Con la vittoria al Roland Garros su Soderling
Rafael Nadal ha conquistato il 54esimo match consecutivo sulla terra battuta,
detronizzando il precedente detentore di tale record, il mitico Guillermo
Vilas–
Come si è sentito quando ha visto Rafael vincere questo match e battere
il suo record?
"Questo è successo sulla terra
Con la vittoria al Roland Garros su Soderling
Rafael Nadal ha conquistato il 54esimo match consecutivo sulla terra battuta,
detronizzando il precedente detentore di tale record, il mitico Guillermo
Vilas
–
Come si è sentito quando ha visto Rafael vincere questo match e battere
il suo record?
"Questo è successo sulla terra. Quando
l’ho visto vincere in Italia sapevo che avrebbe battuto il mio record.
La terra è la sua superficie. Non avevo paura per lui al primo turno.
Sapevo
che sarebbe andato oltre il primo turno".
– Quindi sapeva che sarebbe stato abbastanza
facile per lui. Quando è successo lei come si è sentito? Era
contrariato
o le ha fatto piacere?
"Ho tre record. Uno di questi sulla
terra. Non sapevo neanche di avere questo record. L’ho scoperto grazie
a Rafael. Non mi diedero nessun trofeo o qualcosa di simile a quel tempo.
Ma quando Rafael cominciò a vincere sulla terra cominciarono a
conteggiare.
L’altro record che fu riconosciuto è 46 match consecutivi senza
perdere.
Nel caso di Rafael credo che lui abbia perso a Key Biscayne o su superfici
come quella ma non ha mai perso sulla terra. Un altro record è quello dei
14 tornei in un anno. Spero che non supererà anche questo".
– So che nella sua serie di vittorie,
Ilie Nastase giocava con una racchetta che non era legale.
"Sì solo per una partita. La semifinale
fu una vittoria ottenuta in 4h e 45 minuti. Non riuscimmo a finire quel
giorno. Dovemmo terminare il match il giorno seguente. Un’ ora più
tardi
giocai con Nastase per 3 ore. Ero esausto. Dopo questa partita credo di
aver vinto 6 tornei e 2 o 3 l’anno successivo. Fu veramente la racchetta.
Non persi contro un giocatore, persi contro una racchetta. Questo interruppe
la mia serie di vittorie consecutive. Ero un po’ dispiaciuto per
questo".
– Cosa mi dice di Nadal? Lo ammira?
"Sì certo. E’ una persona fantastica.
E’ un amico. Conosco la sua famiglia, la madre, il padre, la sorella e
lo zio. E’ una persona eccezionale. Se qualcuno doveva battere il mio
record sono contento che sia stato una persona speciale come Nadal. E’
veramente un piacere perché Rafael è una persona
fantastica".
– Sapeva di essere il detentore del
record?
"Sapevo di avere il record delle vittorie
consecutive".
– 50?
"No 46".
– Non ha conteggiato la vittoria a Rye
a New York?
"Non è stata conteggiata perché non
era un torneo “open”. Io credo comunque che avrebbero dovuto
perché c’erano
McEnroe e Nastase. Ma non hanno buttato via i suoi punti. Restano i match
vinti consecutivamente. Ci sono i match vinti consecutivamente sulla terra,
ma nel percorso Rafael ha preso un paio di match su altre superfici. Il
record principale è ancora salvo. Mi dispiacerebbe se riuscisse anche a
superare questo record, che ancora detengo. Ma questo record se lo deve
proprio meritare. Il circuito adesso è fatto in modo che Rafael abbia due
titoli a Montecarlo e due Barcellona".
– Cosa pensa di Rafael come giocatore?
"Gran giocatore. Fantastico giocatore
come Federer e Agassi. Le persone amano le persone così, fanno bene allo
sport. E’ un piacere vederli giocare e combattere in campo. Rafael
inspirerà
una nuova generazione di giocatori. Io penso che io e Borg abbiamo portato
ogni giocatore ad allenarsi più duramente, a preparasi fisicamente per
sopportare partite lunghe. Io penso che noi abbiamo cambiato il gioco in
questo senso. Rafael sta cercando di dire agli altri ragazzi che bisogna
essere più forti nella propria testa, come è lui. Penso che sia
un messaggio
che lui trasmette quando gioca. Lui è un personaggio molto positivo per
lo sport. E’ stata una benedizione avere un giocatore come lui. E’
molto
forte".
– Cosa ha detto a Rafael?
