Siete in tanti
a scrivere e a chiederci consiglio
a cura di Mauro Simoncini
con la consulenza tecnica di Lorenzo Cairoli (vendotennis.it) e
Marco Rossani (La Bottega del Tennis)
OVERSIZE E MAL DI GOMITO
Gentile esperto, sono un quarantatreenne adesso classificato 4.4 ex c4,
che ha avuto dei seri problemi al gomito. Ho giocato per anni con vari
oversize prima Prince grafite poi i vari Radical Head, poi un lungo stop
per i problemi su citati. Alla ripresa ho acquistato una coppia di Pro
Kennex Ki 5 che mi permettono di giocare tranquillamente dalle due alle
tre volte alla settimana o singolo o doppio. Purtroppo mi sono reso conto
che tanti anni di oversize e sopratutto l’avanzare dell’età non mi fanno
sfruttare a pieno l’ottima racchetta (stecco spesso e volentieri specialmente
in risposta). Avrei pensato che un telaio con un piatto corde più ampio
potrebbe aiutarmi, ovviamente e non devo trascurare i vecchi problemi al
gomito. Ho un buon servizio sia piatto che lift, il dritto coperto in top
e il rovescio in back, mi piace scendere a rete. Ho posto l’attenzione
su tre telai: Pro Kennex KI 15 pse, Head Microgel Radical OS e la Wilson
KBlade team testata da voi nel numero di agosto. Mi date un consiglio.
Grazie sin d’ora – Luigi Di Trani
Sembra di capire di aver trovato un altro affezionato dei telai Oversize.
La sua scelta Pro Kennex è stata dettata dai problemi (seri) al gomito.
Non essendosi abituato a un telaio da 100” come la KI 5, che col sistema
Kinetic la salvaguardava, e partendo dal presupposto che la salute viene
prima di tutto, direi che la KI 15 pse da lei indicata è di sicuro la
scelta
ottimale: ha un peso maggiore delle altre due ma il sistema della Pro Kennex
è il più indicato a prevenire eventuali ricadute. Se poi i
problemi di
cui parla non sono così gravi si possono provare anche la Head Microgel
Radical OS – telaio equilibrato, molto maneggevole ma anche meno potente
– o la K Blade Team – simile a quest’ultima con il vantaggio di pesare
20 gr meno. Non ne abbiamo parlato ma la scelta delle corde è spesso
trascurata
per chi soffre di mal di gomito: si raccomandano multifilamento o addirittura
budello naturale a tensioni basse (sotto i 24-25 kg).
PASSAGGIO TRA DUE WILSON
Gent.mo esperto, sono un istruttore UISP di anni 50 con classifica FIT
3.4. Ho sempre cercato di giocare con telai wide-body vista la mia mancanza
di potenza (sono alto 1,77m e peso 62 kg) e le operazioni al legamento
triangolare del polso destro nel 1996 ed epitrocleite ed epicondilite al
gomito destro nel 2001. Dall’anno 2000 gioco con la Wilson Hypercarbon
Hammer 2.3 (profilo 25-30-27 lunga 70,5 cm. peso 250gr. incordata bilanciamento
36 cm. corde Wilson Reaction 1,30 Kg.26-25) con cui mi trovo benissimo,
a parte la durata delle corde dalle 15 alle 20 ore. Il mio gioco è
prevalentemente
piatto e back. Nel 2008 ho avuto la possibilità di avere un contratto con
Wilson ed ho scelto il Modello K.Four 105, credo il telaio più simile
alle
mie Hypercarbon (profilo 24-28-26 lunga 69,25 cm. peso 285 gr. incordata
bilanciamento 34,5 cm. corde Wilson Sensation 1,35 Kg.25-24). Devo dire
che l’ho trovato un ottimo telaio ma meno potente nel servizio, smash e
colpi a rimbalzo delle mie vecchie Hypercarbon, cioè per ottenere la
stessa
lunghezza e potenza di palla devo faticare un po’ di più! Come
posso fare
e su cosa devo agire per avvicinarlo alle prestazioni delle mie vecchie
Hypercarbon? Attendo con fiducia una vostra come sempre esauriente risposta.
