Ivan Lendl è convinto di poter seguire lo scozzese per il resto della sua carriera: “Ha raggiunto il 20% di quello che potrebbe fare. Wimbledon? se non lo vincesse, saremmo molto delusi”
Ivan Lendl ed Andy Murray al lavoro
Di Gianluca Roveda – 20 novembre 2012
Difficilmente Ivan Lendl si lascia andare a dichiarazioni entusiastiche. Non lo faceva da giocatore, figurarsi da coach. Eppure, intervistato da BBC World, si è espresso con grande entusiasmo su Andy Murray. Gli piacerebbe allenarlo per il resto della carriera ed è convinto di farlo rendere "Fino a cinque volte tanto". Il sodalizio è scattato nel gennaio 2012 e ha portato risultati senza precedenti: Murray ha vinto l’oro olimpico e si è ripetuto allo Us Open, mettendo fine all’incubo Slam. Lendl e Murray hanno molto in comune, a partire dalla curiosa coincidenza del primo successo Slam dopo quattro finali perdute. E poi si trovano bene insieme, hanno trovato il giusto feeling. Sotto la guida di Lendl, i progressi tecnici di Murray sono evidenti. In particolare, lo scozzese ha migliorato il dritto e la seconda di servizio. Ma il vero salto di qualità è arrivato sul piano mentale. La mano di Lendl è evidente quando Murray mantiene un approccio positivo anche nelle difficoltà. Non sempre ci riesce (vedi al Masters contro Federer), ma la situazione è decisamente migliorata. Per Lendl è stato un anno importante: oltre ai successi di Murray, è arrivata la soddisfazione della Coppa Davis vinta dal suo paese d’origine, la Repubblica Ceca. Ivan il Terribile è cittadino americano a tutti gli effetti (pensa e sogna in inglese, ormai), ma era sinceramente felice di essere a Praga insieme ai compagni del 1980.
Tornando a Murray, Lendl ha detto: “Mi vedo accanto a lui per il resto della sua carriera. Ho molti progetti sul gioco di Andy. Penso che possa fare molto di più: non dico il numero di titoli Slam, ma dico soltanto dove si trova adesso. Se prendiamo il Punto A, ossia dove si trovava quando abbiano iniziato a lavorare, adesso è al punto B. Tuttavia, credo che il punto B si trovi al 20% del percorso totale”. In questi giorni, lo scozzese si sta godendo qualche giorno di vacanza con la fidanzata Kim Sears, ma già a dicembre si ritroverà con Lendl per preparare il 2013. I primi tornei saranno già impegnativi, poiché dovrà difendere il titolo a Brisbane e la semifinale all’Australian Open. Quello di dicembre sarà il più lungo periodo di preparazione condiviso da Murray e Lendl: oltre a una partenza sprint, i due cercheranno di impostare la stagione nel suo complesso. Dopo essersi tolto la zavorra di vincere uno Slam, adesso lo scozzese ha un nuovo (grande) obiettivo: vincere Wimbledon, riportando il titolo in Gran Bretagna dopo 77 anni (l’ultimo a riuscirci fu Fred Perry nel 1936). Nel 2012 ci è andato vicino, perdendo in finale contro Federer, ma il torneo olimpico di poche settimane dopo ha dimostrato che può battere tutti sui prati di Church Road. Federer compreso. Lendl non ha dubbi: “Wimbledon? So che farà grandi cose, non solo nel 2013 o nel 2014. Ha molti anni davanti a sé. Nello sport non si possono fare previsioni, tuttavia sia io che Andy saremmo molto delusi se non dovesse farcela”. Per Ivan, mai capace di vincere a Londra nonostante mille tentativi, sarebbe un doppio dispiacere.
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