Goduria pura quando tocca la palla, un po’ meno quando apre bocca. Michael Llodra ha spesso fatto parlare di sè per dei comportamenti da evitare, e ieri a Miami è quasi arrivato alle mani col connazionale Benoit Paire … di MARCO CALDARA

di Marco Caldarafoto Getty Images

Che Michael Llodra non sia un mostro di simpatia è risaputo, ma grazie a un gioco unico al mondo e una mano fatata, spesso il suo carattere scontroso è passato in secondo piano. Negli ultimi due anni ne ha però combinate alcune che hanno fatto discutere parecchio, attirando su di sè numerose accuse. Sia di grande antipatia (come quando tirò una pallata al pubblico reo di essere troppo rumoroso), sia di razzismo, prima nei confronti dell'arbitro marocchino Mohammed El Jennati (al quale al Roland Garros del 2011 si rivolse con le frasi non è un mercato questo, non stiamo vendendo tappeti), e poi verso i cinesi. Durante il '1000' di Indian Wells 2012, infatti, venne multato per aver dato dei “cinesi del c….” a un gruppetto di asiatici che sosteneva a gran voce il suo avversario Ernests Gulbis, e rincarò poi la dose con un’uscita altrettanto infelice: “le mie parole non erano contro la Cina, mi piace la Cina, potrei anche fare l’amore con una cinese”.

Nel suo triste repertorio mancava la lite con un avversario, arrivata ieri sera a Miami, contro il connazionale Benoit Paire. Nel corso del primo set, infatti, i due sono quasi arrivati alle mani. Chi ha assistito all’incontro (disputato su un campo non coperto dalle telecamere) riporta che i due si siano provocati sin dalle prime battute con qualche parole di troppo, finchè a un certo punto, durante un cambio di campo, l’arbitro (che già aveva sanzionato entrambi per comportamento antisportivo) è stato costretto a scendere dalla sedia per evitare il contatto.

Pare che tutto sia nato nel corso del secondo game dell’incontro, quando il giudice di sedia ha impegato più tempo del previsto a chiamare ‘out’ una seconda palla di Llodra, generando un po’ di frustrazione in Paire, che non ha tardato a lamentarsi. Così, alla pausa seguente, il 32enne parigino si sarebbe rivolto al più giovane rivale, dicendogli non cominciare già adesso a mettere pressione all’arbitro, non fare la m….”. Una frase che ha mandato su tutte le furie il giovane Paire, ragazzo composto ma dal temperamento un po’ particolare, che ha prontamente risposto etichettando Llodra come un “mangia-m…”, termine usato in Francia per indicare qualcuno che ‘lustra le scarpe’ ai potenti per trarne vantaggi. La bagarre è poi proseguita per tutto l’incontro, con Llodra che è stato più bravo a gestire la pressione, vincendo 7-6 6-2.

Al termine del match Paire gli ha negato la stretta di mano, andando subito a sedersi, e per questo – malgrado a quanto pare fosse quasi incolpevole – è uscito dal campo fra i fischi del pubblico, ai quali ha risposto alzando le mani al cielo in segno di (sarcastico) ringraziamento. Ora, non serve a molto puntare il dito contro l’uno o l’altro giocatore, in quanto è evidente che entrambi ci hanno messo del loro, ma da quanto emerso è chiaro che il primo a provocare sia stato Llodra. E la cosa non stupisce affatto. Se solo si comportasse nello stesso modo in cui accarezza la palla…