Grazie – Tugnoli Carles
La Wilson K Four 105” (il telaio usato da Tatiana Golovin) è
potente ma
molto rigida (72 contro i 71 della sua vecchia Hyper Hammer 2.3); offre
una buona spinta giovandosi del bilanciamento (34.5) abbastanza pronunciato
verso la testa della racchetta. In ogni caso grazie alla sua dettagliata
descrizione potrei suggerire alcune soluzioni. Le Wilson Reaction che montava
prima sono corde di ottima qualità, probabilmente migliori delle
Sensation;
volendo in ogni caso cambiare, di certo dovrebbe restare almeno sullo stesso
calibro (1.30): magari durano meno ma garantiscono più spinta e comfort.
Oltre al calibro poi si può naturalmente agire anche sulla tensione delle
corde, diminuendo di uno o due kg. Il controllo dei colpi dovrebbe comunque
essere garantito dalla suddetta rigidità del telaio in questione.
NUOVA RACCHETTA DOPO 20 ANNI
Ho 43 anni ed ho ricominciato da 1 dopo 20 di fermo. Gioco con Head Extreme
corde Babolat Powergy a 23 Kg tre volte la settimana, modificata con 3
gr a ore 9 e a ore 15. Ho dolori al braccio, specie nella parte interna
dell’avambraccio. Gioco con un po’ di top spin ma vado anche a rete. Esiste
un attrezzo che più o meno mantenga le caratteristiche che ho trovato ma
sia un po’ meno traumatica (forse meno rigida? Grazie della risposta. G.
Ottanelli
Caro lettore, intanto bentornato nel mondo del tennis. Non specificando
il modello di Head Extreme che utilizza (Microgel Extreme, Extreme Pro
o Extreme Team) rende un po’ generica la risposta. Se usa la prima di
queste racchette e si trova bene (a parte l’avambraccio) proverei la
versione
Team, più leggera, maneggevole e meno rigida. Si può intuire
facilmente
che il suo braccio non è più allenato come un tempo, o se non
altro non
sopporta pesi eccessivi. Riferendoci per convenienza alla Microgel Extreme
(pesa già 320 gr. incordata, se poi ci aggiungiamo i grammi aggiunti e
gli anni passati senza giocare forse diventa davvero troppo). Le consiglierei
di testare la Wilson K Pro Open, un telaio di 300 gr, sempre da 100”,
che le ricorderà da vicino la sua Head. In alternativa, scendendo di
peso,
potrebbe provare una Babolat Z Lite Tour (285g senza corde) o una Dunlop
Aerogel 300 (290 g ma 98 di piatto). Non si dimentichi che l’effetto
traumatico
potrebbe essere causato dalle corde: pur essendo pastosa, il Powergy è
un 1.30; restando in Babolat si può provare un multifilamento come XCel,
magari diminuendo il calibro a 1.25.
MAL DI GOMITO
Gentile esperto, sono una tennista amatoriale di 40 anni e attualmente
gioco con una Pro Kennex K.I. 15 con corde Babolat Attraction con tensione
22/20 Kg. La scelta di questa racchetta è stata motivata da un problema
di epicondilite cronica. Da subito però, ho avuto difficoltà
grossolane
di spinta, e questo mi ha portato a pensare ad un nuovo attrezzo, che mi
offrisse qualcosa di più, senza però gravare sul mio gomito. Ho
provato,
con ottime sensazioni, una Head Flexpoint Instinct Team, incordata con
un multifilamento con tensione 24/22 Kg. Vorrei, a questo proposito una
vostra opinione e magari un consiglio su altri modelli. Vi ringrazio
anticipatamente
e vi porgo i più cordiali saluti. Nicca
Cara appassionata, il telaio Pro Kennex da lei utilizzato ha tutelato il
suo gomito, così come la scelta della corda (un multifilamento Babolat).
Il telaio Head da lei testato è maneggevole, di poco meno rigido e
più
bilanciato verso il cuore della racchetta. Da ormai un anno è in
circolazione
la versione Microgel della stessa racchetta (volendo scegliere questo modello,
il secondo è di gran lunga migliore). Con la Instinct passerebbe da una
racchetta amatoriale a una agonistica, il che comporta inevitabilmente
un impegno più gravoso per il suo gomito, lo deve sapere. Quel che
è certo
è che non deve trascurare il suo gomito e fidarsi delle prime
impressioni.
