Sono 72 i match che andranno in scena nell’ultimo giorno dell’anno. E’ giunto invece al termine il tabellone cadetto under 10…

 

Le qualificazioni sono giunte all’ultimo atto. Nella giornata di domani, 31 dicembre, sarà finalmente arrivato il momento tanto agognato: il raggiungimento del main draw. 72 i match che andranno in scena nell’ultimo giorno dell’anno, con tantissimi ragazzi molto interessanti che si sfideranno sino all’ultimo quindici. E’ giunto invece al termine il tabellone cadetto under 10.

 

Domani mattina saranno online i tabelloni principali di tutti i tornei, dall’under 8 (che prenderà il via il 3 gennaio) all’under 18. Nutrita la presenza di tennisti stranieri (circa 20) e di alcuni tra i migliori giovani azzurri, come Martina Zerulo e Sasha Merzetti.

 

Nella giornata odierna vi è stata la piacevole presenza di Stefano Cobolli, ex 230 Atp, tra i campi del Lemon Bowl. “Cobo”, che lavora ormai da alcuni mesi come coach al circolo Canottieri Aniene con Vincenzo Santopadre, ha parlato molto bene del torneo romano. “Ricordo con molto piacere le edizioni disputate da giocatore” –  ha raccontato Stefano – “Vinsi la manifestazione under 12 e fu un’emozione molto intensa. Il Lemon è una tappa fondamentale per l’attività giovanile romana e nazionale. I ragazzi devono partecipare per cercare di mettere a punto il lavoro svolto nei mesi di preparazione. E’ infatti il primo torneo dell’anno e per noi maestri è importante per poter analizzare i miglioramenti dei ragazzi.” Uno dei grandi temi riguardanti il tennis giovanile è capire la futuribilità di un giocatore sin da under, a prescindere dalla vittoria o dalla sconfitta. “Io guardo moltissimo i piedi e la coordinazione in generale” – spiega ancora Cobolli – “e molto meno i risultati e la tecnica. Ovviamente è importante saper giocare i colpi, ma la mobilità e la reattività, oltre appunto alla coordinazione, sono qualità molto rare in questo sport.” Infine un messaggio per i genitori: “Il ruolo dei padri e delle madri è molto complesso; accompagnare i ragazzi in tutti i tornei è infatti davvero importante. A volte però esagerano con i consigli tecnici, che dovrebbero riguardare esclusivamente gli allenatori.”

 

Un ragazzo davvero molto interessante, che si è messo in luce in queste giornate di qualificazioni, è il marchigiano Erik De Santis, figlio d’arte. Suo padre Marco, infatti, ha avuto un buon passato a livello italiano. Il giovanissimo Erik, classe 2000 e partecipante al tabellone under 12, ha raggiunto l’ultimo turno di quali, sconfiggendo avversari ben più grandi di lui. “Ieri ha sconfitto un ragazzo alto il triplo di lui e largo il doppio” – ha spiegato papà Marco – “recuperando uno svantaggio di 63 41. Qualche mese fa non avrebbe vinto questa partita e sono quindi contento della sua crescita dal punto di vista mentale.” Il piccolo De Santis si allena a Pesaro e a livello di tennis il suo talento è piuttosto evidente. “Tecnicamente Erik gioca molto bene e di questo va dato atto al suo allenatore, Roberto Antonini, già coach in passato (e collaboratore tuttora; ndr) di Davide Sanguinetti. Abbiamo migliorato tante cose in questi ultimi mesi, come ad esempio il servizio, e i risultati, in termini di gioco, stanno arrivando.

 

Per quanto riguarda i tabelloni, gli orari e tutte le altre informazioni utili, sono consultabili sul sito web ufficiale del torneo: www.lemonbowl.it

 


Ufficio Stampa