentito di averle assunte per migliorare la prestazione sportiva. L'ITF gli ha creduto e ha ridotto di due terzi la sanzione. La squalifica è terminata lo scorso 15 maggio. Ci si domanda come mai la notizia sia stata resa nota soltanto adesso. Così facendo si alimenta il sospetto che in qualsiasi momento potrebbero esserci dei giocatori sospesi senza che il fatto sia pubblico. E non sarebbe giusto.. E' capitato nel caso del brasiliano Fernando Romboli, numero 452 ATP, la cui squalifica di otto mesi e mezzo è terminata qualche giorno fa. Romboli, onesto mestierante del circuito challenger, è nato a Rio de Janeiro ma risiede a Guaruja. Il test è stato effettuato lo scorso luglio al challenger di Bogotà e gli hanno trovato un paio di diuretici (furosemide e idroclorotiazide), proibiti perchè servirebbero a coprire l'utilizzo di altre sostanze. Romboli non aveva l'esenzione medica e ha dichiarato che le sostanze sono entrate nel suo corpo attraverso un integratore regolarmente prescritto dal medico. Ovviamente ha smentito di averle assunte per migliorare la prestazione sportiva. L'ITF gli ha creduto e ha ridotto di due terzi la sanzione. La squalifica è terminata lo scorso 15 maggio. Ci si domanda come mai la notizia sia stata resa nota soltanto adesso. Così facendo si alimenta il sospetto che in qualsiasi momento potrebbero esserci dei giocatori sospesi senza che il fatto sia pubblico. E non sarebbe giusto.