Continui nel montaggio di multifilamenti a basse tensioni e, per favorire
la spinta, utilizzi corde dai calibri minori, inferiori anche all’1.30.
IL PASSO PIU’ LUNGO DELLA GAMBA
Buongiorno. Prossimamente vorrei acquistare una WILSON K PRO OPEN. Ho 23
anni, gioco da 5 anni, sono alto 1,87 m e peso 82 kg, penso di avere una
buona tecnica, anche perché non sono un autodidatta, sempre disposto ad
impegnarmi ed a migliorarmi grazie alla grande passione che ho per il tennis.
Quattro mesi fa ho fatto il c.d. passo più lungo della gamba acquistando
una Head Microgel Prestige Mid Plus Pro, una racchetta per veri agonisti
esperti dalla tecnica ormai acquisita e consolidata. Proprio per questo,
nell’acquistare la prossima racchetta, vorrei fare una scelta più
meditata
e più confacente alle mie abilità. Sulla rivista "Il Tennis
Italiano"
di luglio ho letto una positiva recensione sulla WILSON K PRO OPEN e mi
sono fatto l’idea che sia la racchetta giusta per poter migliorare e far
crescere il mio livello di gioco. Vorrei incordarla con una corda WILSON
NXT TOUR (un multifilamento poiché non rompo le corde in poche ore)
calibro
1,26 (che consente sensibilità, rotazioni e comfort) ad una tensione di
26/24 kg (per non pregiudicare il controllo dato l’utilizzo di corde abbastanza
elastiche). Sono un giocatore propositivo, che predilige tenere il pallino
del gioco, mettere sotto pressione l’avversario e entrare all’interno
del campo per chiudere il punto, anche conquistandolo sotto rete, non
risparmiandomi
nel gioco difensivo, voglioso di faticare anche nei recuperi e quando
l’avversario
riesce a farmi fare il c.d. "tergicristallo". Cortesemente vorrei
un giudizio sulla mia scelta, e, se possibile, vorrei delle indicazioni
su delle possibili alternative (PRO KENNEX, PRINCE, FISCHER e altre marche).
Nello scusarmi sulla prolissità del mio messaggio vi faccio le mie
congratulazioni
per la bella ed utile vostra rivista. Vi saluto porgendovi cordiali saluti.
Vincenzo Campobasso, Sezze (LT)
Intanto siamo orgogliosi di essere il tuo punto di riferimento. Dopo soli
5 anni di gioco prendere in mano una Head Prestige non è proprio una
passeggiata.
La tua analisi è perfetta: non si migliora il proprio livello acquistando
racchette più agonistiche e rigide, ma quelle più adatte al
proprio livello
e tipo di gioco. Rispetto alle Head Prestige Mid Plus Pro, la Wilson K
Pro Open è più leggera (300 gr) e ha un piatto corde da
100”: i benefici
saranno pressoché immediati. Ma esistono telai simili che
“perdonano”
ancora meglio i colpi decentrati (cosa che capita spesso anche a chi gioca
da più di 5 anni). Per questo proverei pure la Wilson K Blade Team, il
telaio delle sorelle Williams (completo, da 289 gr e con un piatto corde
da 104”, testato in Agosto). Le corde che hai scelto vanno benissimo,
la tensione forse si può abbassare di un kg, ma ci fidiamo del tuo fisico
prestante e del desiderio di controllare la palla (in alternativa Tecnifibre
X-One Biphase da 1.24). Tra le altre marche indicate sia la Pro Kennex
KI 5 da 280 gr che la versione Pse della stessa (315 gr.) sono ottimi telai,
così come la Prince Ozone Red 7 MP + (piatto da 105” molto
maneggevole
e potente) o la Speedport Black MP (più pesante e rigida – 305 gr – e
piatto
da 100”), telaio ancora più agonistico. In casa Fischer ti
segnalerei
soprattutto la Magnetic Tour 100 nella versione da 295 gr, meno rigida
di tutte le altre, che ti aiuterebbe in termini di maneggevolezza. In bocca
al lupo!
UNA YONEX RDS 002?