"L’ho chiamato 4 giorni fa e gli
ho detto che ero molto turbato e che se l’avessi visto non so cosa gli
avrei fatto. Poi ovviamente gli ho detto che stavo scherzando. Poi gli
feci le mie congratulazioni. Poi gli dissi che sarei stato lì quando
avrebbe
vinto la sua prima partita, sarei stato in campo a congratularmi con lui.
Lui mi ringraziò. All’inizio Rafael non sapeva. Sapeva che ero uno
a chi
piaceva scherzare. Una volta capito che stavo scherzando si è rilassato.
Era uno scherzo ovviamente. Quando facemmo questo gioco io ero qui a Parigi
e lui era a Barcellona. Lo chiamai mentre stava cenando. Gli ho ricordato
quando eravamo là. Lui rideva e raccontò la storia alle persone
che erano
là".
– Quanto pensa che Rafael riesca a diventare
bravo? Che margine di miglioramento ha?
"Io credo che uno più ce la mette
tutta più riesce a migliorare. E si può chiaramente vedere che
Rafael ce
la mette tutta. Egli progredisce sempre di più nel suo gioco. Anno dopo
anno aggiunge delle cose. Adesso scivola meglio sulla terra. Bisogna arrivare
ogni anno con nuove “armi” perché quando sei un nuovo
giocatore, sei
una sorpresa così le persone non sanno come giocare. Allora immaginano.
Tu devi riuscire a capire cosa stanno immaginando e realizzare qualcosa
di meglio. Non sappiamo quanto lontano possa andare. Io credo che
arriverà
molto lontano perché lavora duramente. Lui afferma di vivere per il
tennis.
Rafael respira tennis. E’ eccezionale. Non gli dispiace di non poter
essere
con gli amici da qualche parte o su un’isola deserta. Vuole solo giocare
a tennis. Questo è il genere di giocatore che migliora sempre".
– E’ molto difficile paragonare delle
generazioni. Lei pensa che nel suo momento migliore avrebbe potuto battere
Nadal al suo meglio?
"I giocatori si adattano alle situazioni.
Sì perché il tennis è in continua evoluzione. Ricordiamoci
che noi eravamo
soliti giocare per lo più sulla terra. Improvvisamente le cose cambiarono
e si passò ai campi duri. Bisogna adattarsi a questo. Ho giocato con le
racchette in legno, poi con quelle in composite e poi con i
“racchettoni”.
Abbiamo dovuto adattarci. Solo pochi giocatori riuscivano a sopravvivere
a questi cambiamenti. Alcune generazioni sono scomparse quando sono avvenuti
questi cambiamenti. Adesso questo non succede. Ma i giocatori sono nati
per adattarsi a ogni cosa, a ogni nuovo Nadal. Quando Borg arrivò, tutti
dovettero adattarsi e lo stesso successe quando arrivò Connors. Quando
il tennis divenne “open” tutti dovettero adattarsi. Siamo una sorta
di
“camaleonti” perché il gioco cambia. Cambiano le palle. Noi
giochiamo
su superfici diverse, con condizioni meteorologiche diverse. Noi ci
adattiamo".
– Avrebbe battuto Nadal?
"Se l’avrei battuto? Avrei fatto
del mio meglio. Adesso è diverso. Le racchette sono più veloci.
Puoi fare
molte cose rispetto a prima.
Il circuito senior è migliorato con queste
racchette perché si possono fare cose che prima non si riuscivano a fare.
Credo che non si possono paragonare generazioni diverse! Io la vedo
così".
– E’ rimasto stupito del fatto che
Nadal sia riuscito a vincere con Federer non solo sulla terra ma anche
sul duro?
"Se vedete Roger a Roma, vedete un
Roger diverso, qualcuno che sta pensando, che prova nuove cose. Nel suo
primo turno l’ho visto provare nuove cose. Se si perde con qualcuno non
è a causa del tempo. Si perde e bisogna trovare una soluzione. Ci vuole
tempo ma c’è sempre la maniera per battere un altro giocatore.
Roger ha
avuto un periodo incredibile. Adesso è arrivato Nadal. E penso che Nadal
contribuirà al miglioramento del gioco di Federer perché questo
confronto
lo porta a concentrasi di più e a migliorarsi. Penso che avremo davanti
alcuni anni pieni di sorprese!".
–
Crede che Nadal riesca a vincere molto anche su altre superfici come
l’erba
e i campi in duro?
"L’anno scorso ha giocato molto bene
all’inizio, poi era stanco. Se avete visto quando ha giocato Us Open,
avrete notato che era stanco. Poi ha lottato il resto della stagione. Sono
sicuro che ci ha pensato e che ha cercato di fare qualcosa per questo.
