Rafa si prende la rivincita su Verdasco, ma ringrazia soprattutto gli errori del connazionale. Adesso avrà un test difficile contro il rampante Alexander Zverev, sempre più in forma: non si rifila per caso un doppio 6-2 a Simon. "E' un n.1 del futuro". 

La faccenda avrebbe potuto complicarsi, ma Rafael Nadal ha avuto un pizzico di fortuna. Il suo avversario, Fernando Verdasco, ha avuto la bellezza di cinque setpoint per allungare il match al terzo, ma li ha sciupati tutti e si è arreso col punteggio di 6-0 7-6. Nadal centra gli ottavi a Indian Wells e adesso avrà un test delicato e importante contro Alexander Zverev, una specie di scontro generazionale visti gli undici anni di differenza. Reduce dal laborioso successo su Gilles Muller e le polemiche sul doping (ha promesso querele verso chi continuerà ad accusarlo senza prove), Rafa è partito fortissimo e non ha concesso nulla nel primo set. Nel secondo, entrambi hanno avuto uno sbandamento: quattro break nei primi quattro game, poi Verdasco è entrato in partita e ha collezionato una chance dopo l'altra. Niente da fare: un doppio fallo sul 9-9 l'ha condannato alla sconfitta quando il match sembrava poter girare. Con questo successo, Nadal porta a 14-3 il bilancio negli scontri diretti e si prende la rivincita della brutta sconfitta all'Australian Open. “Avevo perso match simili in Australia, Buenos Aires e Rio de Janeiro – ha detto Rafa – per questo è molto importante riprendere a vincerli. Sapevo che arrivare al tie-break sarebbe stato un rischio, perché solitamente Fernando serve meglio di me. Di solito io ho più da perdere e lui gioca tranquillo e aggressivo, mettendomi in difficoltà. Sono stato fortunato, ma alla fine ho giocato piuttosto bene, senza commettere troppi errori”.


LA SFIDA A UN "NUMERO 1 DEL FUTURO"

Nadal ha un rapporto speciale con il torneo di Indian Wells. Tra i Masters 1000 sul cemento è quello dove ha ottenuto più successi (forse grazie alla lentezza della superficie…): si è imposto nel 2007, 2009 e 2013, peraltro raggiungendo la finale nel 2011. Inoltre è molto amico del patron Larry Ellison, che in passato lo ha anche ospitato nella sua villa, permettendogli di allenarsi su un campo privato. Ma adesso c'è Alexander Zverev. “E' chiaramente un possibile numero 1 del futuro – ha detto – è un gran giocatore, completo, possiede tutti i colpi. Sarà un match complicato e devo essere pronto a combattere, soffrire e provare ad essere aggressivo”. Da parte sua, il giovane tedesco ha impressionato rifilando un doppio 6-2 a Gilles Simon. Dopo i successi su Dodig e Dimitrov, gli sono bastati appena 67 minuti per passare: impressiona la differenza rispetto al torneo di Rotterdam di un mese fa, quando vinse soltanto 7-6 al terzo. La sensazione è che stia vivendo uno sviluppo veloce e impressionante. “Battere in questo modo uno come Gilles mi trasmette grande fiducia. Ero pronto a una lunga battaglia, invece è stato tutto molto rapido". Zverev è il tennista più giovane a centrare gli ottavi dai tempi di Ryan Harrison, che li centrò nel 2011. Dovesse azzeccare l'impresa contro Nadal, sarebbe il più giovane quartofinalista dal 1999. Il resto della giornata ha visto i successi di Kei Nishikori, John Isner (prossimi avversari negli ottavi), Jo Wilfried Tsonga, Dominic Thiem e dell'eterno Feliciano Lopez, bravo a vincere una battaglia di tre ore contro Roberto Bautista Agut. Nella giornata di mercoledì si giocheranno tutti gli ottavi di finale.

 

ATP MASTERS 1000 INDIAN WELLS – IL TABELLONE