Carissimi, è da un anno che ho iniziato a fare agonismo, gli allenamenti
frequenti e la durata delle partite ufficiali stanno mettendo a dura prova
la mia spalla. Sono un 4.4 a cui piace molto usare le rotazioni da fondo
per poi concludere i punti a rete, qualche volta serve and volley. Attualmente
gioco con una Dunlop Aerogel 200 (16×19 e 95"), stavo pensando di
passare ad una racchetta leggermente più leggera che mi aiutasse in
potenza
ad essere più incisivo da fondo senza perdere troppo controllo a rete e
nel servizio. Pensavo alla Yonex RDS 002, voi che ne dite? La nuova Yonex
RQiS 1 tour è impegnativa per la spalla? Alternative in altre case?
cordiali
saluti m.c.
Carissimo, intanto oltre al peso della racchetta, per sollevare dai carichi
la tua spalla e ottenere spinta e pesantezza e profondità di palla dal
fondo, occorre dare un occhio anche a: dimensioni del piatto corde, profilo
della racchetta, bilanciamento. La tua Dunlop è poco profilata
(20-20-20-21)
e pesa 312 gr. In effetti la Yonex RDS 002 è più leggera (300
gr.), ha
all’incirca stesso bilanciamento e rigidità ma piatto di poco
più ampio
(98”) e profilo più accentuato (24-24-24-22), che non guasta se
vuoi ottenere
suddetti obiettivi. Rispetto alla Dunlop invece la RQiS 1 Tour (quella
di Hewitt) è anch’essa un 95”, pesa addirittura di
più ed è ancora meno
bilanciata verso la testa. La spalla di certo non se ne giova e in spinta
non guadagni. Restando in casa Dunlop, forse la Aerogel 500 Tour (ovale
da 100” e 300 gr di peso) favorisce di certo la potenza, salvaguardando
con rigidità e bilanciamento un discreto controllo. Ti possono aiutare
dal fondo, soprattutto con le rotazioni, dei telai Babolat come la Pure
Drive (300 gr. – 100” – profilo 23-24-25-23) che mantiene un
bilanciamento
poco spostato verso la testa (un bene per il gioco a rete) o la Pure Storm
(295 gr., 98” il piatto) che ricorda di più la tua Aerogel 200
anche nel
basso profilo, ma con il minor peso e il bilanciamento più spostato verso
la testa favorisce maneggevolezza, potenza e rotazioni. Non dimenticarti
di considerare il tipo di corde e la tensione: usa calibri inferiori
all’1.30
e tensioni più basse.
CORDE DA TOP SPIN
Salve, vorrei, se possibile, chiedervi alcune cose per dei chiarimenti.
Sto acquistando una nuova racchetta, devo scegliere le corde e sopratutto
la tensione. Per favorire il top spin, la tensione deve essere maggiore
o minore? E il calibro incide? La racchetta che voglio acquistare è la
Babolat Aero Storm Tour 2009. Andrea Gennaioli
Mai domanda fu più azzeccata caro Andrea. Diciamo sempre di prestare
molta
attenzione all’incordatura, che influisce sulla resa di una racchetta
molto più (60-70%) di quanto si pensi. La racchetta che hai scelto (test
sul numero di agosto) è un telaio agonistico che pesa incordato circa 340
gr. Bilanciato pressoché neutro e molto confortevole, spinge molto
nonostante
la rigidità. Diciamo che è particolarmente adatto a colpi piatti,
penetranti
e poco liftati. La scelta di corde e tensione dovrà compensare
quest’attitudine
del telaio: calibro sottile per favorire le rotazioni (al massimo 1.30)
mentre una tensione media (25-24 kg) sarà il giusto compromesso tra
potenza
e controllo. Ora: se il tuo braccio è allenato, giochi spesso e a buon
livello proverei a montare dei monofilamenti come il Pro Hurricane Tour
della Babolat (1.25), il Kirschbaum Super Smash Spiky o il Tecnifibre Pro
Red Code (sempre 1.25). Attenzione però che perdono tensione dopo un
po’
quindi la resa potrebbe scadere; in quel caso vale la pena provare
multifilamenti
come il Tecnifibre NRG 2 (1.24), il Wilson K gut Pro (1.28) o Head Rip
Control.
RACCHETTA PER RAGAZZA
Buongiorno, volevo un chiarimento. Devo regalare una racchetta ad una ragazza
che si appresta per la prima volta a calcare i campi da tennis, volevo
avere dei lumi su cosa acquistare. Per quanto riguarda il sottoscritto
volevo domandare se erano ancora reperibili delle Babolat Pure Drive Team
Line. Grazie per la collaborazione e complimenti per le risposte sempre
tassonomiche.