L’unica cosa che non si può ancora sapere è come
giocherà durante l’anno.
L’anno scorso ha avuto problemi nella seconda parte dell’anno.
Vedremo
quest’anno. Bisogna darsi tempo. Non tutto è come sembra. Io penso
che
ha tutte le carte in regola per giocare al meglio. E non è abituato a
perdere.
D’altro canto Roger vince su tutte le altre superfici. Vedremo cosa
succederà
in una finale di un Gran Slam giocata su un’altra superficie che non sia
la terra?".
– Crede che Nadal possa vincere il Roland
Garros 2 volte si seguito?
"Se gioca come sta giocando adesso
certo che può vincere. Gli altri giocatori stanno cercando di trovare il
punto debole di Rafael. Lo avete visto oggi. Era nervoso, sentiva la pressione
su di sé. La pressione è un altro fattore che pesa sui giocatori.
Vedremo
cosa succede".
– Nadal le ricorda qualcosa del suo
gioco e quanti game può giocare e vincere consecutivamente sulla
terra?
"Se non avessi perso con Nastase avrei
vinto 7 partite consecutivamente e avrei avrei aggiunto un’altra vittoria
al mio totale di vittorie consecutive.
Dopo Wimbledon non ho perso nessun match
fatta eccezione per quello contro Nastase. Dipende da quanto ti senti in
forma e da quanto ti riesci a spingere lontano. Ci sono un paio di cose
che io facevo e che non ho visto fare a nessun altro giocatore. Ci sono
molte tecniche. Tutti conoscono il topspin. Ma la palla giocata con effetto
laterale? Pochissimi giocatori sono in grado di farla. Nadal e Federer
sono tra i pochi in grado di farlo".
– Fatta eccezione per Nadal c’è qualche
altro giocatore secondo lei che potrebbe battere il record?
"Quello che ha fatto Nadal è battere
i record sulla terra. Sulla terra magari potrebbe riuscirci un altro giocatore.
Io penso che Nadal sia il più forte perché gioca le partite con
grande
intensità. Nadal è sempre molto motivato. Normalmente un
giocatore si concentra
o su Roland Garros o su Us Open o su Wimbledon. Nadal ha giocato 3 o 4
settimane l’anno scorso e 3-4 quest’anno. I tempi sono cambiati.
Tutto
è possibile quando si è forti".
– Quando ha raggiunto il record, non
c’è stata nessuna cerimonia. Se cominciassero a istituzionalizzare
i record,
lei ne avrebbe raggiunti diversi.
"La cosa positiva è che si è creato
un legame tra il passato e il presente. Il mio record era latente fino
a quando non è arrivato Nadal. Non ho avuto alcun premio perché
non ho
battuto nessun record. Questa è la vita. E’ il nostro sport. Il
tennis
è speciale. Non stiamo parlando di persone migliori di altre. Il record
pone il limite e poi sei tu che devi oltrepassare questo limite. Il tennis
si basa sul Gran Slam, sui tornei. Questo è quanto".
–
Riguardo al record dei 56 match?
"Quello che Nadal ha fatto oggi io
lo feci a mio tempo. Lo ha fatto e nel frattempo ha perso dei match su
altre superfici. Il mio record di 46 vittorie consecutive rimane. Se vince
questo torneo avrà 23 vittorie consecutive. E’ lontano dalle mie
46. Gli
ho già detto che sarei molto sconvolto se battesse anche questo mio
record".
– Ci sono alcune sue dichiarazioni che
dicono che Nadal sceglie i tornei “più facili” per poter
battere i record.
"No, non sceglie i tornei secondo
questo criterio. Ho solo detto che lui non ha cercato di battere il record,
ha giocato e basta. Ogni anno gioca Montecarlo, Roma, Barcellona. Ha vinto
anche un torneo in Argentina. Non ho mai affermato una cosa del genere.
Mi ricordo che durante la finale in Argentina giravano voci sul fatto che
io fossi arrabbiato. Non è vero. Non sarei stato lì se mi avesse
dato fastidio".
– Oggi lei è qui. Quando le piacerebbe
ritornare?
"Mi piacerebbe consegnare il primo
trofeo a mia figlia ma devo aspettare ancora un po’ per questo. Io non
ho nemici. Sono amico di tutti. Sostengo tutti. Mi piace stare dove ci
sono i miei amici. Quando Federer era in Australia, dove ha vinto, andai
in spogliatoio a congratularmi con lui".
Tennis Italianoi
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