Fabio vince una partita strepitosa contro Nicolas Almagro. Sciupa due matchpoint, poi si prende il tie-break decisivo. Finale contro Leonardo Mayer, n. 14 ATP in cassaforte. 
Fabio Fognini in azione a Vina del Mar

Di Gianluca Roveda – 9 febbraio 2014


Lo splendido sabato del tennis italiano è terminato a notte fonda, quando Fabio Fognini ha chiuso un match d'altri tempi contro Nicolas Almagro. Nonostante le fatiche accumulate in Coppa Davis, il ligure vola in finale al torneo di Vina del Mar, dando continuità a una serie impressionante di risultati positivi sulla terra battuta. E’ stata una partita a mille facce, chiusa con il punteggio di 6-4 1-6 7-6. L’azzurro è partito forte, con un ordine tattico eccezionale. Almagro è stato letteralmente annichilito nei primi game, con Fognini sempre più specializzato nel dritto incrociato in corsa, un colpo che esalta il pubblico e fa male agli avversari. Poi si è attestato su una velocità di crociera inferirore che ha consentito ad Almagro di recuperare uno dei due break, ma non di coronare la rimonta. Nel secondo set, più scarico che stanco, l’azzurro ha ceduto cinque giochi consecutivi che hanno rimandato l’esito della pugna. Il terzo è stata un’altalena in tipico stile Fognini. In un game in cui ha spaccato in due la racchetta dopo uno scambio perduto, ha comunque ottenuto il break del 2-0, ma poi si è fatto riprendere. La seconda svolta, come contro Chardy, è arrivata al sesto game, con un punto giocato in modo sciagurato dallo spagnolo. Per due volte, aveva tutto il campo per chiudere il punto (prima con un dritto a metà campo, poi con uno smash), invece ha clamorosamente tirato addosso a Fognini, salvo poi sparacchiare out dopo qualche colpo.
 
A quel punto, il match sembrava saldamente nelle mani di Fabio. E’ salito 5-3 e 40-15, sembrava tutto finito, invece lo spagnolo si è inventato un incredibile passante in corsa sul primo matchpoint, talmente preciso da rendere vano il tuffo alla Becker dell’azzurro. Il match si è poi protratto al tie-break. dove Fognini ha rifilato ad Almagro la stessa punizione con cui lo spagnolo gli aveva cancellato il matchpoint. Sul 4-4, al termine di uno scambio lunghissimo e pieno d paure, Nicolas lo ha attaccato ma si è preso un passante incrociato, in corsa, di dritto, che lo ha fulminato nonostante il tuffo. Incredibile. Pochi minuti dopo, Fabio si batteva il cuore sul petto, esausto, ma poteva esultare per la 20esima vittoria nelle ultime 21 partite sul rosso. Per lui sarà la sesta finale ATP dopo Bucarest e San Pietroburgo nel 2012, nonché il trittico Stoccarda-Amburgo-Umago del 2013, costellato dai due successi in Germania. Un terzo titolo avrebbe una certa importanza, perché eguaglierebbe Canè, Seppi e Gaudenzi come giocatori più titolati dell’epoca post-Panatta. E sarebbe il viatico migliore per superarli, magari già nel 2014. In finale se la vedrà con Leonardo Mayer, battuto agevolmente lo scorso anno a Stoccarda. Finì 6-1 6-3 ed è inevitabile darlo favorito anche oggi, sebbene Mayer sia dato in forma strepitosa e Fabio potrebbe patire un po' di stanchezza.
 
ATP VINA DEL MAR – SEMIFINALI

Leonardo Mayer (ARG) b. Santiago Giraldo (COL) 7-6 6-3
Fabio Fognini (ITA) b. Nicolas Almagro (SPA) 6-4 1-6 7-6