Roberto
Le Babolat Pure Drive esistono ancora; è sparita la dicitura Team Line,
ma la racchetta è ancora in commercio. La domanda sulla ragazza è
un po’
generica. Dovremmo conoscerne il fisico e le sue capacità atletiche. Noi
ci proviamo ugualmente: la Babolat Drive Z 110 (sopra i 200 €) o la Power
Game, decisamente più economica (e molto maneggevole); Fischer Magnetic
Vision o Magnetic Rally (più pesante). In alternativa sul numero di
ottobre
puoi leggere il nostro test della Head Cross Bow 6, maneggevole, molto
potente. Ma se la racchetta è un regalo e devi far colpo, mi permetto due
consigli, tecnici ma pure estetici: Prince 03 Hybrid Pink MP+ (nero-rosa),
Dunlop Aerogel 600 (il verde del fusto è piuttosto originale) e
Tecnifibre
Rebound (in versione fucsia).
IL GIUSTO TASSO TECNICO
Salve a tutti, sono un ragazzo di trent’anni che da un anno si è
avvicinato
al tennis. Ho cominciato giochicchiando con amici ma poi la passione ha
preso il sopravvento e con maestro da una parte e amici dall’altra gioco
in media tre ore a settimana. La tecnica sta migliorando per quel che vedo;
ma l’infondato sapere che il mezzo che mi assiste possa migliorare le mie
prestazioni si è insinuato nella mia testa! Vi domando quindi gentilmente
se le due racchette che vorrei provare potrebbero andare bene o magari
se potete consigliarmi voi uno strumento più idoneo. Facciamo un passo
indietro: ho cominciato con una Wilson nSix-two nCode poi ho cominciato
a sentirla leggera e sono passato alla Babolat Pure Drive incordata Kirschbaum
25/24 Kg. Gioco prevalentemente da fondo ho un buon dritto sia piatto che
in top-spin, mentre con il rovescio e con il back spin sto prendendo sempre
più confidenza. Sul servizio stendiamo un velo pietoso. Perdonandomi
l’ignoranza
quale tra queste due racchette mi consigliate? Wilson [K] Blade 98” oppure
la Babolat Pure Storm 2008. Non siate troppo duri nella lezione d’umiltà
che m’impartirete! Grazie fin d’ora per la vostra disponibilità vi saluto
e vi ringrazio. Alberto Prosseri da Bolzano
P.S. Non so se possono servire come indicatore ma sono alto 1.74 e un po’
in carne.
P.S.2 Non è che non mi trovi bene con la Pure Drive però vorrei
riuscire
a spingere un po’ di più quando accelero con il
diritto.
Caro Alberto, siamo felicissimi che questo sport ti abbia appassionato
così tanto. Ma non correre troppo. Hai cominciato a giocare solo da un
anno, il miglior suggerimento è ovviamente quello di farti assistere
nella
scelta dal tuo maestro e testare le racchette prima dell’acquisto. Direi
subito che la Wilson K Blade 98” è un telaio troppo difficile, che
perdona
troppo poco i colpi non eseguiti tecnicamente alla perfezione; cosa che
per chi gioca da un anno capita non di rado. Se, come ci specifichi in
fondo, il tuo desiderio è la maggior spinta nei colpi, neanche la Pure
Storm, rispetto alla tua Pure Drive ti aiuterà: è meno rigida, ma
il profilo
e l’inerzia del telaio della Storm ti farebbero guadagnare in controllo,
non in potenza. Dovremmo capire perché la Pure Drive non ti soddisfa,
visto
che dal tuo profilo sembrerebbe un telaio adatto al tuo livello e alle
tue caratteristiche di gioco. Anche la corda che hai montato, un monofilamento
molto elastico, aiuta nella spinta, che già il tipo di racchetta
favorisce.
Se vuoi potresti provare a montare corde diverse come le Babolat Pro Hurricane
Tour (ma sempre intorno ai 23-24 kg).
