foto Andrea Ranalli/Mosquitos
Secondo giornata di qualificazioni al Lemon Bowl Babolat 2013. Più di 250 gli incontri portati a termine sui 33 campi di New Penta 2000, Polisportiva Palocco, Eschilo 2, Sporting Club Infernetto ed Eschilo 1. Il livello sale giorno dopo giorno e si cominciano ad intravedere alcuni interessanti talenti.
Tanti i tecnici federali presenti al torneo capitolino per visionare le giovani promesse del futuro, dai piccolissimi under 8 sino ai più esperti under 16. In campo domani, a partire dalle ore 9, ben 256 incontri. Le qualificazioni termineranno il 31 dicembre, mentre il 2 gennaio scatteranno i main draw che si concluderanno come di consueto con le finali di domenica 6 gennaio.
Genitori e Figli. Ragazzi, maestri e genitori provenienti da tutta Italia invadono regolarmente il Lemom Bowl dal primo all’ultimo giorno di torneo. Giosuè Bilardo, allenatore delle giovanili del Forlì Basket e padre del piccolo Jacopo (classe 2004), ha raccontato che “il Lemon Bowl è sempre un torneo bellissimo perché i ragazzi riescono a fare gruppo e a vivere nel migliore dei modi la competizione. Che si vinca o si perda si ritrovano tutti insieme per giocare a pittino e passare insieme la giornata. Torniamo sempre con piacere a Roma. Come vivo le partite di mio figlio? Inutile mentire, la tensione si sente…”
Presente al Lemon Bowl anche Emanuele Tresoldi, ex calciatore, attualmente allenatore di formazioni giovanili e padre di Nicolò, classe 2004 che lo scorso raggiunse la semifinale nel torneo under 8. “Mio figlio gioca a livello agonistico anche a calcio” – ha spiegato Tresoldi – “ma se dovessi scegliere preferirei che proseguisse con il tennis, nonostante sia uno sport più elitario ed economicamente più dispendioso.” Crescere in una famiglia che conosce la cultura dello sport è fondamentale, come ha raccontato ancora l’ex difensore di Atalanta, Cesena e Castel di Sangro: “Sappiamo benissimo che vincere oggi non è importante, ciò che conta è costruire e a Gubbio lo stiamo facendo, credo, nella giusta maniera.”
Come scoprire i talenti. Come analizzare pregi e difetti delle ragazze impegnate? Come capire su chi fare affidamento per il futuro? A spiegarlo è l’ex davisman Massimo Di Domenico, presente sui campi del Lemon Bowl Babolat 2013. “Lo ripeto da anni” – ha spiegato – “La prima cosa da fare è cogliere il pregio, così come accade quando si incontra una bella donna: ciò che risalta possono essere gli occhi piuttosto che il viso o altro; stessa cosa bisogna fare nel tennis, analizzando i pregi e cercando di capire quale sia la migliore qualità. I difetti si possono limare con il tempo.”
Sul livello medio del torneo Di Domenico non ha dubbi: “Vi è una grande differenza tra i ragazzi, già tecnicamente molto pronti a 10-12 anni, e le ragazze, vistosamente meno preparate tennisticamente. Le femminucce però hanno una maggiore forza interiore e riescono, col tempo, a raggiungere grandi risultati. I maschietti, purtroppo, sono mediamente più vuoti.” Chiosa finale con un consiglio per i genitori dei piccoli tennisti: “Noi genitori, e mi ci metto anche io, dobbiamo smettere di dire che ogni torneo è solo divertimento, quando siamo i primi ad essere tesi e poco divertiti durante gli incontri. I ragazzi se ne accorgono… Bisognerebbe usare altri termini, come quella che credo sia la giusta definizione per tornei giovanili di buon livello come il Lemon Bowl: sano agonismo.”
Radio Manà Manà Media Partner. L’edizione 2013 del Lemon Bowl Babolat sarà seguita giornalmente in diretta dalle emittenti capitoline Radio Manà Manà Sport (90.9 in Fm a Roma) e Radio Manà Manà All News 24 (89.10 in Fm a Roma). Il servizio fotografico è invece gestito dall’equipe di Andrea Ranalli, dislocata in tutti i circoli della manifestazione. Il sito per acquistare le foto è: www.sportsshots.it
Tutte le informazioni, le foto e i commenti delle passate edizioni del torneo sono disponibili sul sito web ufficiale: www.lemonbowl.it
Ufficio Stampa