Con due anni di anticipo rispetto agli accordi, la federazione internazionale ha chiuso la partnership con l'agenzia di scommesse Betway. Le parti danno una versione diversa: l'ITF sostiene di aver adottato la policy di non avere più sponsor legati alle scommesse. Gli scandali emersi nell'ultimo anno hanno avuto un ruolo importante.

La partnership doveva durare tre anni. Tuttavia, le polemiche, le pressioni e gli scandali legati alle scommesse hanno convinto la Federazione Internazionale a chiudere in anticipo il controverso accordo con l'agenzia di scommesse Betway. Betway era diventato sponsor di Coppa Davis e Fed Cup, con tanto di banner in bella vista in tutti i match del World Group. Parlando con il portale Sportcal, l'ITF ha detto: “Abbiamo deciso di porre fine in anticipo alla collaborazione perché la nostra nuova politica è di non avere più sponsor legati al mondo delle scommesse”. Da parte sua, Betway ha replicato, dicendo che la decisione è stata reciproca. “Le parti hanno esercitato una clausola contrattuale che consentiva di chiudere in anticipo il contratto”. Quando fu reso noto l'accordo, nel novembre 2015, l'ITF disse che tutti gli elementi del contratto erano pienamente conformi a tutte le norme del programma anti-corruzione del tennis. Lo scandalo scoppiato durante l'Australian Open 2016 a seguito dell'inchiesta BBC – Buzzfeed, nonché i tanti casi di giocatori squalificati e indagati, hanno messo a dura prova il legame tra tennis e scommesse.

292 SEGNALAZIONI NEL 2016
Ad esempio, Tennis Australia ha deciso di non esporre più il logo di William Hill (altro bookmaker) tra i cartelloni pubblicitari dell'Australian Open. Qualche giorno fa, in attesa del report della commissione indipendente che ne valuterà l'operato, la TIU ha pubblicato i dati dell'attività nel 2016: ci sono state 292 segnalazioni di situazioni sospette, ma “soltanto” 8 provenienti dai tornei del circuito maggiore. Nel 2015 erano state 246. Nel frattempo continuano a cadere nella rete degli investigatori diversi giocatori di secondo piano. L'ultimo in ordine di tempo è stato il giovanissimo australiano Oliver Anderson, vincitore dell'Australian Open Junior 2016, indagato dalla giustizia australiana per aver accettato di perdere un set a un Challenger in cambio di denaro. Una serie di vicende che hanno reso evidente l'incompatibilità tra il tennis e la sponsorizzazione di un'agenzia di scommesse. E così, da quest'anno, il logo “Betway” non comparirà più nei match di Davis e Fed Cup.