UN PASSO NELLE AGONISTICHE
Salve, mi rivolgo all’esperto per un consiglio per l’acquisto di una nuova
racchetta. Ho 48 anni e ho ripreso a giocare da circa 3 anni, dopo circa
10 di interruzione. Da circa un anno prendo lezioni una o due volte la
settimana con un maestro. Il mio livello di gioco potrebbe essere equiparabile
a un giocatore 4.5-4.4. Prediligo, essendo piuttosto basso di statura,
il gioco da fondo con un buon rovescio a due mani abbastanza liftato, mentre
mi trovo più in difficoltà con il diritto che gioco con meno spin
e controllo
meno agevolmente, con una impugnatura eastern. Vorrei migliorare questo
colpo passando a una impugnatura più chiusa che mi consenta maggiore spin
e controllo. Ho una buona rapidità negli spostamenti in avanti e mi
esalto
nei recuperi per giocare passanti in corsa. Gioco una prima di servizio
piuttosto lavorata in kick o slice abbastanza incisiva considerate le mie
doti fisiche. Uso una Head Nano Ti-Fire, caratterizzata da un peso molto
contenuto (infatti l’ho appesantita con nastro piombato) che non mi soddisfa
più completamente. Vorrei passare, anche su consiglio del mio maestro,
ad una racchetta un po’ più agonistica e "difficile" che mi
consenta
di controllare meglio i colpi soprattutto col diritto, senza però
penalizzare
troppo la potenza. Che tipo di attrezzo mi consigliate? Con quale tipo
di corde e di tensione? Grazie per l’attenzione che vorrete dedicarmi,
distinti saluti. Michele Palomba, Sassari
Michele, bentornato nel mondo del tennis. Visto il tuo livello di gioco
la Head nano Ti Fire è oramai decisamente sorpassata. Cominciamo una
veloce
rassegna: la Microgel Extreme (100” e 295 gr); la Prince Ozone Red 7 MP+
(piatto corde più ampio, spinge di più), ancora la Wilson K Blade
Team,
con piatto oversize. In casa Dunlop proverei la Aerogel 500. In generale
però, dall’accurata descrizione che ci fai del tuo gioco direi che
soddisferesti
al meglio le tue caratteristiche da arrotino con una Babolat Aero Strike,
versione più leggera dell’arma del n°1 al mondo Rafa Nadal,
che ti garantisce
spinta e buona resa delle rotazioni. Per quanto riguarda le corde, se il
tuo braccio è allenato opterei per monofilamenti sottili a tensioni
medio-basse
(24 kg): Tecnifibre Polyspin, Babolat Pro Hurricane o Luxilon Alu Power
(poco economico), dovresti però accettare di tagliarle di frequente,
poiché
perdono presto tensione. Ti consiglierei altrimenti di montare multifilamenti
– sempre sotto l’1.30 di calibro – come Wilson kgut Pro, Tecnifibre NRG
2 o Kirschbaum Touch Multifibre. In bocca al lupo!
HEAD RADIAL – 1987
Spett.le Tennis Italiano, sono un vecchio giocatore di tennis, di 49 anni,che
dopo tanti anni ha ripreso a giocare. Possiedo una racchetta Head Radial
acquistata nel 1987 con microcorde 22 x 23. Mi hanno detto che attualmente
non si trovano più tali corde ma io gioco bene con questa racchetta anche
se vorrei un poco più di potenza. Mi sapreste consigliare una racchetta
simile a questa oggi sul mercato italiano? Grazie, Stefano Corona
Caro Stefano, le Head Radial che utilizzavi (e utilizzi?) erano e restano
racchette davvero “difficili”: lo schema d’incordatura 22×23
è rimasto
esempio rarissimo, forse unico. Fornisce massimo controllo ma poca spinta,
direi quasi “zero” per rendere l’idea. Di certo le micro
corde (molto
sottili) aiutavano, ma solo parzialmente. Oggi esistono racchette che riescono
a garantirti ottime prestazioni in termini di precisione senza penalizzare
eccessivamente la spinta: la Head MicroGel Radical MP (il telaio di Amelie
Mauresmo) è forse il più vicino alla tua vecchia Radial. Per
quanto concerne
l’incordatura, punterei sui multifilamenti, ovviamente di calibro sottile
(1.25 mm): Head Fiber Gel Power, Tecnifibre X-One Biphase o Multifeel
(più
economico) o Babolat Attraction Power.
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