Una irriconoscibile Francesca Schiavone viene travolta da Lesia Tsurenko, numero 121 WTA. E si riapre anche il discorso qualificazione. DA BIELLA, LORENZO CAZZANIGA


Clamorosa debacle di Francesca Schiavone, battuta 6-1 6-2 dalla Tsurenko

Dall'inviato a Biella, Lorenzo Cazzaniga – 4 febbraio 2012

 
Doveva essere una mattanza. Francesca Schiavone, numero 11 del mondo, sulla sua amata terra rossa nella manifestazione dove è spesso abituata a dare il meglio, opposta ad una mestierante ucraina, Lesia Tsurenko, 23 anni, mai entrata nelle top 100 del ranking mondiale (attualmente è numero 121).
E in effetti è stato così, ma a parti invertite. Perchè la Leonessa non è solo uscita sconfitta dall'incontro, ma perfino umiliata: 6-1 6-2 in un'ora e 11 minuti. Neppure nei suoi peggiori incubi capitan Barazzutti avrebbe mai pensato ad un risultato del genere, tradito dalla sua donna di fiducia, giocatrice che tanto lo ricorda sul campo per la voglia di lottare, per la carica agonistica.
 
Mai entrata in partita (subito sotto 5-0), Francesca ha E in effetti è stato così, ma a parti invertiteil passante di diritto in corsa che le ha regalato l'unico vantaggio del secondo set, per poi sprofondare nuovamente, incapace di tenere un palleggio, di variare il gioco, perfino di far giocar male l'avversaria, che è una delle sue migliori risorse. È riuscita a stare aggrappata fino a metà del secondo set; poi, quando ci si aspettava una sua reazione o un calo di tensione della sua avversaria, è arrivato il secondo break che è costato alla Schiavone la sua peggior sconfitta in Fed Cup. Con le colpe della Schiavone che sovrastano nettamente i meriti di un'avversaria alla quale va comunque dato atto di non aver tremato quando ha visto il traguardo dell'ultimo chilometro.
 
Una Tsurenko che non possiamo nemmeno definire una giocatrice in forte crescita o che stia attraversando un particolare periodo di forma, visto che nella trasferta australiana ha perso due volte nelle qualificazioni e poi al secondo turno a Melbourne, dopo aver battuto la sola Rus (e aver perso anche dall'ex italiana, ora svizzera, Romina Oprandi). Ora si riapre anche il discorso qualificazione, per quanto l'Italia resti favorita in tutti e tre i match che devono ancora disputarsi. Però la prudenza di capitan Barazzutti, adesso ha davvero un senso di esistere.

ITALIA – UCRAINA 1-1 (Biella, terra battuta)
Sara Errani (Ita) b. Kateryna Bondarenko (Ucr) 6-2 6-3
Lesia Tsurenko (Ucr) b. Francesca Schiavone (Ita) 6-1 6-2
Francesca Schiavone vs. Kateryna Bondarenko
Sara Errani vs. Lesia Tsurenko
Sara Errani / Roberta Vinci vs. Olga Savchuk / Yuliya Beygelzimer