Qiang Wang sperava di partire meglio al WTA Elite Trophy di Zhuhai, specie dopo aver raccolto gran parte dei suoi punti in Cina. Daria Kasatkina non era avversaria semplice, ma Qiang sta avvertendo la stanchezza di una stagione durissima, in cui si è arrampicata fino al numero 22 WTA. Dopo la sconfitta, si è sfogata e ha ammesso di aver giocato un numero eccessivo di partite. “Troppi tornei, troppe partite, soprattutto negli ultimi due mesi”. La prima giocatrice cinese ha vinto i tornei di Nanchang e Guangzhou, poi ha raggiunto le semifinali a Wuhan e Pechino. Come se non bastasse, è arrivata in finale anche a Hong Kong (con tanto di vittoria sulla Muguruza). In agosto ha anche vinto la medaglia d'oro ai Giochi Asiatici. “Nella prima metà dell'anno non stavo troppo bene, sono addirittura scesa fino al numero 91 WTA – ha detto – ma negli ultimi cinque mesi mi sono sentita davvero bene e ho vinto molte partite. Adesso sono numero 22 del mondo, quindi mi sono guadagnata l'accesso al torneo di Zhuhai. Sono felice di esserci, ma adesso sono molto stanca mentalmente e anche il mio corpo è al limite. Dopo questo torneo andrò in vacanza”. I cinesi stanno imparando a conoscerla e ad apprezzare la sua personalità, morbida e umile. Non era facile conquistare un pubblico abituato a idolatrare un personaggio dal grande carisma come Na Li, ma il mix tra risultati e carattere sta dando grandi soddisfazioni alla Wang, la cui popolarità è cresciuta durante il Roland Garros, quando ha eliminato Venus Williams.
CHE OBIETTIVO PER IL 2019!
Dopo aver messo in officina mente e muscoli, ripartirà per un 2019 colmo di ambizioni: il suo obiettivo è entrare tra le prime otto e qualificarsi per le WTA Finals, che dall'anno prossimo si giocheranno proprio in Cina, a Shenzhen. “Voglio giocare il Masters” ha detto, senza incertezza, la ragazza cresciuta nel mito di Na Li. “Dopo di lei, il tennis è migliorato moltissimo in Cina. Adesso le giovani giocano di più e si è creato un bel movimento”. Oltre alla Wang, tra le top-50 ci sono altre due cinesi: Shuai Zhang (n.36) e Saisai Zheng (47). Secondo lei, tuttavia, il futuro sarà ancora migliore. “Avere tre top-50 è una grande notizia, poi ci sono tante giovani che stanno giocando sempre meglio. Credo che in futuro ci saranno sempre più top-50 e top-100 provenienti dalla Cina. Inoltre le giocatrici cinesi avranno sempre più possibilità di competere nel circuito internazionale”. L'allusione è ai tantissimi tornei WTA che si giocano nel Paese, enorme vantaggio per le giocatrici del posto. Adesso le cinesi possono misurarsi su buoni livelli senza dover viaggiare e spendere cifre importanti. I dati e i numeri certificano che la vivacità organizzativa di un Paese è un enorme aiuto per i giocatori locali. Chi saprà sfruttare queste opportunità – come è capitato a lei – potrà arrivare a giocare i tornei del Grande Slam e magari sognare di imitare Na Li. “Soltanto in questo modo avranno l'opportunità di imparare dalle migliori giocatrici. E soltanto così potranno crescere”. In virtù del successo di Madison Keys contro la Kasatkina, la Wang ha ancora la possibilità di accedere alle semifinali. I calcoli sono semplici: deve vincere in due set. Un successo in tre set spedirebbe l'americana in semifinale. Chissà se avrà ancora benzina in corpo…