I due tennisti in erba accompagnati dai papà e dall’allenatrice Kubickova: “Questo è uno dei tornei più prestigiosi al mondo”

Tra i campi del New Penta 2000 ed Eschilo2 al Lemon Bowl 2021 è presente anche una piccola rappresentativa da Malta. Il sorriso e la determinazione di Cosmo De Trafford sono contagiosi, con buona pace del papà. “Ha provato a fermarmi ma volevo davvero giocare qui“, la sua candida ammissione. Nella passata edizione il classe 2011 non superò lo scoglio del primo turno, ma quest’anno ha decisamente migliorato il suo piazzamento spingendosi sino ai quarti di finale. E pensare che il tennis non lo aveva stregato dopo le prime palle colpite. “Ho iniziato intorno ai 4 anni ma all’inizio non mi era piaciuto molto. Mia mamma mi ha convinto con il passare del tempo e così ho continuato a giocare“. Con Rafa Nadal come fonte di ispirazione, De Trafford ha bene in mente il tipo di gioco da sviluppare nel suo percorso di crescita: “Quando c’è da palleggiare lo faccio volentieri, ma quando c’è da attaccare non ci penso due volte“. Con decisione, come per la scelta di volare verso Roma nonostante la pandemia e una logistica non proprio comoda. “Abbiamo viaggiato da Malta e Bruxelles, e poi dal Belgio in Italia. Volevo giocare a tutti i costi il Lemon Bowl, ho fatto veri test per il Covid per esserci”, rimarca.

Assieme a Cosmo, nella capitale c’è anche l’under 10 Sophia Arpa. I due giovani tennisti – sarebbero dovuti essere in tre ma Maryia Magro ha dovuto rinunciare alla trasferta – sono seguiti da vicino, oltre che dai rispettivi papà, dall’allenatrice Ivana Kubickova (e dal suo bambino, visto il settimo mese di gravidanza). “Sono ceca, sono andata a Malta per una semplice vacanza e ci sono restata“. Di qui il progetto avviato con l’IK Tennis Academy: “Ho frequentato il college a Kansas State e giocato lì, ho provato a diventare professionista – prosegue, spiegando la sua nuova avventura nell’arcipelago del Mediterraneo – Nella passata edizione non avevamo fatto bene ma del resto è uno dei tornei più prestigiosi al mondo“. Per un tennista in erba in una nazione che conta poco più di 500 mila abitanti è fondamentale viaggiare e confrontarsi con diverse realtà, come dimostra la felpa della Rafa Nadal Tennis Academy della piccola Sophia. “I bambini devono avere le migliori esperienze possibili ed è per questo che siamo qui, I loro obiettivi sono sempre alti, ma devono essere anche felici e non mollare mai“, conclude Kubickova.