Tra gli assenti a Indian Wells c'è anche Leonardo Mayer. L'argentino, reduce da un massacrante weekend di Coppa Davis, in cui ha giocato il singolare più lungo nella competizione (6 ore e 42 minuti contro Joao Souza), si è dovuto cancellare perchè esausto. "Non è possibile lasciarci giocare così a lungo. Giochino pure i dirigenti, magari si rendono conto di cosa ci fanno fare. Se contro Souza avessimo giocato al venerdì, nessuno sarebbe sceso in campo alla domenica. Devono capire che siamo esseri umani: il corpo fa male a noi, mica a loro". Mayer ha recuperato dalla disidratazione, ma un paio di piccole infezioni ai piedi gli hanno impedito di volare in California. E anche Souza ha dato forfait al challenger di Santiago. Secondo molti, l'unica soluzione possibile sarebbe l'introduzione del tie-break nel set decisivo. Tra gli assenti a Indian Wells c'è anche Leonardo Mayer. L'argentino, reduce da un massacrante weekend di Coppa Davis, in cui ha giocato il singolare più lungo nella competizione (6 ore e 42 minuti contro Joao Souza), si è dovuto cancellare perchè esausto. "Non è possibile lasciarci giocare così a lungo. Giochino pure i dirigenti, magari si rendono conto di cosa ci fanno fare. Se contro Souza avessimo giocato al venerdì, nessuno sarebbe sceso in campo alla domenica. Devono capire che siamo esseri umani: il corpo fa male a noi, mica a loro". Mayer ha recuperato dalla disidratazione, ma un paio di piccole infezioni ai piedi gli hanno impedito di volare in California. E anche Souza ha dato forfait al challenger di Santiago. Secondo molti, l'unica soluzione possibile sarebbe l'introduzione del tie-break nel set decisivo.