In un match terminato alle 2.26 di notte, l’americano perde le staffe, spacca racchette, litiga con tutti e lascia strada a Kohlschreiber. Per lui è la quarta sconfitta di fila al quinto set.
La gioia di Kohschreiber, eroe nella notte newyorkese
TennisBest – 3 settembre 2012
Se le scuole fossero già aperte, avremmo potuto scrivere che Isner-Kohlschreiber è terminato durante la prima ora di spiegazioni. Erano le 2.26 della notte newyorkese quando il tedesco ha mandato a casa il number one americano. Fosse durata un minuto in più, sarebbe stato il record di…”nottata” per l'Open degli Stati Uniti. Invece è finita alla stessa ora di Wilander-Pernfors del 1993, quando tra il pubblico si nascondeva un piccolo Brian Baker, accompagnato a Flushing dai genitori. Il 6-4 3-6 4-6 6-3 6-4 a favore di Kohlschreiber è una sorpresa. Isner aveva grandi ambizioni, ma è caduto contro un avversario che negli Slam si trasforma. Se la classifica ATP tenesse conto solo dei Major, sarebbe tra i top 10. Invece veleggia intorno alla 20esima posizione, basando il suo tennis su geometrie ordinate e un rovescio da primo della classe. “E’ veramente tardi – ha detto durante l’intervista sul campo – per questo tutti i presenti sono davvero grandi appassionati di tennis”. Per lui è la sesta vittoria consecutiva al quinto set, mentre per Isner è la quarta sconfitta di fila. Dopo la grande impresa su Mahut (il mitico 70-68 di Wimbledon 2010), si è un po’ inceppato. Ed era arrabbiatissimo, tanto da prendersi un penalty point per aver devastato la sua Prince.
Il match è terminato così tardi anche a causa di una breve interruzione per pioggia durante Sharapova-Petrova. I due sono scesi in campo alle 23 italiane: è bastato arrivare al quinto set in un match nemmeno troppo lungo per sforare le 2 di notte. Isner ha tirato 22 ace ma è stato un disastro sulle palle break: ne ha concesse tre, perdendo il servizio in altrettante occasioni. Quando basi il tuo gioco sul servizio, non puoi permettertelo. Avanti due set a uno, Isner si è fatto riacchiappare e al termine del quarto è andato negli spogliatoi per cambiarsi dalla testa ai piedi, scarpe comprese. Era l’una e mezza di notte, e dopo una pausa di otto minuti è tornato in campo visibilmente contrariato. Nel primo game se l’è presa con Carlos Bernardes perché ha annunciato un “occhio di falco” che lui non aveva richiesto. Dopo l’ennesimo errore, ha scaraventato una palla in tribuna prendendosi un warning per condotta antisportiva. Nello stesso game, un giudice di linea ha cancellato un ace chiamandogli un fallo di piede. Isner si è innervosito e ha commesso un doppio fallo, cedendo il servizio per la terza volta. Al cambio di campo sul 2-1, ancora furioso, si è rivolto al giudice di sedia e ha detto: “Chi è quel tipo? Come ha fatto a chiamare il fallo di piede? E’ la peggior chiamata di sempre”.
Ancora furioso, ha scagliato un paio di volte la racchetta sul Decoturf e si è preso un penalty point. Nel quarto game, Kohlschreiber è partito avanti di un 15, eppure Isner è ugualmente arrivato a palla break. Lì è stato bravo il tedesco a cancellarla con un gran rovescio sulla riga. L’ultimo treno è passato sul 4-3, con l’ennesima palla break sciupata da un errore in lunghezza. Qualche minuto dopo era finita, con Isner incapace di superare il terzo turno in tutti gli Slam stagionali. Negli ottavi, “Kohli” se la vedrà con Janko Tipsarevic in un match tutt’altro che chiuso. I precedenti sono 2-2, ma tre si sono giocati alla World Team Cup di Dusseldorf e il quarto ha registrato un ritiro dopo quattro game. Quando gli hanno chiesto quale sarà la chiave per vincere, il tedesco ha scherzato: “Recuperare il prima possibile”.
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