Lina Noskova, la prima teen ager capace di battere una numero 1 in Australia in un quarto di secolo, è figlia di una tradizione che soprattutto in campo femminile continua a sfornare talenti a getto continuo. E il suo sembra destinato a durare

In un tennis femminile nel quale azzeccare un pronostico è ormai un’impresa, quello di Linda Noskova è un nome nuovo ma destinato a durare nel tempo. Diciannove anni compiuti il 17 novembre scorso, nata a Bystricka (paesino di mille abitanti scarsi, nel distretto di Vsetin in Moravia), è approdata per la prima volta nei quarti di finale di un torneo dello Slam approfittando del ritiro di Svitolina negli ottavi ma guadagnandosi una simile fortuna con la vittoria ottenuta nel turno precedente su Iga Swiatek, prima giocatrice del mondo, sorpresa e sbalestrata dal gioco aggressivo della sua giovane avversaria, prima teenager a superare in Australia la numero uno del ranking dai tempi della Mauresmo (vittima la Davenport) un quarto di secolo fa.

Noskova non ha avuto la precocità di Mirra Andreeva o delle sorelle Fruhvirtova, però i quarti di Melbourne rappresentano una tappa importante in una carriera in costante ascesa. Chiuso il 2020 sul 1027º gradino della classifica, due anni dopo è entrata tra le prime cento – passando per la vittoria nel Roland Garros junior – e dopo un paio di finali conquistate sul circuito si è ritrovata in 41ª posizione a fine 2023, mentre al momento il ranking live la segnala al 29º posto.

Allenata da Tomas Kupa, la ragazza che ama i Maneskin e si rilassa guardando match di wrestling è l’ultimo frutto maturo di un movimento – quello della Repubblica Ceca – che sforna talenti a getto continuo, come spiega benissimo la classifica: nella Top Ten troviamo Vondrousova (7ª), campionessa a Wimbledon, Muchova (9ª), finalista all’ultimo Roland Garros e assente in Australia per l’infortunio al polso che l’ha già costretta a saltare le Wta Finals, e da lunedì ci rientrerà anche Krejcikova (ora 11ª), trionfatrice a Parigi nel 2021 e battuta da Sabalenka nei quarti di Melbourne. Senza dimenticare Petra Kvitova (18ª) due volte vincitrice a Wimbledon, Marie Bouzkova (34ª), Karolina Pliskova (38ª), Katerina Siniakova (49ª), sette titoli dello Slam in doppio (e la medaglia d’oro alle ultime Olimpiadi) con Krejcikova, da cui si è appena (sportivamente) separata.

Una sfilza di campionesse (sette tra le prime cento, mentre gli uomini sono solo due, Lehecka e Machac) che hanno regalato alla Repubblica Ceca anche sei titoli nelle ultime dodici edizione della Fed/King Cup. E oltre alla Noskova, altre giovani talentuose stanno provando a farsi largo: soprattutto le sorelle Fruhvirtova, la diciottenne Linda (84ª) e la sedicenne Brenda (107ª) che ha passato il primo turno a Melbourne, ma si parla molto bene anche della Bejlek, 17 anni (133 Wta) e qualificazione conquistata in Australia.

Ora Noskova sfiderà per un posto in semifinale un’altra outsider, quella Yastremska – classe 2000 – che a 19 anni aveva già vinto tre titoli del circuito ma che poi è stata frenata da infortuni vari e da una squalifica per doping, oltre che dai noti problemi legati all’invasione russa della sua Ucraina, con tanto di fuga notturna da Odessa insieme alla sorella Ivanna. Sarà un confronto tra picchiatrici da fondo campo, che Noskova affronterà senza paura. «Credo di essere molto migliorata negli ultimi mesi e la vittoria con Swiatek mi ha caricata: se gioco aggressiva come so fare, posso battere ogni avversaria». Tanti auguri.