Sara Errani è destinata a diventare la numero 1 azzurra per i prossimi anni
Le risposte del nostro direttore, LORENZO CAZZANIGA sul torneo olimpico, il tennis femminile italiano, i migliori consigli ricevuti…
Direttore, una curiosità: con quale racchetta gioca? (Patrizio, Rovellasca)
Premesso che mi piace testare tutto quello che esce sul mercato, attualmente gioco prevalentemente con una Babolat Pure Drive Roddick, o nella versione normale con un paio di pesetti in testa. Una scelta nata con i nuovi modelli: prima di un lungo infortunio al ginocchio, preferivo racchetta agonistiche tradizionali, Prestige su tutte. A livello di corde, Champions’ Choice oppure un monofilo a tensione alte (27-28 kg) per ottenere adeguato controllo, visto che il telaio spinge tanto. Mi sono trovato benissimo con un paio di modelli Starburn: prendono grandi rotazioni, la palla esce piuttosto facile per essere un monofilo ma con notevole controllo. E tengono la tensione. Questa settimana ha montato le nuove Double AR 44: potenza assoluta, anche troppa visto il telaio. Però uscita di palla e rotazioni sono ottime. Penso che proverò la versione AR45. Per me, cercare e trovare i corretti set-up è stimolante e rende più divertente l’ora di gioco.
Secondo lei, quanto è importante il torneo olimpico per i top players? (Fabiola, Aosta)
Tanto. E in particolare quelle di quest’anno perché si giocheranno a Wimbledon. Fino ad Atene 2004 era un torneo di seconda categoria, quasi un Masters 1000 aggiunto. Ora, secondo me un giocatore preferirebbe l’oro olimpico anche al Masters di fine stagione. Ma resta un paio di gradini sotto un torneo dello Slam.
Caro Direttore, Federer tornerà numero 1? (Paolo, Palermo)
Difficile e sarebbe un peccato perché gli manca una sola settimana per superare il record di Pete Sampras (286 a 285 settimane). Però Djokovic e Nadal hanno una continuità di rendimento pazzesca ed è complicato buttarli giù entrambi. E’ più “facile” che vinca un altro Slam piuttosto che torni in vetta al ranking ATP.
Si aspettava che Quinzi fosse già così competitivo nei tornei Futures? (Cristina, Caorle)
Onestamente no, benché battere giocatori che navigano intorno al numero 700 non sia da considerarsi un’impresa. Però il livello di gioco per un 16enne è davvero alto. Però, calma e piedi di piombo perché siamo al secondo chilometro di una maratona.
Caro Direttore, Schiavone e Pennetta sembrano in crisi: dietro vede qualche ragazza che possa prendere il loro posto? (Federico, Latina)
Punto 1: aspetterei a parlare di crisi che sia passata almeno metà stagione. Se dopo Roland Garros fossero entrambe fuori dalle 30, allora potremmo parlare di crisi. Punto secondo: no, non vedo nessuna che possa minimamente ambire a traguardi che sono già di per sé straordinari da raggiungere. In questo momento, Sara Errani è la nostra miglior speranza per i prossimi 6-7 anni.
Qual è il miglior consiglio tecnico-tattico-psicologico che ha ricevuto da coach e giocatori che frequenta? (Filippo, Castelvetro)
Andrea Gaudenzi: “Cinque: erano i giorni all’anno in cui mi alzavo, c’era una bella giornata di sole, il cielo azzurro, le gambe andavano a mille, non avevo nessun dolore, sentivo perfettamente la palla. In tutti gli altri bisogna lottare con quello che si ha a disposizione quel giorno”.