La risposta alle dichiarazioni del preparatore fisico che aveva detto di non essere soddisfatto dell’etica lavorativa del greco

Foto Ray Giubilo

L’avventura di Stefanos Tsitsipas a Wimbledon si è interrotta al secondo turno con la sconfitta subita per mano di Emil Ruusuvuori con il punteggio di 7-6(6) 7-6(10) 3-6 6-3. Un’altra delusione dunque per il greco, che ai Championships non è mai riuscito a spingersi oltre gli ottavi di finale.

Nei giorni che hanno preceduto l’inizio del terzo Slam della stagione era giunta la notizia della rottura della collaborazione di Stefanos con il suo preparatore fisico Christos Fiotakis, che aveva dichiarato: “Non sono soddisfatto della sua etica lavorativa“.

Proprio a Wimbledon è arrivato lo sfogo del greco, che al microfono di ClayTennis ha risposto: “È stata una sua decisione quella di smettere di lavorare insieme e di fare quelle dichiarazioni. È chiaro per me che lavoro duro ogni giorno, quindi quando sento qualcuno dire questo genere di cose, mi fa sentire strano. Mi accusano di non concentrarmi sul tennis, ma è strano perché vivo per questo sport. Tutto quello che faccio nella mia vita dipende dalla mia carriera tennistica. Ho aspettative molto più alte di un quarto di finale al Roland Garros, ma non riuscirci quest’anno non significa che sia la fine del mondo, cercherò di avere intorno a me persone che capiscano meglio questo sport“.