ROMA. Continuare a migliorare e vincere una medaglia a Londra: Sara Errani ha le idee chiare sull’immediato futuro. A Roma cercherà di battere per la prima volta una top 10.
Sara Errani e Roberta Vinci sono prime nella "Race" di doppio

Dall'inviato a Roma, Riccardo Bisti – 14 maggio 2012

 
Sulla terra blu di Madrid, Sara Errani ha raccolto appena un game contro Agnieszka Radwanska. Qualcuno pensa che sia stata ridimensionata, qualcun altro è convinto che vada bene così, con meno pression a Roma, il torneo più sentito. E poi c’è il doppio, dove in coppia con Roberta Vinci si è imposta anche a Madrid, battendo al super tie-break il duo russo Makarova-Vesnina. E’ il quarto titolo stagionale dopo Monterrey, Acapulco e Barcellona, cui vanno sommate le finali all’Australian Open e a Miami. Risultati che hanno portato la coppia italiana al comando della “Race”, la classifica che tiene conto dei soli risultati del 2012. Ma “Sarita” sta dando spettacolo anche in singolare. La classifica del 2012 la vede in ottava posizione, anche se le vittorie sono maturate contro avversarie di livello non straordinario. C’è una statistica un po’ severa per una giocatrice destinata a diventare la nostra numero 1: in 27 partite contro le top-ten non ne ha vinta neanche una. “Evidentemente non ho ancora il livello per batterle – ha detto Miss Umiltà – ma comunque la cosa non mi preoccupa. Ho giocato belle partite, ho avuto matchpoint contro la Stosur, ho giocato alla pari contro Clijsters e Jankovic. E poi se batti una top 10 non significa che entri automaticamente tra le prime. Io sono una ragazza costante, non ho alti e bassi, vado avanti per piccoli passi. Per ora non ho dimostrato di avere quel livello”. Al Foro Italico potrebbe avere un’altra chance contro la Stosur, finalista in carica. “Ma prima devo battere la Bacsinskzy, giocatrice insidiosa, soprattutto sulla terra, l’ultima volta ci ho perso. Ma di certo poteva andarmi peggio”.
 
Quando ha parlato con i giornalisti, “Sarita” non aveva ancora annusato la terra del Foro Italico. “Mi allenerò oggi, spero di aver smaltito il problema all’adduttore patito a Madrid”. Mancano oltre due mesi, ma il discorso olimpico è sempre più vivo. “Spesso si chiede ai giocatori se preferiscono uno Slam o le Olimpiadi. Io sento molto i Giochi, per questo preferirei una medaglia. A Londra si gioca sull’erba: non è la mia migliore superficie, ma con Roberta (Vinci, ndr) faremo il possibile per presentarci al meglio. Sono già stata a Pechino, ed ero felice di esserci. Respirare l’atmosfera olimpica è stato bellissimo, siamo anche andate a vedere il nuoto, ho seguito Phelps e la Pellegrini. Di certo il tennis è uno sport diverso, perché noi abbiamo tante opportunità per cogliere risultati importanti. Ma le Olimpiadi vanno oltre”. L’avventura della Errani partirà dalla SuperTennis Arena, dove è programmata come quarto match. Dopo un grande avvio di stagione, è chiamata a confermarsi in un grande torneo. E magari a togliere lo zero dalla casellina delle vittorie contro le top 10. E poi, chissà.