TORNEI ATP-WTA / Sara Errani viene schiantata da una Halep dolorante, mentre Fognini vince la 25esima delle ultime 26 partite sul rosso. Non è che tra poco arriva il sorpasso? 
Fabio Fognini ha vinto 25 delle ultime 26 partite sul rosso

Di Riccardo Bisti – 15 febbraio 2014

 
Se le cose vanno avanti così, c’è il "rischio" che il numero 1 italiano abbia una classifica migliore rispetto alla nostra mgiliore giocatrice. Non succede da parecchi anni. Mentre la scalata di Fabio Fognini procede inarrestabile, Continuano le difficoltà di Sara Errani. Facciamo una panoramica di quanto sta succedendo nel tour.
 
WTA DOHA
Se è vero che la Errani aveva colto una buona finale a Parigi, le sensazioni non sono buonissime. Nei quarti del torneo qatariota è stata spazzata via da Simona Halep con il punteggio di 6-2 6-0. Un risultato netto, crudele. Ancor più difficile da digerire se si pensa che nell’unico scontro diretto, giocato meno di un anno fa a Miami, l’azzurra si impose 6-1 6-0. La Errani, troppo vulnerabile al servizio, è stata seppellita di colpi vincenti. Ogni partita fa una storia a sé, ma le dichiarazioni della Halep non sono troppo buone in chiave Errani. “E’ stato un match difficile, non ho potuto prepararmi al 100% perché ho un infortunio, e non ho potuto muovermi troppo bene – ha detto la rumena – però sono stata molto solida sul piano mentale, concentrata su ogni punto. Lei corre bene, quindi sapevo che la cosa più importante era chiudere il punto nel minor tempo possibile”. Il problema fisico della Halep è al tendine d’achille, le crea un po’ di dolore al momento di correre. “Spero che non sia troppo pericoloso e che migliori in fretta” . Parlando della Errani, ha ammesso che si è trattato di una rivincita “Perché non ho dimenticato quella sfida a Miami. Ma stavolta ho cambiato tattica”. In semifinale, la rumena se la vedrà con Agnieszka Radwanksa, mentre l’azzurra si consola con la vittoria in doppio insieme a Roberta Vinci, anche se non basterà per evitare di perdere la leadership, che lunedì prossimo passerà tra le mani di Shuai Peng.
 
Quarti di finale
Jelena Jankovic (SRB) b. Petra Kvitova (CZE) 6-1 6-3
Angelique Kerber (GER) b. Petra Cetkovska (CZE) 6-1 6-0
Simona Halep (ROM) b. Sara Errani (ITA) 6-2 6-0
Agnieszka Radwanska (POL) b. Yanina Wickmayer (BEL) 6-2 6-1
 
ATP BUENOS AIRES
Tra otto mesi, Fabio Fognini e Pablo Andujar saranno compagni di squadra in Serie A1. Ma non ci avranno certo pensato durante il match a Buenos Aires, in cui Fognini continua a confermarsi “on fire”. Non c’è dubbio che il suo inizio di stagione sia il migliore di un italiano negli ultimi 30 anni, superiore anche al 1992 di Omar Camporese. Contro lo spagnolo non ha offerto la sua migliore partita. La sensazione è che il motore di Fognini abbia cambiato cilindrata, e che contro diversi giocatori non sia necessario mettere le marce alte. Pur senza entusiasmare, ha catalogato questo match alla voce “ordinaria amministrazione”. Eppure c’è stata l’imprevista insidia di scendere in campo all’improvviso, perché Haase si era ritirato nel match precedente contro Robredo. Adesso sfiderà proprio lo spagnolo (vincitore a Baires nel 2009), unico a batterlo in questa infinita striscia vincente. Ma era la finale di Umago, dove l’azzurro era davvero stanco. Difficilmente questo torneo gli regalerà punti importanti, ma Buenos Aires può servire a ingrossare le statistiche e farlo crescere in termini di solidità e autostima. Incassata la stima di Martin Jaite, che ha punito meno di due settimane fa in Davis, vorrà prendersi la rivincita su un giocatore che non ama e con il quale aveva polemizzato cinque anni fa a Santiago. E certamente la finale di Umago non gli sarà andata giù. L’obiettivo top-10 è sempre più concreto.
 
Quarti di finale

David Ferrer (SPA) vs. Albert Ramos (SPA)
Nicolas Almagro (SPA) vs. Jeremy Chardy (FRA)
Tommy Robredo (SPA) b. Robin Haase (NED) 6-1 2-0 rit.
Fabio Fognini (ITA) b. Pablo Andujar (SPA) 6-4 6-3
 
ATP ROTTERDAM
L’evento olandese è il più ricco della settimana e ha causato due grosse sorprese: fuori in un colpo solo Juan Martin Del Potro ed Andy Murray, prime due teste di serie. Preoccupa la situazione di Del Potro (peraltro campione uscente), che continua ad avere dolore al polso destro. Un ottimo Ernests Gulbis ne ha approfittato e lo ha punito con un 6-3 6-4 abbastanza netto. Il lèttone ha detto che il suo obiettivo stagionale è raggiungere i top-10. “Per farlo, devo fare bene nei Masters 1000 e andare in fondo a qualche torneo del Grande Slam. Nei tornei piccoli ormai ho già fatto bene a sufficienza”. C’è un pizzico di angoscia per Del Potro, le cui condizioni gli impediscono di giocare al meglio. “Cooscevo le mie condizioni già prima di scendere in campo, ma ho provato a restare positivo. Il fatto è che quando hai problemi di questo tipo pensi più a quello che al tuo tennis". L’argentino non giocherà a Marsiglia., mentre risulta iscritto al torneo di Dubai, al via il prossimo 24 febbraio. Ma il suo futuro immediato è un’incognita: che senso ha giocatore se non riesce a tirare con incisività il rovescio a due mani? Va fuori anche Andy Murray, sconfitto da un Marin Cilic in gran forma, reduce dal successo a Zagabria. “Avevo bisogno di servire bene e iniziare bene – ha detto Cilic – è una gran sensazione vincere otto match di fila. Andy ha commesso più errori del solito, ma per me è stata comunque una bella vittoria”. Adesso se la vedrà con il locale Igor Sijsling, che ha fatto esultare il pubblico olandese grazie alla bella vittoria in rimonta su Philipp Kohlschreiber. Sijsling sarà il primo tulipano in semifinale dopo 11 anni: l’ultimo fu Raemon Sluiter.
 
Quarti di Finale

Ernests Gulbis (LET) b. Juan Martin Del Potro (ARG) 6-3 6-4
Tomas Berdych (CZE) b. Jerzy Janowicz (POL) 6-7 6-2 6-4
Igor Sijsling (NED) b. Philipp Kohlschreiber (GER) 6-2 2-6 6-1
Marin Cilic (CRO) b. Andy Murray (GBR) 6-3 6-4